Scuola di sopravvivenza: recensione della serie interattiva Netflix con Bear Grylls
Scuola di sopravvivenza è una serie interattiva Netflix in cui l'esperto di sopravvivenza Bear Grylls si scontra con la natura più primitiva e inospitale.
Bear Grylls, conduttore televisivo e alpinista, si è fatto conoscere al grande pubblico per la serie televisiva Man vs. Wild, in cui ha dimostrato, episodio dopo episodio, come sopravvivere in un luogo selvaggio della terra a condizioni estreme, come ad esempio nella savana, in montagna o in una foresta pluviale. L’ultimo sopravvissuto è tornato a scontrarsi con la natura più primitiva e inospitale nella serie Netflix Scuola di sopravvivenza (You vs Wild), in cui, munito di un equipaggiamento minimo, cercherà di sfuggire a numerosi pericoli e dovrà superare dei livelli che lo condurranno al riparo da animali letali.
Ma Scuola di sopravvivenza, a differenza dalle serie passate, è interattiva e Grylls passa gran parte della serie parlando direttamente con la cinepresa. La nuova serie Netflix è uno spettacolo di sopravvivenza in cui lo spettatore è autorizzato a fare delle scelte per conto di Grylls, e può determinare le decisioni che prenderà lungo la strada: Scuola di sopravvivenza è un viaggio frenetico nello stile di Black Mirror: Bandersnatch.
Scuola di sopravvivenza: la serie interattiva Netflix con Bear Grylls
La serie consente agli spettatori di unirsi al survivorman in spedizioni in tutto il mondo: deserti, giungle, montagne, foreste e, in otto episodi, le decisioni sono nelle mani di chi guarda. Salire la montagna o proseguire verso il fiume? Mangiare un insetto o una larva? Prendere il rampino o la fionda? Lo spettatore è coinvolto nei livelli e nelle avventure di Grylls; si assiste alle sue incredibili scalate su una scogliera o alle traversate lungo un crepaccio e ovviamente non mancano i suoi consigli, i suoi suggerimenti sul da farsi e sulle prove fisiche con cui dovrà misurarsi.
Bear Grylls è uno degli avventurieri più audaci del mondo, un esperto di sopravvivenza, spesso alle prese con avventure brutali, affascinanti e al limite di ogni possibilità umana. Stilisticamente Scuola di sopravvivenza si avvicina molto agli spettacoli precedenti di Bear Grylls: è tutto molto enfatizzato e artefatto, con percorsi tortuosi progettati per mostrare alcune tecniche di sopravvivenza volte ad educare su cosa fare nei momenti critici. La serie è piena di momenti strategici e studiati per alimentare dramma e tensione, combinati con la solita narrazione e il commento di Grylls che racconta la storia delle terre che attraversa e dei predatori che abitano nei dintorni.
Scuola di sopravvivenza è disponibile su Netflix dal 10 aprile
Il problema fondamentale di questa serie è che dopo il terzo episodio tutto diventa incredibilmente monotono e ridondante, senza contare che è un palese e inconciliabile mix di realtà e finzione; inoltre la serie è la copia carbone dei suoi vecchi spettacoli, come L’ultimo sopravvissuto e Wild – Oltrenatura: l’unica novità è che qui c’è la possibilità di interagire con lui e di cambiare il suo percorso all’interno delle avventure. Scuola di sopravvivenza segna il passo di quello che sembra sempre più essere il futuro dell’intrattenimento televisivo, ovvero gli spettacoli interattivi.
Black Mirror: Bandersnatch e You Vs Wild potrebbero essere i primi di una serie di programmi televisivi interattivi ad essere prodotti e distribuiti da Netflix, i primi di una lunga serie di lavori che nascono da un’operazione di intrattenimento che supporta un’idea di spettacolo differente, che riflette il nostro mondo e una modernità in continuo divenire e in continuo cambiamento, nel tentativo di coinvolgere sempre di più lo spettatore. Se questo è un andamento positivo o negativo non è dato saperlo, ma la verità è che i contenuti interattivi sono un nuovo modo di fruire dei film e delle serie tv, una realtà che però è già preesistente nel mondo dei librogame, come Lupo Solitario, e dei videogiochi, come Heavy Rain.
Scuola di sopravvivenza è disponibile su Netflix dal 10 aprile.