The Gift: recensione della serie TV Netflix
The Gift non è una serie capolavoro, è uno show che non fa centro nella sua altalenanza tra la giusta tensione e una narrazione piatta.
Il simbolismo, il timore per lo sconosciuto e una giovane pittrice di Istanbul, Atiye, sono tre degli ingredienti di The Gift, serie originale Netflix di produzione turca, in uscita il 27 dicembre 2019. Su questi si fonda la narrazione della serie, prodotta da Alex Sutherland e diretta da Ozan Aciktan, composta da otto episodi, narrazione che trae ispirazione dall’omonimo romanzo (Dunyanin Uyanisi) dello scrittore Sengul Boybas.
The Gift: una storia tra simboli e mistero
La storia di The Gift è incentrata su Atiye (Beren Saat), una giovane pittrice di Istanbul con una vita (un fidanzato che la ama con cui sta per convolare a giuste nozze), una famiglia (madre e padre amorevoli, una sorella a cui è legatissima) e una carriera perfetta. Mentre si prepara per la sua prima mostra, la donna scopre una relazione tra i suoi dipinti astratti e un tempio posizionato all’interno di uno dei più antichi siti archeologici del mondo, a Göbeklitepe. Per lei inizierà un viaggio che la porterà alla ricerca delle sue origini e ad aiutarla nelle sue indagini ci sarà l’archeologo Erhan (Mehmet Gunsur) che l’aiuterà ad iniziare un nuovo percorso che ha come fine ultimo la comprensione di un passato misterioso e oscuro e la conoscenza di sé.
The Gift racconta da una parte di un simbolo strano e misterioso, apparentemente astratto che si rivela essere più reale di quanto si possa immaginare, e di un dono che la protagonista scopre di avere (fatto di visioni, lampi d’immagini da cui riesce a comprendere molte cose), dall’altra della sua sfera privata che inizia a subire dei forti scossoni. La storia di Atiye è una narrazione che parla anche della ricerca della propria identità: non sa chi è la giovane, ma grazie a tutto ciò, a poco a poco, lo scopre; e tutto si concentra dunque su un simbolo e su un sito misterioso poiché sulla fredda roccia spicca lo stesso misterioso disegno che l’artista raffigura da una vita intera. Il destino di Atiye è proprio lì, tra terra e cielo.
The Gift: una storia dark/fantasy ma anche d’amore
Lungo gli otto episodi The Gift segue il viaggio di Atiye che inizia a scoprire cose di sé, del suo passato, ricordando di quando era piccola e conoscendo pagine di storia della sua famiglia. Atiye scava dentro di sé, incontra la nonna che pensava morta e, come spesso capita a chi vede oltre, non viene creduta, anzi, peggio, tutti quelli che le stanno attorno la fanno passare per pazza.
La giovane decide, deve cambiare strada proprio nel momento in cui tutto sembra essere stabilito e pronto ad attenderla: lascia il marito sull’altare e incomincia ad indagare al fianco di Erhan. The Gift oltre ad essere una serie fantasy e dark, è anche una storia d’amore, quella tra lei e l’archeologo che si incontrano per caso o forse per destino; Atiye deve fare ciò che è scritto per lei o deve fare la scelta per lei più felice? Lo ha scelto e non torna indietro, anzi va avanti e in questo cammino interiore ed esteriore lei compone un puzzle in cui ogni cosa, ovviamente e incredibilmente, si concentra intorno a e su di lei. Personaggi, storie, vite, famiglie prendono il loro posto e niente sarà come prima.
Misteri, tradimenti, morti inaspettate e assassini insospettabili, sono gli ingredienti che si intrecciano nella prima stagione di The Gif.
The Gift: un’altalena di noia e di qualche momento tensivo
Atiye vede e lo spettatore vede insieme a lei; chi guarda viene trascinato attraverso visioni suggestive e spaventose in un mondo altro in cui tutto viene chiarito. The Gift non è una serie capolavoro, è uno show che non fa centro nella sua altalenanza tra la giusta tensione e una narrazione piatta. Non si tratta di una storia originalissima e neanche di un testo mai visto prima.
Uno spunto interessante che non viene però ben sviluppato è che non è tanto il mistero o l’esoterismo ciò che fa soffrire l’essere umano, a distruggere sono invece la menzogna, il silenzio, il mettere da parte la verità per proteggere i propri cari. Atiye si rende conto presto che uno dei pochi di cui si può fidare è proprio Erhan che l’appoggia nonostante tutto; mentre la madre, il padre, il futuro marito e il suocero la fanno internare, l’archeologo non si tira indietro mai, anzi lavora al suo fianco, spalleggiandola.
The Gift: uno show che sarebbe potuto essere una buona prima stagione ma che si è rivelato un’occasione mancata
The Gift è una serie dark che ha dei buoni momenti ma ne ha molti altri che risultano poco incisivi, a tratti quasi noiosi che non convincono a pieno, e lo show turco si mostra come una sorta di gomitolo aggrovigliato su se stesso.
Gli episodi sono fin troppo lunghi e il problema non è solo il minutaggio ma la maniera stessa in cui è costruito: sembra un fiume la cui acqua torna e ritorna. Sarebbe potuta essere una serie molto interessante ma The Gift è uno show senza respiro; infatti se nelle prime puntate la storia sembra colpire poi però alla lunga i problemi vengono a galla annegando una buona idea, che sicuramente sa di già visto, in un mare di situazioni a cui i film e le serie del genere ci hanno già abituato.