Star Trek – Lower Decks – Stagione 5: recensione della serie TV

La stagione 5 di Star Trek: Lower Decks si apre con due episodi ricchi di azione, citazioni e profondi momenti di crescita personale per i protagonisti, confermando il suo stile unico e l’abilità di fondere comicità e introspezione. Disponibili in streaming su Paramount+ a partire dal 24 ottobre 2024, offrono un connubio magico di divertimento, profondità e alla tradizione di Star Trek.

Star Trek – Lower Decks: la stagione 5 si apre con due episodi bomba

Star Trek: Lower Decks

Twovix, l’episodio pilota, è un omaggio e una satira degli episodi di Star Trek: Voyager in cui si esplorano temi come l’identità e l’etica. La USS Cerritos si trova a dover gestire le conseguenze di un esperimento andato storto che porta a una serie di fusioni tra membri dell’equipaggio, tra cui Tendi e Rutherford, che diventano “T’ender,” e Mariner e Boimler, che si fondono in “Marmier.” Questa puntata sfrutta il classico dilemma della fusione e del ritorno alla separazione, un riferimento al noto episodio di Voyager, Tuvix. Il capitano Freeman (Dawnn Lewis) è costretta a prendere decisioni difficili e a considerare la linea etica delle sue azioni, portando momenti di riflessione sul tema dell’identità e dell’individualità.

Il secondo episodio, intitolato Shades of Green, cambia registro, esplorando le origini culturali di Tendi (Noël Wells) e il suo rapporto con la propria identità Orioniana. Tendi torna a casa per aiutare la sua famiglia, Casa Tendi, a difendersi dai Blue Orions della Casa Azure. Questa trama permette alla serie di esplorare a fondo il mondo degli Orioni, con un’emozionante gara di navi a vela solari che richiama l’episodio Explorers di Deep Space Nine. Tendi affronta la responsabilità del titolo di Mistress of the Winter Constellations, per poi passarlo a sua nipote. L’episodio mette in evidenza il suo percorso di accettazione di sé, permettendole di bilanciare la sua eredità con la sua identità come ufficiale della Flotta Stellare.

In entrambi gli episodi, Boimler (Jack Quaid) e Mariner (Tawny Newsome) continuano il loro percorso di crescita. In Twovix, Boimler inizia a prendere ispirazione dalla versione alternativa di sé, addirittura iniziando a far crescere una barba, in un disperato tentativo di reinventarsi. In Shades of Green, Boimler sperimenta con il proprio ruolo e tenta di modellarsi su standard diversi, mentre Rutherford (Eugene Cordero) esplora il valore dell’amicizia attraverso il lavoro collaborativo con T’Lyn (Gabrielle Ruiz), che smonta e rimonta lo shuttle Sequoia per prolungare i momenti di condivisione.

Star Trek – Lower Decks, tra tematiche sociali e satira utopistica

Star Trek: Lower Decks

Un’altra storyline interessante in Shades of Green vede la Cerritos aiutare Targallus IX nella transizione verso una società post-scarsità, prendendo in giro il concetto utopistico di replicatori e l’abbandono del denaro. La comicità arriva anche con l’introduzione di “terroristi capitalisti” che si oppongono al cambiamento, ma il tutto si risolve velocemente per lasciare spazio ai temi principali. Questa parte dell’episodio offre un taglio satirico che tocca argomenti profondi, senza mai perdere il tono umoristico della serie.

Questi primi episodi di Star Trek: Lower Decks uniscono quindi comicità, riferimenti all’universo Trek e una notevole profondità narrativa, mettendo in luce come i protagonisti, pur occupandosi di missioni apparentemente banali, affrontino dilemmi morali e personali che li portano a crescere sia come individui che come membri dell’equipaggio della Cerritos.

Star Trek – Lower Decks: valutazione e conclusione

Star Trek – Lower Decks propone un nuovo inizio interessante, divertente e ricco di emozioni. La capacità di fondere avventura, profondità, gioco e riflessioni ampie sui drammi personali, morali e etici, rende l’opera uno dei prodotti più riusciti e preziosi del panorama streaming attuale.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.4