Venezia 74 – Suburra – La serie: recensione della serie tv Netflix

La periferia si fa protagonista aggressiva e ambita e viene raccontata in una nuova serie tv targata Netflix: Suburra – La serie e presentata a Venezia 74.

Prima puntata, prima scena, prima immagine: Roma, il Vaticano. Un’imponente costruzione bianca stagliata su un cielo notturno, che si impone con maestosità sullo sfondo una Capitale alla mercé della sua ricchezza, della sua imponenza. Ma la città ha trovato i propri mezzi per piegare i potenti religiosi, in uno scontro aperto seppur celato dalle mille riservatezze, imposte sempre più difficoltosamente, della Chiesa e dello Stato.

La periferia si fa protagonista aggressiva e ambita e viene raccontata in una nuova storia televisiva targata Netflix: Suburra – La serie.

Antefatto degli avvenimenti ripresi nel film del 2015 diretto dal regista Stefano Sollima, il quale a sua volta trasse l’opera dall’omonimo libro scritto da Giancarlo Di Cataldo e Carlo Bonini, Suburra – La serie, ispirandosi a veri fatti accaduti nelle realtà corrotte e sottostanti di Roma, è un racconto che pone al centro della trama il tema predominante del potere, di una borghesia alta con le mani impastate in faccende della più infima borgata e di confronti impari, ma quanto mai violenti e sanguinari. Tra nuovi volti e personaggi già conosciuti attraverso il film di Sollima, il cast della serie è un manipolo di numerosi e ottimi interpreti: Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara, Eduardo Valdarnini, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco Acquaroli e Adamo Dionisi.

Suburra – La serie: la produzione targata Netflix Italia presenta una trama incentrata sul potere e un cast spettacolare

Suburra la serieAtteso titolo Netflix che firma per la prima volta una collaborazione con l’Italia, i primi due episodi della serie sono stati presentati alla 74ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, poco più di un mese prima della release ufficiale programmata per il 6 ottobre sulla ormai famosa piattaforma streaming. Con un’ambita Ostia che da semplice spiaggia prende i connotati di una miniera d’oro di cui è essenziale avere il predominio, Suburra – La serie presenta quei suoi personaggi che possono o meno portare giacca e cravatta, saio o tatuaggi, ma nel profondo agiscono tutti quanti come fossero sporchi, brutti e cattivi.

Con la direzione che a mano a mano vedrà dietro la camera da presa registi come Michele Placido, Giuseppe Capotondi e Andrea Molaioli, il nuovo prodotto Netflix ha dalla sua un’arma che potrà rivelarsi – in quanto ad alte aspettative – decisamente a doppio taglio: l’ambientazione criminale, il dialetto della città che ospita i personaggi, la facilità con cui la violenza irrompe sullo schermo inseriscono Suburra – La serie nel filone dei vari Gomorra, 1992/1993 e Romanzo criminale che già abbondano nei palinsesti italiani, presentando quindi – almeno in queste prime due puntate – una non tanto velata sensazione di spiacevole déja-vu.

Non certo un’eresia, avendo oramai i produttori la certezza che operazioni di questo taglio assicurano un proficuo e assai facile appiglio sul pubblico seriale, ma un leggero passo indietro sulla possibilità di dotarsi delle peculiari doti Netflix che, pur nei suoi innumerevoli flop in campo di serie tv, non hanno mai mancato di osare almeno per ciò che riguarda soggetto e narrazione, ponendo sempre originali intuizioni rivelatesi poi più o meno riuscite.

Suburra – La serie: per il bene di Roma, per il bene di Netflix

Nessuna particolare novità quindi per preti che si fanno ricattare a seguito di poco ortodossi festini e bustarelle che a mano a mano iniziano a circolare per i corridoi del Senato, un genere che rimane invariato in sceneggiatura, recitazione e regia, riuscendo comunque a non risultare inferiore ai suoi – seppur troppo simili – prodotti familiari e che, se manterrà il tono dei primi due episodi, non deluderà troppo il pubblico ancora non saturo di vorticosi intrecci politici e religiosi della nostra Italia. È ora di mettersi al lavoro per il bene di Roma, speriamo che sceneggiatori e registi abbiano saputo fare lo stesso per il bene della serie.

Scopri qui il teaser trailer della serie!

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

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