Rivals: recensione della serie TV Disney+ con David Tennant

Rivals, recensione della serie TV con David Tennant in arrivo il 18 ottobre su Disney+.

Sensuale, brillante e scandalosa: Rivals incarna a fondo lo spirito puramente british della televisione anni Ottanta. Ambientata proprio in quel decennio, la serie TV, in arrivo su Disney+ il 18 ottobre, è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Jilly Cooper del 1988. Il libro è il secondo per cronologia delle Rutshire Chronicles, saga letteraria che racconta le vite (principalmente quelle sessuali) delle classi medio-alte e alte inglesi di una fittizia contea inglese. Siamo nel 1986 in una Gran Bretagna in grande fermento. Uomini e donne pensano per sé e al proprio successo. Ma soprattutto sono curiosi verso l’altro sesso. Al centro della storia c’è la rivalità tra Rupert Campbell-Black (interpretato da Alex Hassell) e Lord Tony Baddingham (che ha il volto di David Tennant), che trova spettacolo all’interno della stazione televisiva Corinium.

In Rivals non c’è moralità, nessun personaggio si salva: e la narrazione è spietata

Rivals; cinematographe.it

Anni ’80: acconciature enormi, abiti vistosi, champagne e lusso sfrenato. Rivals immerge lo spettatore a capofitto in quel lato fashion e scandaloso delle classi borghesi britanniche dell’epoca, sprecando più tempo dietro che davanti le telecamere della rete Corinium. Fin dalla prima scena, la serie TV, adattata sullo schermo da Laura Wade e Dominic Treadwell-Collins, non si fa scrupoli a creare scandalo. Scene di nudo in alta quota, dove il personaggio di Hassell si intrattiene in bagno con una donna facoltosa. Rupert Campbell-Black è bello, affascinante, una sorta di eroe e sogno proibito per molte donne. E’ una celebrità nonché Ministro dello Sport. Dall’altro lato c’è il rude Lord Tony Baddingham, carismatico uomo d’affari e proprietario della Corinium. Tra i due non scorre buon sangue. Anzi, c’è proprio un odio viscerale che risale dai tempi della scuola. Forse l’unico che riesce a sopportare il temperamento burbero di Baddingham è Declan O’Hara, che ha il volto di Aidan Turner, un giovane giornalista che accetta un posto di lavoro alla Corinium.

I personaggi di Rivals sono persone senza moralità: nessuno di loro si salva, ma l’intento del prodotto non è quello di piacere al suo pubblico, né tantomeno creare una sorta di empatia verso di loro. Il mondo della televisione è spietato e ciò riflette l’uso dell’uso di un linguaggio sboccato, dove si fanno continue allusioni sessuali (anche molto dirette), e c’è tanto di politicamente corretto. Alla Corinium c’è perfino un dipartimento di risorse umane per gestire le relazioni interne!

Rivals: David Tennant è ormai sinonimo di garanzia

Tra gli attori presenti nel cast spicca sicuramente David Tennant, ormai una garanzia per il piccolo schermo britannico. Amabile in Doctor Who, altrettanto apprezzato in Good Omens (giusto per citare due delle sue serie TV più famose), anche in Rivals la star scozzese regala un nuovo personaggio degno di nota. Tennant si conferma un attore versatile, in grado di adattarsi con molta facilità in prodotti divertenti e drammatici. Nel suo modo di recitare non c’è solo passione, ma si percepisce anche la voglia di lasciare un’impronta e di rendere amabile anche il più terribile dei personaggi. In generale, Rivals dà molto spazio a questo tipo di antieroi/antagonisti. Da segnalare non solo Tennant, ma anche Maud, la viscida moglie di Declan interpretata da Victoria Smurfit.

Rivals: valutazione e conclusione

Nel mondo della televisione moderna, il sesso non fa più scandalo: Rivals si colloca perfettamente in questo contesto, senza fare sconti a nessuno. Non chiede di essere apprezzata, ma giudicata interamente per quel che è: una serie TV che mette letteralmente a nudo le viscide e facoltose vite dell’élite britannica degli anni Ottanta. David Tennant si conferma un attore camaleontico, ed è il vero fulcro della storia, nonché un buon motivo per guardare questo adattamento televisivo dall’omonimo romanzo di Jilly Cooper. Otto episodi piacevoli e divertenti da guardare per immergersi nello spietato mondo di una rete televisiva.

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