Projekt UFO: recensione della miniserie polacca Netflix

Projekt UFO racconta una storia di una presunta invasione aliena costringendoci a scegliere da quale parte stare.

Projekt UFO è la miniserie polacca di Netflix, disponibile dal 16 aprile 2025, che rispolvera la fantascienza anni Ottanta. Siamo abituati a vedere opere televisive americane parlare di extraterrestri ed esseri da altri mondi, come avevamo visto nel cult X-Files e qualche anno dopo in Roswell. La Polonia sceglie di raccontare la sua versione con una miniserie complessa in cui scettici e credenti delle teorie extraterrestri si dividono. Siamo nella Polonia degli anni ’80, un Paese in netta crescita economica, ma con una società destabilizzata dai continui scioperi. In questo contesto socio-culturale pieno di incertezze per il futuro, “fatti inspiegabili iniziano ad accadere al confine polacco-sovietico”, ci viene detto nell’incipit della miniserie, che avverte gli spettatori: gli eventi narrati sono realmente accaduti o “sarebbero potuti accadere.” Jan Polgar (Piotr Adamczyk) è una star televisiva polacca. Quando la sua fama inizia a decrescere, si presenta l’occasione per potersi riscattare. Nella vicina cittadina di Truskasy, in Warmia, una donna afferma che suo marito è stato rapito da presunti extraterrestri. Insieme a un appassionato di UFO, Polgar comincia ad indagare sul misterioso fenomeno per accertarne le origini.

Projekt UFO: una ricerca della verità tra scettici e credenti

La fantascienza e, in particolare le storie su alieni o esseri da altri mondi, hanno da sempre appassionato il pubblico. Decenni di film e serie tv su UFO, spaziando tra generi diversi, la tematica non smette mai di annoiare. Projekt UFO sceglie un’ambientazione anni Ottanta non solo per raccontare di un presunto atterraggio alieno, ma anche per esplorare il contesto socio-culturale dell’epoca e i rapporti tra Polonia e Unione Sovietica. Il primo era un Paese sottoposto al comunismo. In questi anni crebbero i movimenti di opposizione che tentarono di ribellarsi al controllo dell’URSS, lottando per una Polonia libera. Il contesto, però, appare molto sullo sfondo e inizia ad emergere solo verso la fine del terzo episodio.

L’intento di Polgar è chiaro: vuole lo scoop perché spera di ritornare ai fasti della sua rete televisiva, che nel frattempo ha sostituito il suo programma perché non faceva ascolti. La star fa quindi coppia con Zbigniew Sokolik (Mateusz Kościukiewicz), appassionato di alieni, per indagare sull’atterraggio alieno nella vicina cittadina. Ben presto, i due trovano un punto d’incontro, ma mostrano anche un approccio diverso: Polgar, da scettico, cerca prove concrete, mentre Sokolik crede fermamente nelle parole del contadino e nel suo rapimento alieno. Con l’aiuto della moglie di Sokolik, la poliziotta Julia Borewicz (Julia Kijowska), sottopongono l’uomo alla macchina della verità. Nel contesto si insinua anche l’enigmatica giornalista televisiva Wera Wierusz (Maja Ostaszewska) alla ricerca di indizi sulle indagini di Polgar e soffiargli lo scoop.

Projekt UFO: valutazione e conclusione

In quattro episodio, Projekt UFO racconta una storia di una presunta invasione aliena costringendoci a scegliere da quale parte stare: crederci oppure rimanere scettici. Una storia già vista in molte produzioni televisive e cinematografiche, ma stavolta c’è qualcosa di diverso. Finora non abbiamo mai visto un’opera polacca esplorare tematiche come queste e farle in relazione a un contesto sociale molto complicato. Sullo sfondo c’era una guerra ideologica contro l’Unione Sovietica, in cui la Polonia cerca di liberarsi dal suo controllo – non solo dal potere comunista che essa esercita sul popolo, ma anche di dimostrare il suo valore in campo scientifico. Un aspetto molto interessante che trova ampio sfogo solo nell’episodio conclusivo e su cui forse era necessario un approfondimento maggiore.

Projekt UFO è sicuramente una miniserie molto interessante per questi aspetti, e riesce a rendere molto bene l’ambientazione dell’epoca – i colori vintage e i costumi colorati danno l’impressione di trovarsi in quegli anni. La dinamica tra fede e scienza, in questo caso tra Sokolik e Poldgar rispettivamente, trova ampio spazio nel corso della miniserie, e tutti i nodi vengono al pettine solo nel finale: comprendiamo il motivo che ha spinto Sokolik a compiere determinate scelte, così come il vero scopo di Poldgar. Due personaggi agli antipodi, ma, come spesso accade, finiscono per ricredersi sui loro rispettivi punti di vista.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

3.2

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