The Flatshare – Un letto per due: recensione della serie Paramount+
La recensione di The Flatshare - Un letto per due, la serie TV Paramount+
Un pianto a dirotto e inconsolabile apre il primo episodio di The Flatshare – Un letto per due, la nuova serie britannica ambientata a Londra disponibile su Paramount+. I motivi della disperazione di Tiffany sono presto detti: il caro vita imposto dalla quotidianità londinese non permette alla ragazza di sostenere in autonomia le spese più minime. Magra consolazione è che non è l’unica a trovarsi in questa situazione: anche Leon affronta esattamente le stesse problematiche. Il ragazzo però, sfruttando anche il suo lavoro su turni da infermiere, ha deciso di subaffittare il suo appartamento per dividere le spese; la sola regola è che i due coinquilini non si incontrino mai. Leon e Tiffany condividono quindi bagno, letto e cucina, senza però essersi mai incontrati. Nonostante i due siano sostanzialmente degli sconosciuti, i problemi di una qualsiasi convivenza si fanno presenti anche per loro. Tratto dal libro omonimo di Beth O’Leary, The Flatshare – Un letto per due racconta una storia tanto surreale quanto vicina alla realtà, soprattutto per la generazione di Millennial che affrontano ogni giorno difficoltà simili a quelle di Tiffany e Leon, fatte di lavori instabili, orari frenetici e la necessità di vivere in zone urbane in cui la speculazione edilizia e affittuaria è alle stelle. I sei episodi che compongono la prima stagione di questa serie, da circa 45 minuti ciascuno, raccontano una vita tanto normale da divenire surreale, in cui i problemi della vita di tutti i giorni diventano risolvibili a patto di scendere a enormi compromessi, come quello di dividere il letto con uno sconosciuto.
Uno dei tratti di forza di The Flatshare – Un letto per due è l’universalità della situazione descritta, che riflette una realtà condivisibile in molte zone geografiche, mettendo in atto un’operazione anche furba e ruffiana, capace di entrare subito in sintonia con tutta la nostra generazione. La serie diretta da Peter Cattaneo e Chloe Wicks (3 episodi per uno) giustappone una serie di situazioni verosimili in cui rispecchiarsi, che esaminano a turno le giornate di Leon e di Tiffany, alternando anche segmenti in cui i due si sfiorano a loro insaputa (per esempio in fila al supermercato o semplicemente camminando per strada). I loro punti in comune sono telefonate fatte in orari sbagliati, che intrecciano le loro vite per pura casualità, e una vita sentimentale che per entrambi è più complicata di quanto sembri o, per meglio dire, insoddisfacente, oltre a rapide comunicazioni fatte tramite post it. Jessica Brown Findlay e Anthony Welsh interpretano i due protagonisti, con delle performance rilassate e convincenti, entrambe improntate a mantenere uno spirito naturale e spontaneo.
The Flatshare – Un letto per due: conclusione e valutazione
La nuova serie disponibile su Paramount+ è insieme leggera e riflessiva, nonostante alcuni temi siano trattati in maniera un po’ superficiale (per non dire ingenua). La regia porta avanti un gioco semplice che la fa quasi scomparire, in favore di una sceneggiatura che mantiene con fermezza l’impianto prestato dall’opera editoriale. In questo senso anche fotografia e colonna sonora si mantengono su uno stile di trasparenza nei confronti del pubblico, evitando quindi particolari dimostrazioni di destrezza. In questa stessa direzione procedono anche le interpretazioni dei due attori principali, intorno a cui invece gli altri attori caratterizzano molto di più i personaggi collaterali. Nel complesso quindi l’operazione artistica generale inibisce un’empatia da parte degli spettatori che vada oltre la simpatia superficiale, rinunciando anche a momenti di smaccata comicità che avrebbero, forse, ravvivato l’andamento.