The Witcher – Blood Origin: recensione della serie TV Netflix

The Witcher - Blood Origin richiedeva una storia migliore!

Una missione di redenzione, un regolamento di conti, una grave perdita in termini di uomini. The Witcher: Blood Originil prequel della serie madre The Witcher articolato in quattro puntate – è disponibile per la visione su Netflix dal 25 dicembre 2022. Un nuovo prodotto seriale che ci immerge soprattutto nel mondo degli elfi, dei Primogeniti, per raccontarci una storia dimenticata, “di quelle da usare al momento giusto“, ambientata oltre mille anni prima dell’universo magico e delle vicende raccontate nella saga The Witcher. The Witcher: Blood Origin ci parla delle sanguinose origini del mondo di The Witcher, che prendono avvio nei lontani mari del nord. Al centro degli avvenimenti ci sono la creazione del primo prototipo di un witcher e le vicende che coinvolgono sette reietti del mondo degli elfi che si uniscono in una ricerca cruenta contro un potere inarrestabile, fino a mostrarci l’evento cruciale della “Congiunzione delle sfere”: quando gli universi di uomini, mostri ed elfi si fondono insieme.

The Witcher – Blood Origin: sette guerrieri emarginati e una missione sanguinaria per salvare il mondo dalla distruzione

La miniserie creata da Declan de Barra e da Lauren Schmidt ci fa trascorre il tempo finito dei suoi quattro episodi per lo più nel mondo degli elfi alle prese con un intrigo politico debole e poco elettrizzante. Scivoliamo direttamente nella storia autoconclusiva di un continente in cui elfi, nani e altri popoli spesso in guerra sperimentano un difficile rapporto di “vicinato”, finché l’arrivo di una feroce dittatura per governarli tutti li rende ancora meno rilassati. Infatti, l’umanità e tutto il mondo rischiano la distruzione: con i mortali consegnati alle oscure trame di chi sfrutta i varchi tra i mondi per alimentare un impero incontenibile. La lotta fino all’ultima goccia di sangue tra la principessa Merwyn (Mirren Mack) e il capo druido Balor (Lenny Henry): uno scontro che potrebbe superare i limiti di una semplice guerra per il potere e trascinare tutto in una mostruosa distruzione. Intanto sette guerrieri emarginati provano a fermare Merwyn e Balor. L’apertura di nuovi portali fra i mondi estranei e la presenza inquietante di un saggio assetato di potere, che ha in mano un mostro solidissimo e indistruttibile, metteranno in crisi i sette protagonisti consci ormai del fatto che dovranno escogitare un piano per risolvere la situazione e per sopravvivere. Bestia sconfiggerà bestia: si ritroveranno a creare un nuovo mostro per sconfiggerne un altro, la loro impresa vedrà infatti la creazione del primo prototipo di witcher, quello che ormai conosciamo….

Un’altra serie mediocre che richiedeva una storia migliore

The Witcher - Blood Origin recensione cinematographe.it

Non avendo la sua base letteraria, i creatori hanno scritto una trama totalmente originale (ma insoddisfacente) per questo prequel che snocciola in una manciata di episodi un setting narrativo molto complesso, perché The Witcher: Blood Origin non ha certo le caratteristiche del fuoco vivo. Con la figura del catantastorie passa tanto tempo a raccontare, più che a mostrare i suoi personaggi in azione. Inoltre, manca quella suspense eccitante – l’ingrediente della serie madre che ci aveva travolto -, unitamente alla capacità di donare giusta profondità introspettiva ai suoi personaggi. Non aiuta poi il fatto che, per dover arrivare in fondo al racconto e vedere collassare i mondi, la miniserie si sostenga su dialoghi e soluzioni estetiche elementari, scene di azione non memorabili, espedienti narrativi divertenti (ma in potenza), alcuni dei quali peraltro non reggono mai davanti all’occhio più esperto. Ci risulta impossibile tralasciare il discorso su un budget probabilmente speso quasi interamente per realizzare i costumi dell’Imperatrice, e decidiamo di tacere sul finale e sugli effetti di Blood Orgin su The Witcher ma senza reticenze diciamo la cosa di cui siamo certi: abbiamo guardato un’altra serie mediocre. Il racconto delle origini di The Witcher richiedeva una storia migliore.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.4

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