The White Lotus: recensione della serie rivelazione HBO in onda su Sky

La serie rivelazione di quest’estate è ambientata in un lussuoso resort alle Hawaii, ma la vacanza per i protagonisti sarà tutt’altro che rilassante.

Un prodotto insolito e affascinante a partire dalla conturbante sigla iniziale che porta il pubblico dritto nelle atmosfere rilassanti di un paradiso hawaiano tinto però da un pizzico di mistero e da drammi surreali. The White Lotus, acclamata serie HBO in sei episodi, creata, scritta e diretta da Mike White (Enlightened), già rinnovata per una seconda stagione, arriva su Sky e in streaming su NOW da lunedì 30 agosto alle 21.15 (doppio episodio a settimana). Nel cast Murray Bartlett, Connie Britton, Jennifer Coolidge, Alexandra Daddario, Jake Lacy, Sydney Sweeney e Steve Zahn.

The White Lotus, cinematographe.it

The White Lotus – Il paradiso non è una vacanza

The White Lotus è un lussuoso resort situato in un vero e proprio paradiso terrestre (la serie è stata girata sull’isola di Maui, nell’arcipelago hawaiano) una struttura gestita da Armond, manager cordiale e sempre su di giri che accoglie i nuovi ospiti con un grande sorriso stampato in faccia ma che sussurra ai suoi collaboratori: “Sorridete e salutate come se ve ne importasse”. Un incipit che sottolinea da subito la piega che prenderà la serie che vedrà lo staff della struttura e i ricchi e viziati ospiti interfacciarsi con malcelata cortesia e atteggiamenti passivo aggressivi. C’è la coppia di novelli sposi Shane e Rachel, lui viziato e arrogante figlio di un imprenditore immobiliare, lei una giornalista freelance insicura che presto scopre di non conoscere per niente il marito; la famiglia disfunzionale capitanata dalla top manager Nicole Mossbacher che comanda a bacchetta i figli Olivia e Quinn, che non la sopportano, e il marito Mark. Con loro in vacanza anche Paula, migliore amica di Olivia, inseparabili ma nel profondo rivali; infine Tanya McQuoid una bizzarra donna in lutto per la recente morte della madre, chiaramente intontita da alcol e psicofarmaci e bisognosa di attenzioni. La loro vacanza non sarà di certo come da copione, alle prese con i loro problemi personali, con incidenti di percorso, capricci da ricchi e da un tragico evento.

The White Lotus, cinematographe.it

The White Lotus – Personaggi sull’orlo di una crisi di nervi fra satira sociale e dramma

The White Lotus con i suoi personaggi bislacchi, le situazioni al limite del surreale tiene incollati allo schermo alla costante attesa dell’evento scioccante annunciato all’inizio del primo episodio che farà esplodere gli equilibri già precari dei protagonisti. Ed è divertente e accattivante il modo in cui Mike White, attraverso una scrittura caustica e brillante, attira l’attenzione verso i suoi personaggi antipatici, a tratti ripugnanti, ipocriti e falsamente anticonformisti. C’è anche spazio per esempi positivi come Belinda, la direttrice del centro massaggi del resort, che sogna per sé stessa un futuro migliore, o come Rachel che si rifiuta di essere una semplice “moglie trofeo” e vorrebbe affermarsi nel suo lavoro.

The White Lotus, cinematographe.it

Una satira graffiante che smaschera con ironia l’ipocrisia che serpeggia non solo tra i ricchi e privilegiati bianchi protagonisti della serie ma in gran parte della società moderna che si preoccupa di diritti civili, emergenze sociali, razzismo e discriminazioni sessuali palesemente per moda. Come Olivia e Paula che leggono in piscina con aria di superiorità Nietzsche e Freud, criticando con cinismo chiunque, pensando ai problemi delle minoranze mentre si sballano di ketamina e psicofarmaci vari e bullizzano Quinn, così alienate e lontane dalla realtà che solo così riescono a provare un brivido di divertimento. O come Nicole Mossbacher che dall’alto della sua posizione di donna in carriera tutta d’un pezzo, moglie e madre all’apparenza perfetta, sensibile e attenta alla sua famiglia, non si accorge, o non le interessa farlo, del vuoto nel quale sprofondano i suoi figli e del marito insoddisfatto e imbarazzante.

Un’atmosfera grottesca avvolge continuamente le vicende dei protagonisti, dallo staff agli ospiti, in un’escalation tragicomica di drammi e crisi di nervi esilaranti che rendono quella che doveva essere una vacanza rilassante un coacervo generale di psicosi. La morale finale, pungente e coerente fino in fondo con il percorso fatto dai protagonisti, di certo non piacerà a tutti, ma poco importa per un prodotto così ben scritto e diretto.

The White Lotus, cinematographe.it

La ciliegina sulla torta di questa serie rivelazione dell’estate è un cast in stato di grazia, tra attori e attrici noti e meno noti, come Jennifer Coolidge, (La rivincita delle bionde, American Pie) perfetta nel ruolo di Tanya, ossessionata dalla morte della madre, sempre sopra le righe, annebbiata da tanti pensieri; o Murray Bartlett, il manager Armond, che passa con grande naturalezza dalla positività e dall’equilibrio iniziale allo squilibrio totale; o come Alexandra Daddario nei panni di Rachel, misurata e intensa.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4

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