Stockholm Requiem – Cinerama: recensione della puntata inedita della serie TV di LaF
In anteprima al 29° Noir in Festival, la quarta puntata della nuova serie crime scandinava dai bestseller di Kristina Ohlsson, in onda su laF a gennaio.
Dallo scorso 26 novembre sino al 10 dicembre 2019, il palinsesto serale de LaF (Sky 135) ha ospitato le prime tre delle cinque puntate complessive di Stockholm Requiem, la nuova serie crime scandinava nata dalla fortunata trilogia letteraria di Kristina Ohlsson dal titolo Bergman & Recht. Gli ingrediente alla base della ricetta sono quelli della tradizione, con le atmosfere gelide, i delitti inquietanti e una nuova protagonista al femminile chiamati a catturare l’attenzione del pubblico. Lei è Fredrika Bergman, una criminologa ingaggiata per lavorare da civile come analista investigativa per l’unità delle indagini speciali della polizia di Stoccolma, dove il suo spiccato senso logico le permetterà di vincere le iniziali diffidenze da parte del dipartimento, guidato dal leggendario ispettore Alex Recht e dal suo braccio destro, il carismatico ma irascibile Peder Rydh. Sullo sfondo di una metropoli in profondo cambiamento, Fredrika, agli ultimi mesi di gravidanza, dovrà risolvere con la sua squadra terribili crimini.
Stockholm Requiem: tutto quello che dovete sapere sulla serie TV di LaF
Ciascun capitolo si fa veicolo di casi autoconclusivi che ne consentono la fruizione indipendente, per cui la struttura orizzontale della serie viene ridotta allo stretto indispensabile a favore di quella verticale. Il che determina la chiusura delle ostilità e delle indagini di turno al termine della singola puntata, divisa a sua volta in due parti da 45’ cadauna. Dunque se non avete avuto modo di vedere le precedenti non dovete giocoforza rinunciare alle restanti. Semmai il piccolo vantaggio è di conoscere in maniera più approfondita i tre personaggi principali e qualche dettaglio sul rispettivo passato, ma la loro natura archetipa permette allo spettatore di approcciarsi alla serie in maniera non cronologica. Ma per facilitarvi le cose un breve reminder su quanto accaduto non guasta mai. Fredrika e i suoi colleghi hanno dovuto misurarsi con tele piuttosto intricate da sciogliere, che hanno avuto a che fare con un serial killer di bambini (Indesiderata), il brutale omicidio di una coppia apparentemente legato a un’organizzazione criminale (La stirpe) e il rapimento di due ragazzi ebrei che rimanda a una vecchia leggenda giudaica (Paper Boy).
Stockholm Requiem – Cinerama: un cold case che riapre ferite del passato
Riassunto a parte, mancano due puntate all’appello, la cui messa in onda è prevista tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2020. Ma il Noir in Festival ha fatto in modo di ridurre drasticamente l’attesa, offrendo al pubblico presente nelle giornate comasche della sua 29esima edizione, un graditissimo antipasto con la proiezione in anteprima della quarta puntata (la VII e VIII parte della serie) battezzata Cinerama. Questa volta il terzetto protagonista dovrà vedersela con un cold case che riapre ferite del passato, portando alla luce nuove sconvolgenti verità: una studentessa scomparsa da due anni viene trovata sepolta nell’edificio di Slussen. È una vecchia indagine e Alex Recht è personalmente interessato dal caso. Ulteriori scoperte sulla scena del crimine rivelano segreti decennali, gran parte dei quali in grado di scoperchiare un autentico vaso di Pandora. La reazione a catena è dunque inevitabile e coinvolgerà piccole e grandi pedine dello scacchiera, sino ai piani alti delle cosiddette stanze dei bottoni.
La regia precisa di Karin Fahlén in Stockholm Requiem – Cinerama
A raccontarci come la temperatura arriva al punto di ebollizione è stata chiamata Karin Fahlén, cineasta svedese che gli addetti ai lavori ricorderanno per le performance sul grande schermo che portano la sua firma: Stockholm Stories e All Inclusive. Come nelle esperienze cinematografiche, anche alle prese con un prodotto seriale dirige con polso e attenzione, tanto sul fronte tecnico che da quello della recitazione, aiutata dalla fotografia di Mattias Rudh e dalle interpretazioni di Liv Mjönes, Jonas Karlsson ed Alexej Manvelov. Il risultato rende il tutto visivamente e recitativamente di discreta qualità, ulteriore riprova del lavoro che la produzione audiovisiva nord-europea sta svolgendo in questi anni per valorizzare quella della letteratura crime e mistery così celebrata e apprezzata fuori dalle mura amiche.
Cinerama: la punta di diamante della serie Stockholm Requiem
Stockholm Requiem trova in Cinerama la sua punta di diamante, non tanto dal punto di vista della costruzione della tensione quanto da quella del modus operandi narrativo messo in atto per sbrigliare la matassa scatologica degli eventi. Una matassa resa ancora più fitta da trame che legano il caso alle sfere private dei personaggi di Recht e Fredrika. Ovviamente non vi riveleremo di quali legami si tratta, pena un imperdonabile atto di spoileraggio, ma sappiate che tali eventi daranno delle scosse telluriche di fortissima intensità alle esistenze dei diretti interessati, quel tanto da preparare il campo a futuri e altrettanto potenti assestamenti.