The Sticky: recensione della serie Prime Video sul furto più assurdo della storia

The Sticky è una heist series originale ma troppo leggera con un ottimo cast e una sceneggiatura superficiale!

The Sticky, la nuova heist series in streaming su Prime Video a partire dal 6 dicembre 2024, è una storia stravagante ma in qualche modo dimenticabile. Incentrata su un gruppo di imbranati che tentano di mettere a segno una rapina assurda, la serie è un’esperienza divertente ma leggera, tenuta insieme dal sua cast carismatico e da una costante dose di follie narrative e stilistiche.

The Sticky è divertente ma dimenticabile

The Sticky - Il grande furto; cinematographe.it

La trama si svolge nelle innevate foreste di acero del Quebec, dove Ruth Landry (Margo Martindale) si trova coinvolta in una battaglia con la corrotta Quebec Maple Association. Ruth, una determinata coltivatrice di sciroppo d’acero, diventa la mente dietro un audace piano per rubare lo sciroppo da una riserva, spinta da motivi personali e finanziari. Suo marito è in coma e i proventi di questa rapina potrebbero essere l’unica soluzione per tenerlo in vita. Insieme a lei ci sono Mikey (Chris Diamantopoulos), un gangster americano esiliato in Canada, e Remy (Guillaume Cyr), una guardia di sicurezza francocanadese che cerca solo un po’ di rispetto. I tre formano una squadra bizzarra, ognuno con il proprio tocco sulla rapina. Tuttavia, è chiaro che il vero motore di tutta l’azione è l’orgoglio di Ruth.

Margo Martindale, nota per i suoi ruoli sia drammatici che comici, guida la serie con una potente interpretazione di Ruth. La sua capacità di bilanciare frustrazione e calma nel calcolo le conferisce profondità, anche se spesso la sceneggiatura la limita dal poter esplorare queste complessità più a fondo. In contrasto, Chris Diamantopoulos ruba gran parte della scena con il suo tempismo comico, interpretando Mikey come un uomo che cerca (e fallisce) di proiettare autorità nonostante la sua terribile fortuna. Le sue disavventure forniscono molto del fascino della serie.

Nonostante un cast solido, The Sticky non riesce mai a realizzare appieno il suo potenziale. Il tono comico della serie porta spesso a momenti di assurdità che sembrano più forzati che divertenti, e i personaggi, sebbene simpatici, rimangono per lo più monodimensionali. Sebbene sia facile godersi l’assurdità leggera di tutto ciò, c’è poco qui che resta impresso dopo la fine dell’episodio. Il ritmo è veloce, con ogni episodio di mezz’ora pieno di situazioni caotiche che tengono alta l’attenzione, ma il colpo di scena non sempre corrisponde alla preparazione.

Visivamente, la serie richiama inevitabilmente Fargo dei Fratelli Coen, soprattutto per il suo paesaggio innevato e per il focus su un mondo criminale maldestro. Tuttavia, mentre Fargo offre personaggi complessi e misteri avvincenti, The Sticky opta per un approccio molto più leggero. Questo lo rende più accessibile a un pubblico che cerca una storia crime divertente e veloce, ma non riesce a suscitare lo stesso tipo di fascino o intrigo che caratterizzano la serie dei Coen.

Il finale della prima stagione lascia diversi fili pendenti, suggerendo la possibilità di una seconda stagione, ma non è chiaro se il pubblico sarà davvero motivato a seguirla. Un cliffhanger notevole coinvolge la condizione misteriosa del marito comatoso di Ruth, Martin, con accenni a una storia più complicata riguardante il suo apparente legame con la malavita. Una scena a metà dei titoli di coda suggerisce anche che Bo, un personaggio apparentemente morto, potrebbe essere ancora vivo, complicando ulteriormente la trama.

The Sticky: valutazione e conclusione

The Sticky - il grande furto - Cinematographe.it

In generale, The Sticky offre alcuni momenti piacevoli ma manca della profondità e dell’originalità che lo renderebbero un punto di riferimento nel genere delle commedie di rapina. È una visione divertente per chi cerca qualcosa di leggero e facile, ma non lascia un’impressione duratura. La serie potrebbe trovare il suo pubblico tra coloro che desiderano un rapido e comico sfogo, ma rimarrà un’esperienza da vedere una sola volta per molti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9