Sneaky Pete – Stagione 2: recensione dei primi episodi della serie tv Amazon
Un primo sguardo in anteprima alla seconda stagione di Sneaky Pete, la serie TV prodotta da Amazon Prime che nel 2017 è stata divorata dal pubblico iscritto al canale in tutta la sua prima stagione
Sneaky Pete, la serie TV prodotta da Amazon e creata da David Shore e Bryan Cranston ritorna per tutti i clienti Amazon Prime con la sua seconda stagione.
La prima stagione di questa nuova serie TV ha avuto una produzione spezzata che ha fatto in modo che questa fosse fruibile al pubblico due anni dopo l’uscita dell’episodio pilota.
Nonostante questa storia travagliata, la nuova serie TV fu apprezzata molto dal pubblico di Amazon, tanto da esssere in cima alle serie TV più viste nel 2017 e in generale dall’inizio dell’attività produttiva. Ciò ha portato quindi alla produzione di una seconda stagione, disponibile su Amazon Prime per tutti i clienti iscritti al servizio dal 9 marzo 2018.
Una stagione molto attesa, soprattutto dopo che il pubblico ha divorato in poco tempo la prima, che si è saputa presentare come una buona novità nel panorama seriale, anche se non proprio ricca di elementi rivoluzionari.
Il titolo si riferisce al protagonista assuluto, Pete, che anche in questa stagione si deve destreggiare tra gli imprevisti della sua nuova identità scippata al suo compagno di cella e la sua vecchia vita, dalla quale sta sfuggendo, ma che si ritrova in qualche modo sempre sul suo cammino.
Sneaky Pete 2: ancora guai lungo il cammino del protagonista
Pete, interpretato da Giovanni Ribisi, è sempre al centro della scena, con le sue espressioni facciali camaleontiche e la sua capacità di riuscire a fingere in qualsiasi situazione si trovi, essendo lui di base un truffatore, un truffatore davvero scaltro, così come suggerisce il titolo.
Già dall’episodio pilota si può vedere come non perde le sue capacità empatiche e persuasive nei confronti delle persone che si ritrova davanti anche nell’attività economica di famiglia. Sempre molto forte sin dal primo episodio è l’intesa con Julia e anche quanto lui tenga a lei. Julia nel contempo si rivela sempre un personaggio interessante, apparentemente impossibile da scalfire, ma poi molto fragile quando si ritrova di fronte a situazione pericolose per la sua vita e quella della sua famiglia.
La falsa identità da gestire rende tutto sempre più complicato a Pete, soprattutto nei rapporti con le persone a cui tiene. Ogni puntata è una successione di imprevisti, piccoli incidenti che coinvolgono ogni personaggio e mette ognuno in pericolo oltre che nella posizione di non vivere mai a cuor leggero.
Sneaky Pete: una seconda stagione avvincente nella trama e nel suo sviluppo tra fotografia e colonna sonora
La produzione di una seconda stagione ha sicuramente permesso agli autori di sistemare le imperfezioni della prima stagione, che fungeva da traino a un episodio pilota creato due anni prima e quindi meno in linea con le nuove produzioni di Amazon Prime più recenti e le esigenze del pubblico.
In questi nuovi episodi possiamo vedere una forte mescolanza tra comicità rasente all’assurdo e situazioni drammatiche ed emotivamente molto forti. Così forti da incidere sul protagonista stesso, in modo da scalfire anche la sua sicurezza. Questo gioco funziona molto bene, portando il pubblico in un terreno di risate e emotività tipico del genere dramedy che negli ultimi anni è sempre più apprezzato.
Il tutto è sempre accompagnato da colonne sonore e suoni molto intensi e ben curati, che vanno ad accompagnare i momenti di maggior tensione. Questo aumenta il coinvolgimento nella trama, così come una fotografia di scena di grande qualità, con cambi di camera rapidi e ritmici. Una scelta che rende la stagione molto scorrevole, mai lenta e nemmeno fredda.
La scelta di mescolare diversi generi narrativi, crime, thriller, drama famigliare, in un unica serie TV con un cast di questo spessore, la rende sicuramente un buon prodotto, anche in questa seconda stagione, che porta il protagonista sempre più vicino ai danni causati dalla sua scelta di rubare l’identità del suo amico e così anche il pubblico a voler sapere quando la bolla esploderà.