Roma FF17 – The Last Movie Stars: recensione della docuserie di Ethan Hawke
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022, la docu-serie The Last Movie Stars ripercorre la vita, la carriera e il matrimonio delle stelle di Hollywood Joanne Woodward e Paul Newman. Il risultato è un affascinante ritratto a più voci – diversi gli attori coinvolti nel progetto dal regista Ethan Hawke – di una coppia di artisti che continua a ispirare ancora oggi.
Presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma 2022, The Last Movie Stars, docu-serie HBO Max in 6 episodi, diretta e ideata da Ethan Hawke e prodotta da Martin Scorsese, che ripercorre la vita, la carriera e il matrimonio di due delle stelle di Hollywood più amate al mondo: Joanne Woodward e Paul Newman.
La realizzazione del documentario è avvenuta durante la prima ondata di pandemia, quando una delle figlie della coppia ha trovato numerose trascrizioni di interviste che il padre aveva registrato come punto di partenza per una biografia mai realizzata. La donna decise così di contattare Hawke e di affidargli la missione di raccontare la storia dei suoi genitori. Per portare a termine questo arduo compito, l’artista statunitense ha riunito un cast d’eccezione, con il compito di interpretare le interviste condotte, curate e – fortunatamente – trascritte dallo sceneggiatore Stewart Stern. I nastri originali furono infatti bruciati dallo stesso Newman – per motivi ignoti – pochi anni dopo averli registrati.
Il matrimonio tra Newman e Woodward durò 50 anni e viene ancora ricordato come uno più belli e longevi della storia di Hollywood.
The Last Movie Stars: il cast della docuserie diretta da Ethan Hawke
The Last Movie Stars: qual è il significato dietro la scelta di questo titolo? Ebbene, questa espressione è stata – per così dire – coniata, dall’artista Gore Vidal in riferimento proprio ai suoi amici e colleghi Paul Newman e Joanne Woodward, considerati i testimoni della fine della vecchia Hollywood: “Hanno presieduto alla fine, diciamo, dei film come forma artistica universale. I film ora sono stati soppiantati dalle miniserie televisive, che il grande pubblico trova più interessanti dei lungometraggi. Quindi le persone penseranno a loro come alle ultime stelle del cinema”.
Lo show è il frutto di un grandissimo lavoro di squadra, capitanata da un appassionato Ethan Hawke, che torna dietro la macchina da presa a distanza di tre anni: “Voglio fare un documentario con le voci di una comunità che guarda al passato”.
Tra i numerosi artisti coinvolti nell’opera figurano Laura Linney e George Clooney, che prestano le voci alla coppia Woodward-Newman; Sam Rockwell, voce del regista di Nick Mano Fredda, Stuart Rosenberg; Zoe Kazan è Jackie, la prima moglie di Paul; Vincent D’Onofrio nel doppio ruolo di John Huston e Karl Malden; Oscar Isaac, voce d Sidney Pollack; Brooks Ashmanskas, come interprete di Gore Vidal.
Appaiono nel corso degli episodi anche Martin Scorsese, Sally Field, Ewan McGregor, Mark Ruffalo, James Ivory, Maya Hawke e Richard Linklater.
Joanne e Paul: fragilità e debolezze delle icone di Hollywood
Il documentario, dalla durata di sei ore, adotta un approccio interessante per raccontare la storia di Newman e Woodward; le trascrizione e gli stralci di interviste reali vengono intrecciate per creare una narrazione intorno alla loro vita, non solo come coppia ma soprattutto come artisti e colleghi. Hawke vuole uscire dal mito per mostrare allo spettatore debolezze e fragilità dei due intrepreti, attraverso una narrazione che prosegue in odine cronologico ma fuori da uno schema rigido. Il risultato è un prodotto incredibilmente scorrevole, che mantiene viva l’attenzione proponendo argomenti validi ancora oggi: il rapporto tra star e regista e quello tra interprete e personaggio, o la difficoltà in questi ambienti di tenere separata la vita privata da quella professionale.
Lo show prende le mosse dal primo incontro di Joanne e Paul, avvenuto nel 1952 a New York durante la produzione della versione teatrale di Picnic. All’epoca Newman era ancora sposato con Jackie Witte, con la quale ebbe tre figli e dalla quale divorziò nel 1958, per sposare appunto Joanne. Dalle numerose interviste prese in considerazione si evince che la coppia d’oro di Hollywood era legata da un profondo amore e rispetto reciproco, ma anche da una irrefrenabile passione; nelle parole di Paul: “Ce la siamo spassata insieme (…) abbiamo lasciato i segni della nostra passione ovunque”.
La serie – libera da giudizi morali – vuole rivelare un lato forse poco esplorato dei due artisti, quello più intimo e fragile. Durante i primi episodi scopriamo che se per Joanne la carriera di attrice si mosse abbastanza velocemente – in pochi anni si è affermata come una tra le attrici più richieste dal mercato hollywoodiano e, nel 1958, ha conquistato l’Oscar grazie a La donna dai tre volti – Paul raggiunse il successo in modo graduale. L’attore, nei primi anni della sua carriera – iniziata nel 1952 – venne scritturato per ruoli perlopiù da sex symbol ma, grazie alla sua intelligenza nel sapere scegliere interpretazioni anche lontane dalla sua comfort zone, riuscì a cambiare i rapporti di forza e a farsi amare dal grande pubblico come star eclettica.
Per sottolineare l’importanza di alcuni temi che il regista vuole portare all’attenzione di chi guarda, le voci vengono accompagnante da scene di film con protagonisti le due star, ritenute particolarmente calzanti per descrivere un evento o un particolare stato d’animo. Ad esempio, la frustrazione di Joanne nel non riuscire immediatamente a reinserirsi nel mercato hollywoodiano dopo una pausa di alcuni anni per dedicarsi alla famiglia, è ben esemplificata da alcune sequenze di Rachel, Rachel (1968), in cui la donna, diretta dal marito, interpreta una 35enne in crisi di mezza età. Woodward grazie a questo film ricevette la sua seconda candidatura agli Oscar.
The Last Movie Stars insiste sul lato più umano di Joanne e Paul, e sul modo in cui spesso i riflettori tendono a distorcere la reale personalità di un individuo o di una coppia. Nessun amore è perfetto o immutabile, come spiega la stessa Woodward alla domanda se amasse o meno suo marito come il primo giorno: “Ero affascinata da lui, c’era della passione tra noi. Ma lo amavo? Non penso. Non penso che conoscessi il significato di quella parola, e neanche lui. Avevamo due visione differenti l’una dell’altro. Credeva che avessi tutto controllo, un po’ folle ma creativa o cose simili, niente che potesse descrivermi realmente. E io lo vedevo come un eroe, intelligente, furbo e bellissimo. E lui non pensava queste cose di se stesso”.
The Last Movie Stars: girare un documentario ai tempi di Zoom
Guardare The Last Movie Stars è come leggere un’avvincente biografia. C’è tantissimo materiale che abbraccia argomenti ancora attuali e che riafferma il valore di Newman e Woodward, il cui contributo artistico continua a ispirare. Tra sequenze di film che hanno fatto la storia del cinema ed apparizioni di Joanne e Paul in show televisivi, si inseriscono anche i commenti del cast e dei figli della coppia, tutti riuniti per l’occasione su Zoom. Il risultato è un flusso di voci, di opinioni e di ricordi che rendono questo docu-film un vero gioiello da non perdere.
Lo show sarà trasmesso in Italia nel mese di dicembre su Sky e in streaming su Now TV.