Sguardo Indiscreto: la recensione della serie Netflix
Miranda è una hacker che vive spiando gli altri: ma un giorno si ritroverà vittima di uno scambio di persona e al centro di un intrigo
Sguardo Indiscreto è una miniserie di quattro episodi diretta da Luciana Oliveira, Fabrizia Pinto e Letica Veiga con Debora Nascimiento (Miranda), Emanuelle Araujo (Cleo), Angelo Rodrigues (Fernando) nel cast. Disponibile su Netflix dall’1 gennaio 2023, la serie è incentrata sulla vita di Miranda, una giovane hacker dal passato oscuro che vive “rinchiusa” nel suo appartamento, conduce una vita solitaria e gli unici contatti che ha con la vita reale sono le visite di una sua amica.
Con l’obiettivo sempre puntato fuori dalla finestra, spia tutto ciò che accade nel palazzo di fronte, soprattutto osserva le avventure erotiche della sua dirimpettaia Cleo, una prostituta affascinante e bellissima.
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Miranda è ossessionata dall’altra donna, al punto che arriva a filmarne gli incontri hot, in special modo quelli con un uomo per cui lei stessa prova una fortissima attrazione fisica, che va da Cleo ogni venerdì.
Le vie del destino fanno incrociare le vite delle due quando la prostituta chiede a Miranda di badare al suo cane in un weekend in cui è via: Miranda si troverà allora in casa proprio quando arriva l’uomo dei suoi desideri, che scopre chiamarsi Fernando ed essere membro di una delle famiglie più in vista della città e che la coinvolgerà prima in un appuntamento bollente, poi in una sorta di avventura spionistica come hacker.
C’è qualcosa che non va in Sguardo indiscreto
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Sguardo Indiscreto mostra, fin dalla sigla, una fortissima propensione per il lato erotico di una trama ben poco sofisticata e molto abusata: al punto da sembrare fin dalle primissime inquadrature una declinazione erotica de La Finestra Sul Cortile (Rear Window), il capolavoro di Alfred Hitchcock del 1954. E la cosa, di per sé, non saprebbe neanche tanto male, se i presupposti iniziali fossero sviluppati con coraggio e intelligenza, ma soprattutto con una scrittura adeguatamente adulta.
I problemi però vengono a galla quando la storia inizia a dipanarsi: perché infatti episodio dopo episodio le vicende sembrano andare avanti per inerzia e complicarsi solo per riuscire a portare un adeguato minutaggio allo show, mentre i personaggi assumono comportamenti che sfiorano il grottesco, con risultati involontariamente comici.
Come se non bastasse, a tentare di dare una base logica e coerente a quello che vediamo sullo schermo arrivano degli improbabili spiegoni verbosi e prolissi, sgretolando in maniera ineluttabile il progetto scritto da Marcella Citterio e Camila Raffanti sotto un’impalcatura inutilmente farraginosa.
Se la promiscuità sessuale dei personaggi, e questo sin dall’inizio, appare sconclusionata ma magari indirizzata a dare una precisa identità all’opera, è proprio lo svolgimento della storia che non ha nessun tipo di coerenza o struttura narrativa: Citterio e Raffanti perdono chiaramente le redini degli venti, che vanno avanti imperterriti lasciandosi alle spalle una premessa che, come detto, se sviluppata bene poteva dare frutti interessanti.
Una serie TV troppo superficiale
Sguardo Indiscreto invece sembra voler vivacchiare assumendo i contorni di una vera e propria telenovela sudamericana dai risvolti sessuali, senza nessuna idea che non sia la volontà di ingarbugliare i rapporti personali e inserire, senza nessun tipo di programmazione o logica, rivelazioni e colpi di scena basati più che altro su legami familiari.
Particolarmente risibile l’interpretazione della Nascimiento, in perenne bilico tra il surreale e il ridicolo, e che non riesce mai a dare un reale spessore al suo personaggio che alla fine risulta piatto e non in grado di creare nessun tipo di coinvolgimento emotivo.