Side Quest: recensione dello spin-off di Mythic Quest su Apple TV+

Dal 26 marzo 2025 su Apple TV+, arriva la prima stagione di Side Quest, la serie antologica spin-off di Mythic Quest.
L’universo di Mythic Quest si espande con l’arrivo dell’atteso spin-off Side Quest. Creata da Megan Ganz, Charlie Day e Rob McElhenney, la serie madre è prodotta dal 2020 ed è alla sua quarta stagione. La sorpresa sta, per l’appunto, nei quattro episodi stand-alone, che hanno poco a che fare con le storie dei dipendenti che lavorano al videogioco MMORPG Mythic Quest creato dal direttore creativo Ian Grimm (Rob McElhenney).

Side Quest - Cinematographe.it

Si tratta, dunque, di una serie antologica che si ispira alla serie madre, ma che vive di vita propria. Chi si aspetta una comedy in puro stile Mythic Quest capirà ben presto che è, in realtà, altro. La prima stagione di Side Quest è disponibile, in streaming su Apple TV+, dal 26 marzo 2025.

Side Quest: stesso team, ma un’anima diversa

Side Quest - Cinematographe.it

L’anima di Side Quest è diversa da quella di Mythic Quest. Probabilmente, chi segue quest’ultima si aspetta lo stesso tono scanzonato e un po’ sopra le righe, invece si troverà davanti qualcosa di diverso. I quattro episodi dello spin-off raccontano le vite dei dipendenti, dei fan appassionati di Mythic Quest, di chi si occupa della colonna sonora e dei giocatori veri e propri del videogame MMORPG (chi ha giocato a videogame come World of Warcraft non potrà che apprezzare).

Insomma, ci viene dato un punto di vista diverso da quello di chi crea il gioco. Ci viene mostrata la vita vera di chi sta dietro le quinte, di chi vive il videogioco da “consumatore” e di chi si occupa di altri aspetti altrettanto importanti del gioco. Ovviamente, non possono mancare le incursioni di Ian Grimm, ovvero colui che ha creato l’universo di Mythic Quest e che è interpretato da Rob McElhenney (creatore della serie).

Le difficoltà della vita e il modo per superarle e migliorarci

Side Quest - Cinematographe.it

Ognuno di noi affronta, quotidianamente, difficoltà di vario genere. Ogni episodio di Side Quest racconta proprio questo: le sfide, le debolezze, le cadute, i dolori e la forza delle persone che fanno parte – in un modo o nell’altro – della comunità dei videogiochi. Vediamo così la vita privata dell’art director di Mythic Quest, che deve imparare cosa è realmente importante nella vita (che non è solo lavoro). Ci sono un po’ più di drama e spunti di riflessione in un racconto che sa tanto anche di amore per la vita. A volte, bisogna avere il coraggio di cambiare e dire di no, per ottenere ciò che si vuole davvero.

Ci sono, poi, ragazzi e adulti – tutti appassionati di fumetti – con le loro insicurezze, che trovano nella stessa passione un rifugio: grazie a questa, nascono delle bellissime amicizie, nonostante le prime incomprensioni. Si riflette sul razzismo, sul bullismo e l’emarginazione. Certamente, Side Quest risulta essere più interessante proprio per le tematiche affrontate che danno l’occasione di riflettere, mentre vengono esplorati vari aspetti del mondo ludico. Vengono anche raccontate le ambizioni e la voglia di dare il meglio di sé che spesso diventano un’ossessione, portandoci a serie conseguenze. È bene, inoltre, ricordare che non tutto resta uguale: si matura, si cambia, si cresce e, purtroppo, alcuni rapporti si possono anche perdere lungo la strada, perché nulla resta uguale.

Side Quest: valutazione e conclusione

Composta da quattro episodi, la prima stagione di Side Quest non si limita a intrattenere, ma cerca di offrire degli insegnamenti preziosi, invitando gli spettatori a riflettere sulla vita e sulle sue sfumature. Attraverso le esperienze dei protagonisti, riescono ad emergere spunti di riflessione che stimolano a un confronto più profondo con la realtà. Side Quest si distingue da Mythic Quest per il tono più riflessivo, mettendo in luce – anche e soprattutto – il cambiamento personale e la crescita perché nulla resta invariato nel tempo. Side Quest è una dramedy prodotta esecutivamente e sviluppata da John Howell Harris, Ashly Burch e Katie McElhenney. Sono produttori esecutivi anche Rob McElhenney, Todd Biermann, Megan Ganz, Nick Frenkel, Margaret Boykin, David Hornsby, Genevieve Jones, Charlie Day e Michael Rotenberg.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.2

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