The Bold Type: recensione del pilot della serie tv

Un gruppo di donne, New York, una rivista e molto glamour, The Bold Type trasuda positività ma purtroppo resta distante dalle esigenze della vita reale

The Bold Type è una serie tv americana creata da Sarah Watson, con un cast formato da Katie StevensAisha Dee e Meghann Fahy. Il pilot della serie è andato in onda su Freedom, una rete americana, esattamente l’11 luglio, mentre dall’11 febbraio sarà finalmente visibile anche in Italia e andrà in onda su Premium Stories. The Bold Type, ispirata alla vita di Joanna Coles, ex-capo redattore di Cosmopolitan, ci catapulta a New York e esattamente nella redazione della rivista Scarlet, dove tre ragazze, Jane (Katie Stevens), Kat (Aisha Dee) e Sutton (Meghann Fahi) lavorano per la rivista guidate da una direttrice affabile e risoluta, Jacqueline (Melora Hardin).

Ognuna di loro ha sempre sognato di far parte della redazione di Scarlet, che non tratta in modo semplicistico di temi spesso troppo cari alle riviste femminili come moda, bellezza e benessere. Ed è per questo che le tre ragazze cercano di farsi largo in una redazione a volte ostile e intimidatoria, in cui Sutton è un’assistente che non è ancora riuscita a trovare una propria voce all’interno della rivista, Kat e Jane diversamente curano l’una l’aspetto social del giornale, l’altra è stata da poco assunta come giornalista e deve fin da subito dar prova di possedere inventiva e carattere. L’unica cosa che giova alle ragazze e le rende sicure del proprio posto nel mondo è l’amicizia che le unisce, e si troveranno a farsi forza l’un l’altra tra piccole e grandi crisi, editoriali e personali.

The Bold Type mostra la vita di un giornale con un tocco glamour e impegno sociale

The Bold Type cinematographe

The Bold Type è una serie che tenta di portare lustro e spessore nel mondo delle riviste femminili, che ricalca con dovizia la sua attitudine strutturale di parlare e affrontare tematiche plurali e femministe, tra articoli di impegno politico e sociale, volto a combattere e sfatare l’ignobile mito che mette sullo stesso piano l’idea di rivista femminile con quello della vacuità delle tendenze. The Bold Type sa inserire, senza appesantire la narrazione, tematiche molto attuali, dalle difficoltà sul lavoro, al sesso, alla parità di genere, sempre mantenendo un tono politically correct che, nonostante tutto, resta comunque apprezzabile.

The Bold Type mostra quanto la vita di un giornale, di chi lavora all’interno di esso può essere frenetica, e non dieci anni fa, ma adesso, in un mondo iperconnesso in cui le notizie non appena vengono menzionate ad alta voce sono già preistoria, e soprattutto in un mondo e in un tempo in cui il precariato è una verità spesso taciuta. Ma The Bold Type è un prodotto che cerca di portare positività, con un tocco di glamour e libertà sessuale, che tocca da vicino temi importanti, dall’immigrazione allo slut shaming. Tutto ciò lo fa senza osare, senza denuncia, in un modo pacato e denso di una certa retorica di fondo, cosa che poi permette alla narrazione di perdersi anche nelle chiacchiere sciocche e nel gossip.

The Bold Type cinematographe

The Bold Type – Siamo a New York eppure lontani da Sex and the City

The Bold Type è una serie composta da 10 episodi, un prodotto che attraversa e tenta portarci all’interno del mondo del giornalismo, con i suoi drammi e i suoi fardelli, restando pur sempre positivo, colorato e incoraggiante. Ma dopotutto, siamo a New York, una giungla di cemento, eppure lontano da Sex and the City, purtroppo, ancor più lontano dall’essere un’ispirazione vera per giovani lavoratori e giovani donne alle prese con se stesse, l’idea di se stesse e del mondo circostante.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5