The Afterparty – stagione 2: recensione della serie Apple TV+
La recensione dei primi episodi di The Afterparty 2, la seconda stagione della serie in onda su Apple TV+ dal 12 luglio 2023.
Una donna vestita da sposa grida disperata, ha dormito al fianco del marito morto la notte in cui sono diventati coniugi. Inizia così il primo episodio della seconda stagione di The Afterparty, serie creata da Christopher Miller, che torna su Apple TV+ il 12 luglio 2023 con i primi due dei 10 episodi, seguendo lo stesso espediente narrativo della prima (lì si trattava di un omicidio nella notte in cui un gruppo di ex compagni di scuola avevano organizzato una festa, qui dopo un matrimonio). La serie presenta ancora una volta l’omicidio di un personaggio pubblico in un evento che sulla carta dovrebbe essere molto intenso, la vittima dell’omicidio è Edgar Minnows (Zach Woods), che viene trovato morto la mattina dopo il suo matrimonio con l’appassionata di antiquariato Grace (Poppy Liu). Chi sarà il colpevole?
The Afterparty 2: uno stesso meccanismo narrativo per raccontare una storia nuova
Il punto in comune con la precedente stagione non è solo l’impianto narrativo ma il fil rouge è anche il ritorno di Sam Richardson e Zoë Chao nei panni di Aniq e Zoë, quest’ultima è la sorella della sposa e Aniq ormai è il suo fidanzato. Aniq capisce subito che Edgar, un ragazzo ricco, un po’ strano, mago della tecnologia, con una lucertola, Roxana, come animale domestico – uccisa insieme a lui-, non è morto nel sonno ma è stato ucciso e lo dice sottovoce, sussurrandolo alla fidanzata. Iniziano così i sospetti, le analisi, gli sguardi furtivi per comprendere chi ha tradito. La prima ad essere nel mirino è proprio Grace che ha dormito tutto la notte insieme alla vittima.
Detective Danner: “Che si dice?! C’è stato un altro omicidio?”
Quando Grace diventa la principale sospettata, Aniq chiama la detective Danner (Tiffany Haddish), già conosciuta nella precedente stagione, per aiutare a risolvere l’omicidio di Edgar e dimostrare l’innocenza della cognata ottenendo così l’approvazione di Feng (un meravigliosamente surreale Ken Jeong) e Vivian (Vivian Wu), i suoceri. L’uomo, sempre lo stesso Aniq, buffo, sbadato, creatore di caos, ha bisogno di Danner, le chiede aiuto – anche per mantenere un certo riserbo -, anche se lei ha lasciato la polizia ed è un’autrice ora. Danner e Aniq sono una coppia di investigatori perfetta, mentre la prima vuole trovare il colpevole, il secondo scagionare la cognata.
La comedy che ci consegna Miller, ambisce ad essere ancora più potente e assurda, questo è il marchio di fabbrica dello show, nonostante qualche cambiamento – doveroso per dare l’impressione di non essere imbrigliati nel meccanismo come ad esempio l’aggiunta di due episodi -, la narrazione prima si consumava in una notte, ora lo sguardo si è aperto e la vicenda si consuma in un fine settimana.
Grace e la sua storia alla Jane Austen
The Afterparty è una serie particolare, in grado di essere molte cose a seconda del personaggio protagonista della puntata, ce l’ha mostrato nella prima stagione; la detective per scoprire il colpevole indaga, interroga, scava nella vita di chi si trova di fronte, lo ha fatto sia con Aniq che con Zoë. La sensazione è che questa stagione non sarà dissimile: il secondo episodio infatti si concentra su Grace – come nella prima stagione il primo interrogatorio era di Aniq -, lo stile scelto è quello del romanzo d’amore. La giovane, come un‘eroina alla Orgoglio e Pregiudizio, o alla Bridgerton, viene mostrata allo spettatore in mezzo alla pioggia, in abiti d’epoca, squassata da un sentimento profondo per quel giovane che per lei ha fatto di tutto, o lei almeno così sperava e si immaginava. Per lei è stato fin da subito l’uomo della sua vita, il suo sogno d’amore: lei amante delle lettere, delle piccole e grandi sorprese, lui invece così radicato, razionale, innamorato di lei sì ma anche impegnatissimo nel lavoro e nel business. Basta poco e la verità emerge, non è tutto una favola, le storie sono vere, reali, non ci sono sorprese romanticissime ma un uomo radicato nella realtà, nella contemporaneità – a Grace viene fatta una sorpresa, il contratto prematrimoniale. Il secondo episodio non narra solo la giornata del matrimonio ma anche tutto il pregresso, quando Grace e la vittima si sono incontrati, la nascita del loro amore, la scelta di sposarsi, il difficile rapporto di lei con i genitori di lui che avrebbero preferito un’altra donna.
In questi episodi alla Agatha Christie, tra sangue, vendette e antipatie, ma anche amore, lo spettatore verrà incastrato dalle vite dei nuovi personaggi: Jack Whitehall interpreta il testimone e partner finanziario di Edgar, Sebastian, un affascinante uomo alla James Bond a cui piace stare al centro della scena; Paul Walter Hauser è Travis, una delle vecchie fiamme di Grace, John Cho è Ulisse, un guru, nomade che ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo. Si aggiungono l’algida e altezzosa madre di Edgar, Isabel (Elizabeth Perkins), la sorella adottiva Hannah (Anna Konkle).
Una alla volta verranno narrate le storie degli altri invitati al matrimonio, chissà che altri generi, cinematografici, letterari, televisivi, verranno scelti, se la prima stagione ha portato lo spettatore in commedie romantiche, thriller e film d’azione.
The Afterparty 2: valutazione e conclusione
Per The Afterparty 2 la situazione è difficile perché la prima stagione ha colpito e stupito grazie ad un linguaggio divertente, rapido, plurale, è stata in grado di utilizzare una miriade di generi, raccontando sempre la stessa storia, aggiungendo sfumature alla storia principale. Nei primi due episodi lo show ha gettato le basi per fare questo. Lo si sa, tutti sono sospettati; cosa ci attenderà nei prossimi episodi? Chissà chi sarà l’assassino?