Scandal e Le regole del delitto perfetto: recensione del crossover
Scandal e Le regole del delitto perfetto: la recensione del crossover delle due serie TV firmate Shonda Rhimes. Foxlife trasmette in anteprima italiana il doppio episodio evento che vede Olivia Pope e Annalise Keating affianco, sullo stesso schermo, per combatter insieme una causa comune di giustizia
Shonda Rhimes non è solo nota per aver creato uno dei colossi della produzione televisiva, Shondaland, ma è amata e apprezzata dal pubblico soprattutto per i suoi personaggi, sempre approfonditi nel dettaglio. In primo piano ci sono i personaggi femminili, forti, carismatici e nella loro caratterizzazione Shonda Rhimes è la regina incontrastata. Questo suo ruolo d’onore è stato consacrato ulteriormente dalla scelta di un crossover tra How to get away with a murder (Le regole del delitto perfetto) e Scandal.
Scandal e Le regole del delitto perfetto: un attesissimo crossover
L’avvocato senza scrupoli Annalise Keating e la regina della gestione delle crisi Olivia Pope si incontrano, si scontrano si aiutano, poi mettono insieme le forze per una causa comune. Tutto parte da Annalise che si reca a Washington per cercare Olivia e chiederle aiuto nella causa che ha intenzione di portare contro lo stato della Pennsylvania per tutti gli arresti contro uomini di colore che sono avvenuti negli anni.
Al di là di ogni sviluppo di trama ciò che risalta in questo doppio episodio è la presenza di due titani, due eccellenze nel proprio campo oltre che due donne che conoscono il potere e anche la caduta.
Sì, perchè due donne così potenti sono anche state abituate ad usare metodi non sempre ortodossi, pur di vincere e di mantenere quello stesso potere. Questo le ha sempre portate alla caduta più totale, come si può vedere in queste puntate: entrambe stanno ripartendo da zero, dopo aver perso la fiducia dei loro collaboratori e delle persone a loro care.
Ma sanno anche che il modo migliore per ricominciare è tornare alle origini, cioè a quello che davvero le ha spinte a quel lavoro, aiutare le persone, cambiare il mondo.
Scandal e Le regole del delitto perfetto: Annalise e Olivia, due personalità troppo grandi per una sola trama
Così questi due titani si affiancano in due puntate e inevitabilmente tolgono spazio ai personaggi attorno a loro, tolgono spazio alla trama che c’è alle loro spalle, ma tolgono spazio anche l’una all’altra. Ciò che infatti si nota è che le due protagoniste sembrano quasi contenute, la loro arroganza professionale, le loro personalità preponderanti, si devono naturalmente moderare per poter convivere. Di questo però ne risente l’intera trama del crossover che appare meno travolgente di quello che l’insieme delle due protagoniste potrebbe invece creare.
Le solite dinamiche di Scandal e Le regole del delitto perfetto, con le rispettive squadre all’opera, tra frenesia, complotti e colpi bassi vengono quasi sospese, perchè viene dato risalto solo alle due protagoniste e al loro incontro. Una scelta di sceneggiatura che va però ad abbassare la tensione tipica di entrambe le serie TV. Si crea qualcosa di nuovo, molto emotivo, quasi delicato con Olivia Pope in una veste insolita che cerca di entrare in punta di piedi nella vita di Annalise, dopo averla giudicata per il suo passato.
Ciò che non manca è l’attenzione di Shonda Rhimes per i personaggi femminili e le minoranze razziali negli Stati Uniti, afroamericani, sudamericani e tutte le ingiustizie che ancora devono subire in un paese in cui sono cittadini a pieno titolo. E tutto questo prende voce nel crossover grazie all’interpretazione di due grandi attrici che provengono dal mondo del cinema. Non sono solo i personaggi ad essere di spessore, ma anche le loro attrici si confrontano in una prova recitativa difficile ed emotiva, dimostrando tutta la loro esperienza.
Un crossover che vuole dare un messaggio importante nel suo finale, trattando il tema molto delicato della discriminazione. Con il limite di essersi appoggiato solo sul clamore della sua natura di crossover, senza aver davvero scavato in tutti i personaggi lasciandoli come sono originariamente nelle rispettive serie TV.