Sophie Cross – Verità nascoste: recensione del primo episodio della serie in onda su Rai Uno
La recensione del primo episodio di Sophie Cross - Verità nascoste, la serie in onda su Rai Uno dal 13 giugno 2023.
Un bambino gioca con il suo aquilone, la mamma lo lascia da solo per andare a rispondere al cellulare, è una telefonata importante, una telefonata di lavoro. La mamma lo guarda dalla porta, si volta, si gira nuovamente verso di lui e non c’è più. Basta un secondo, uno solo. Inizia così Sophie Cross – Verità nascoste, serie televisiva franco-tedesca-belga, creata da Paul Piedfort, andata in onda nel 2021 in Germania, Belgio e in Francia, e ora arriva in Italia. A partire dal 13 giugno 2023 la serie thriller – composta da due stagioni, la prima è costituita da 3 episodi, l’altra ancora inedita – con protagonista Alexia Barlier e girata principalmente sulla costa belga, andrà in onda in prima serata anche su Rai Uno.
La sparizione di un bambino dà forma a tutto il resto nella serie TV in onda su Rai Uno
Inizia proprio nel momento in cui la vita di Sophie cambia improvvisamente e profondamente, la calma prima del crollo di ogni certezza. Questo è l’incipit del primo episodio di Sophie Cross: la colazione intorno al tavolo, mamma, papà e figlio, la richiesta di maggiori attenzioni da parte del piccolo che attende di giocare con l’aquilone assieme al padre, gli scherzi e poi puff. Il piccolo Arthur (Martin Verset) sparisce e non c’è possibilità di ritrovarlo, poco conta che i genitori siano l’avvocata Sophie Cross e il commissario di polizia Thomas Leclercq (Thomas Jouannet). Sono passati tre anni, la loro vita è cambiata completamente, su di loro si è abbattuto il peggior incubo di qualunque famiglia ma Thomas e Sophie vivono la cosa in maniera differente: mentre l’uomo si è rassegnato vivendo la tragedia come uno strazio continuo, la donna ha lasciato il lavoro di avvocata, ha seguito un corso di formazione e si è unita alla polizia, proprio nell’unità guidata dal marito per poter proseguire le ricerche del piccolo Arthur. L’uno va avanti con un peso sul cuore e un vuoto incolmabile in ogni angolo di sé, l’altra non tocca nulla della cameretta del figlio convinta che riuscirà a riportarlo a casa o comunque per mantenere quel piccolo faro acceso che le dia una speranza. Thomas e Sophie sono uniti, si sostengono e ora lavorano anche insieme. Le verità nascoste del titolo sono quelle che la squadra scopre per risolvere i casi e sono anche probabilmente quelle che riguardano il rapimento di Arthur, una voce, un corpo che continuano a sopravvivere lungo tutto l’episodio, che spingono e sospingono Sophie nel suo sopravvivere.
Sophie Cross – Verità nascoste: il caso di puntata e il mistero sul piccolo Arthur sono i due fili attorno a cui si crea l’episodio
Sophie dunque entra nella squadra, anche come moglie del commissario, non vorrebbe, infatti chiede a tutti di trattarla come una poliziotta qualsiasi e non stentano a farlo. Sophie Cross vive di una storia orizzontale, quella di Arthur (Che fine ha fatto Arthur? Chi è che ha rapito il bimbo? Lo ritroveranno?), e una verticale, il caso di puntata.
Fin da subito è chiaro, Sophie si dimostra arguta, sagace, viene aiutata dal lavoro che ha svolto fino a poco tempo prima, è diretta, sincera, non ha paura di oltrepassare il limite, anzi non tiene molto in considerazione l’opinione dei superiori: è lei quella che risolve i casi, è lei quella che capisce qualcosa in più e va oltre, dunque una cosa è certa, se lei pensa che sulla tragedia del figlio ci sia ancora qualcosa da indagare, vuol dire che qualcosa davvero c’è. Un piccolo dettaglio, una intercettazione non sentita, un elemento non preso in considerazione. La rassegnazione per lei non è una possibilità.
In questo primo episodio Sophie e la squadra devono trovare il colpevole di una serie di omicidi – le vittime muoiono a causa di un colpo all’altezza del fegato. Chi è il colpevole? Questo caso metterà a dura prova lei che è al suo primo caso e anche gli altri, si riaprono vecchie ferite che ancora fanno male. Se Sophie mette tutta sé stessa in tutto ciò che fa, gli altri sono molto più freddi, stanno un passo indietro, sembrano voler sporcarsi poco le mani. Mentre lei fa ciò che le passa per la testa, gli altri, il commissario, ovvero suo marito, e il capitano Gabriel Deville (Cyril Lecomte) che la mette spesso all’angolo e le tiene le mani legate. La squadra del capitano ha dubbi su di lei, resistenze, servirà un po’ di tempo per lavorare, senza ritrosie.
Sophie Cross – Verità nascoste: valutazione e conclusione
Il primo episodio di Sophie Cross getta le basi per raccontare una storia difficile che smuove il magma più profondo dell’animo umano. Il ritmo è a tratti troppo lento – soprattutto quando si parla del caso di puntata – e ci fa guardare l’orologio per capire quanto manchi alla fine. Molto più interessante è la storia di Sophie, il suo bisogno di sapere, la voglia di riabbracciare il figlio; la donna vuole scoprire ma ha bisogno anche d’aiuto – il gruppo d’ascolto in cui i genitori si rifugiano per leccarsi le ferite e parlare di ciò che provano – e di condividere il dolore – il rapporto con il marito.
Sophie Cross racconta senza troppi voli pindarici la vita di una donna – e in parte di una coppia – dopo la sparizione del proprio figlio ma per ora è ancora tutto in nuce, nessun vaso di Pandora si è scoperchiato. Bisogna attendere per scoprire qualcosa in più.