The Lovers: recensione della miniserie Sky di Justin Martin

La mini-serie, composta da 6 brevi episodi, è disponibile su Sky

Janet e Seamus, Belfast e Londra, cinismo e vanità; The Lovers è la commedia romantica, distribuita da Sky, che spezza con i topoi classici del genere per ridisegnare in chiave nero-umoristica le più embrionali fasi di un innamoramento nato da un’infatuazione improvvisa e non preventivata. Ideata e scritta da David Ireland e diretta Justin Martin, la serie prodotta da Sky Studios, assieme a Drama Republic, e oggi disponibile sulla stessa piattaforma, si compone di 6 episodi da circa mezz’ora e vede come protagonisti l’interprete sudafricano naturalizzato britannico, Johnny Flynn (Song One, Lovesick), e l’irlandese Roisin Gallagher (Nowhere Special – Una storia d’amore), con la partecipazione di Alice Eve (Star Trek, Lei è troppo per me) e Conleth Hill (Il Trono di Spade).

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The Lovers: dal colpo di fucile al colpo di fulmine

The Lovers cinematographe.it

In una ben poco gradita riconnessione con le proprie radici, il presentatore televisivo londinese Seamus O’Hannigan giunge in trasferta a Belfast, sua città natale, per girare un episodio del suo programma This Sunday with Seamus O’Hannigan. Preso di mira da un gruppo di giovani teppisti locali egli fugge per le vie della città fino ad imbattersi in Janet, impiegata presso uno dei supermercati della città che, stufa di un’esistenza per lei insignificante e priva d’attrattiva, ha preso la drastica decisione di farla finita e, proprio in quel momento, è sul punto di togliersi la vita per mezzo di un fucile. I due, in maniera fortuita, rocambolesca e non del tutto auspicata, salvano l’uno la vita dell’altra, innescando una scintilla che fin dal primo sguardo sembra produrre un’ingente quantità di energia.

Ostacolati, però, dalla presunzione dell’uno e dall’irritabilità dell’altra e viste le lampanti differenze d’indole, i due non sono fin da subito in grado di dar seguito ad un’infatuazione per lo più inconscia e lasciano che il tempo e la distanza agiscano da catalizzatori. I continui ritorni di Seamus in Irlanda fanno sì che i due possano coltivare il loro rapporto, anche se la presenza ingombrante della fidanzata Frankie, attrice sulla cresta dell’onda, affabile e appariscente, rischia di complicare quello che sembra il naturale evolversi di una cieca attrazione impetuosa.

Gli opposti si attraggono

Johnny Flynn e Roisin Gallagher cinematographe.it

Due opposti che si attraggono, due caratteri nettamente ossimorici che conquistano per l’imperfezione del loro coniugarsi; le increspature rendono un’infatuazione fulminea qualcosa di più radicato e profondo, un’attrazione travolgente, irrefrenabile, che trova il proprio connettore nei continui sguardi appassionati e ricolmi d’amore scambiati tra i due e poggia la propria autenticità sulla forza del loro essere, sulle parti più distanti del loro temperamento, per entrambi stratificato e non semplice da comprendere: egoriferito, pieno di sé e accecato dalla presuntuosa convinzione di essere un’assoluta celebrità lui, irritabile, stralunata ed eccessivamente sarcastica lei. I due, sul finale, sono peraltro costretti a confrontarsi con un passato che li accomuna e al contempo impone l’ennesimo ostacolo, percettibilmente invalicabile.

The Lovers: valutazione e conclusione

Pur non stravolgendo la tradizione e senza arrogarsi il diritto di produrre qualcosa di realmente drastico e di rottura, The Lovers rispetta il compito e porta a casa una produzione che, se considerata all’interno di un genere, si distingue per la caratterizzazione dei suoi protagonisti e, quindi, per la caratterizzazione del loro rapporto. Nulla di travolgente quanto l’attrazione che avvicina i due personaggi ma una scrittura a cui sicuramente va riconosciuta una ricercatezza realistica da riscontrare nell’imperfezione e nell’umanità che contraddistingue l’indole di Seamus e Janet (discretamente delineata anche dall’interpretazione dei due attori). Discutibile invece la scelta di porre a margine due temi scomodi e pregnanti come il suicidio e lo scontro civile che ha macchiato per anni l’Irlanda, posti solamente come pretesti per un racconto decisamente più leggero ed accessibile. Regia, fotografia, e con esse il suono, accompagnano in maniera neutrale, limitandosi anch’esse al proprio compito.

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Regia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8