The Swarm – Il quinto giorno: recensione della miniserie Rai

La recensione della miniserie eco-thriller tratta dal libro omonimo di Frank Schätzing, in onda su Rai 2 dal 10 gennaio 2024 e disponibile su RaiPlay.

I mari, gli oceani e l’acqua in generale sono sempre stati sin dall’alba dei tempi della civiltà delle fonti inesauribili dalle quali gli esseri umani hanno potuto attingere per la propria sopravvivenza. Ma cosa accadrebbe se un giorno da sostentamento diventassero una minaccia in grado di mettere in discussione l’esistenza stessa? Una o più possibili risposte a una simile catastrofe ce la prova a fornire, mostrandone gli effetti devastanti e il rapporto complesso e dannoso tra l’uomo e l’oceano, The Swarm – Il quinto giorno, la miniserie in otto episodi da 45 minuti circa cadauno in onda per quattro mercoledì a partire dal 10 gennaio 2024 nella prima serata di Rai 2 e disponibile integralmente su RaiPlay.      

The Swarm – Il quinto giorno è una miniserie eco-thriller che mescola realismo scientifico e scenari catastrofici

The Swarm trama trailer cast e personaggi - cinematographe.it

Al centro del racconto troviamo un gruppo di scienziati chiamati a indagare su inquietanti eventi che stanno sconvolgendo i mari e gli oceani: balene e orche che rovesciano imbarcazioni uccidendo i passeggeri, ghiaccio-metano che si riversa in superficie, meduse che invadono i canali veneziani, vermi d’una specie sconosciuta che colonizzano i fondali della Groenlandia arrivando a causare uno tsunami. Giorno dopo giorno la vita peggiora, ma nessuno è in grado di capire quali siano le cause fino a quando alcuni membri della task force individuano un collegamento tra gli eventi e provano a parlare con i capi dei governi. Il mare si sta ribellando così come le sue creature e tutto sembra avere un unico obiettivo: uccidere l’uomo, a sua volta responsabile dei mali del pianeta. The Swarm – Il quinto giorno porta sul piccolo schermo un affascinante eco-thriller che, attraverso un sottile equilibrio fra realismo scientifico e scenari catastrofici da “fantascienza”, trasforma la Terra in un gigantesco campo di battaglia dove si consuma la lotta dell’umanità contro uno sciame di intelligenza sconosciuta che vive proprio nelle profondità marine. Il risultato di un incontro/scontro che sembra mescolare Sfera e The Abyss a The Arrival.

The Swarm – Il quinto giorno con un budget di 40 milioni di euro è uno dei prodotti televisivi più costosi mai girati in Europa

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Per lo show presentato in anteprima mondiale nella sezione Berlinale Series del 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, tratto dal libro omonimo del 2004 di Frank Schätzing, il canale pubblico tedesco ZDF non ha davvero badato a spese, mettendo sul tavolo un budget di 40 milioni di euro al quale ha contribuito in piccola parte anche la Rai, realizzando così uno dei prodotti televisivi più costosi mai girati in Europa. Le ingenti risorse a disposizione hanno permesso al team di sceneggiatori formato da Steven Lally, Marissa Lestrade, Chris Lunt e Michael A. Walker di adattare e modellare per il formato seriale il complesso e vasto impianto narrativo della matrice letteraria, per poi affidare al trio di registi composto da Barbara Eder, Luke Watson e Philipp Stölzl il difficile compito di tradurlo in immagini e suoni. Missione, questa, che si può dire conclusa con successo visto il livello tecnico raggiunto, la qualità degli effetti speciali (cosa rara in una produzione europea) e soprattutto l’impatto visivo delle scene, in particolare di quelle subacquee che rappresentano il vero punto di forza dell’operazione. Il tutto impreziosito dallo straordinario lavoro sul sonoro, che rende la fruizione ancora più coinvolgente e spettacolare.

La confezione visiva e sonora è il punto di forza della serie, mentre la coralità del racconto e le sottotracce narrative quello debole

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La confezione è dunque l’ingrediente più pregiato di una ricetta che dal punto di vista visivo offre davvero tanto allo spettatore di turno, così come tante sono le emozioni che nascono dalle performance di molti degli attori coinvolti all’interno di un’opera dal DNA corale, nella quale spiccano le interpretazioni di Cécile De France nei panni di una biologa molecolare di nome Cécile Roche e di Leonie Benesch in quelli di Charlie Wagner, una giovane dottoranda dal passato oscuro ma dal talento brillante. La coralità della storia che si traduce in un eccessivo numero di protagonisti e comprimari è anche un punto debole, poiché non permette a nessun personaggio di distinguersi in modo particolare. Il ché non permette alle tante figure coinvolte di essere sviluppate e approfondite a dovere, lasciando in molti casi le one-lines incomplete. Ci sono poi le sottotracce sentimentali che riguardano alcuni dei personaggi che a conti fatti appaiono accessorie e non particolarmente rilevanti nell’economia della linea orizzontale del racconto. Crepe, queste, che minano la narrazione nel suo complesso, ma non le impediscono di innescare un crescendo di tensione che deflagra negli ultimi episodi, ma non prima di avere toccato picchi emotivi molto forti come nel caso delle scene dello tsunami che riportano la mente a catastrofi naturali tristemente noti e realmente accaduti.

The Swarm – Il quinto giorno: valutazione e conclusione

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La miniserie tratta dal romanzo omonimo dello scrittore tedesco Frank Schätzing si presenta come un interessante eco-thriller in equilibrio fra realismo scientifico e scenari catastrofici da “fantascienza”. La confezione visiva e sonora, ben supportata da efficaci effetti visivi, è insieme alle spettacolari scene subacquee il punto di forza dell’opera. L’eccessiva coralità non permette uno sviluppo ideale e un approfondimento dei numerosi personaggi coinvolti. Le sottotracce sentimentali che chiamano in causa alcuni di loro sono a conti fatti accessorie, ma non impediscono al racconto di alzare la tensione in vista dell’epilogo e di offrire allo spettatore dei momenti emotivamente molto forti come quelli del prima, durante e dopo tsunami. Da segnalare le performance di Cécile De France e Leonie Benesch che spiccano in un cast internazionale davvero ben assortito.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4.5
Emozione - 3.5

3.8

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