The First: recensione dei primi due episodi della serie tv con Sean Penn
Sean Penn è l'astronauta Tom Hagerty nella serie tv Hulu in arrivo su TIMvision. In anteprima la recensione dei primi due episodi.
The First ci porta nell’anno 2030. L’uomo si appresta a lanciare la prima missione spaziale umana su Marte, primo tassello della colonizzazione dello spazio, unica soluzione per un’umanità sempre più alle prese con cambiamenti climatici, scarsità di risorse e povertà.
Il lancio è stato preparato dal colosso per l’esplorazione VISTA, guidato dalla tenace, efficiente ma sovente fredda e calcolatrice Laz Ingram (Natascha McElhone), che all’ultimo momento ha deciso per un cambio drastico nella squadra, estromettendo il comandante Tom Hagerty (Sean Penn) in favore del più malleabile e controllabile Matthew Dawes (Norbert Leo Butz). Sarà Dawes a guidare la missione, mentre Hagerty è stato completamente rimosso praticamente da ogni altro incarico direttivo futuro, sostituito da Kayla Price (Lisa Gay Hamilton).
Hagerty, frustrato, irato ma comunque fiero di aver formato un equipaggio eccezionale deve rassegnarsi a vedere il lancio in diretta televisiva.
Ma un evento drammatico e imprevedibile cambierà metterà a rischio la missione, sconvolgerà la sua vita e quella del programma, il futuro stesso dell’esplorazione spaziale sarà a rischio, il tutto mentre sua figlia Denise (Anna Jacobi Heron) ricompare nella sua vita, solitaria e triste.
Sarà solo l’inizio di un’odissea le cui conseguenze metteranno in gioco il destino stesso dell’umanità.
The First: recensione in anteprima dei primi due episodi della serie tv
The First si muove viaggiando su un doppio binario. Da una parte la vicenda umana del protagonista, un perfezionista ferito da un passato doloroso e terribile, privato della sua professione, unica ancora di salvezza della sua esistenza malinconica e asettica.
Dall’altra pone lo spettatore all’interno di un dramma globale, dove sembra di essere tornati ai tempi in cui l’esplorazione spaziale divideva l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari, tra chi vi vedeva uno spreco di soldi, e chi il futuro dell’umanità.
Scritto da Beau Willimon (ideatore)e Francesca Sloane, prodotto dalla Hulu e dalla britannica Chanel 4, The First conta un ricco cast che annovera anche Oded Fehr, Hannah Ware, James Ransone e Melissa George.
I primi due episodi di questa serie mostrano senza alcuna ombra di dubbio quanto ormai il mondo delle serie tv abbia spiccato il volo deciso verso nuovi orizzonti, nuovi pianeti, in modo non dissimile dai moduli spaziali protagonisti di questo iter narrativo.
Straordinario nella fotografia (curata da Adam Stone), nella colonna sonora di Colin Stetson, The First a conti fatti non sembra neppure lontanamente una serie tv, dal momento che l’energia della regia, la potenza della narrazione, la caratura delle interpretazioni e la monumentalità dei mezzi appartengono al cinema dei grandi nomi e delle grandi firme.
Sean Penn disegna con mano sapiente un personaggio coriaceo, vulnerabile, ammantato di una drammaticità potente e piena di umanità, assistito da un cast che si muove all’interno di un terzo decennio di questo secolo descritto come freddo, siliceo, disperato e senza sogni. Lo spazio è l’ultima ancora di salvezza di un’umanità senza più futuro, senza più speranza, aggrappata ad una tecnologia infida e traditrice.
In Italia i primi due episodi verranno proiettati gratuitamente in 30 sale cinematografiche il 18 dicembre 2018 grazie a Nexo Digital e il 19 dicembre saranno fruibili su TIMvision.
The First in questi primi due episodi porta con sé tematiche forti e potenti. Il concetto di colpa e di responsabilità intese come singole e collettive allo stesso tempo, il dramma della perdita e del lutto, la paternità, le paure ataviche dell’uomo di fronte alla morte e all’indefinito, la straordinaria spinta del genere umano verso i confini dell’ignoto.
Tutto questo già emerge nei primi due episodi, perfetti in ogni dettaglio, senza alcun tempo morto anzi, che fanno riscoprire allo spettatore della serie tv l’importanza del silenzio, della narrazione, allontanandosi dal ritmo adrenalinico dei nostri giorni, guidandoci in un mondo assolutamente realistico e perfettamente concepito.
Se e quanto piacerà al pubblico The First non è dato sapere, ma di certo può voler dire un ulteriore maturazione per il mondo delle serie tv, ultimamente messo a soqquadro dalla faida Netflix-Disney e dalla cancellazione di alcune serie di grande successo.