Tiger & Bunny 2: recensione della seconda stagione della serie Anime
Tiger & Bunny vla essere una buona seconda stagione, capace di accontentare i fan!
Su Netflix dall’8 aprile 2022, la stagione 2 di Tiger & Bunny, la serie TV anime composta da 13 episodi, prodotta dalla leggendaria Sunrise, divenuta poi Bandai Namco Filmworks, Inc., che riporta il pubblico a partecipare alle avventure dei suoi affascinanti e bizzarri supereroi. I Next sono nuovamente in campo per sconfiggere i cattivi e per salvare il mondo!
Una riproposizione degli stessi elementi, ma rinnovati
La serie, ambientata nella fittizia città stato di Stern Bild City, racconta ancora della coppia formata dal supereroe veterano al termine della carriera Kotetsu T.Kaburagi, nome in codice Wild Tiger, e Barnaby Brooks Jr, Bunny, stella emergente di questo mondo; i due così diversi, dopo una prima stagione in cui si sono scontrati, mal sopportati, apprezzati, sono ancora qui, l’uno di fronte all’altro per portare a termine la loro missione, riuscendo a salvare la città e scoprire un mistero nascosto. Fin dagli episodi del primo capitolo, la serie ha raccontato uomini e donne speciali, dotati di enormi poteri, di proprietà di alcune aziende che provvedono a loro in tutto per tutto, che vengono usati per promuovere prodotti, eventi e difendere la città dalla criminalità. Per fare tutto ciò essi prendono parte a un campionato organizzato da Hero TV, un canale televisivo che trasmette in diretta le azioni dei super della città, ricevendo un punteggio ogni qual volta portano a termine una “sfida”. Di episodio in episodio ciascuno di loro si mostrerà narrando piccole e grandi storie mentre si porta avanti anche una storia orizzontale avvincente e ricca di colpi di scena.
La seconda stagione, ripartendo da dove la prima si era conclusa, lavora sempre sugli stessi elementi della precedente e riesce a rinnovarsi, aggiungendo nuovi eroi che portano a racconti differenti, e nuove storie che aprono porte ancora non varcate. Nemici ancora più spietati, misteri da far emergere, fragilità nascoste da portare a galla, sono questi alcuni punti attorno a cui ruotano queste puntate che mirano a colpire tanto quanto quelle precedenti.
Tiger & Bunny: un racconto fatto di scontri, amicizia e famiglia
La serie continua a lavorare sul rapporto tra i personaggi, supereroi che lo spettatore ha imparato a conoscere lungo le stagioni. Sono fortissimi, coraggiosi, eppure pieni di limiti, paure, traumi, si scopre ciascuno di loro bambino e bambina abbandonati dai genitori, solitari nel loro essere speciali perché essere Next non è semplice e spesso si è considerati diversi. A ciascuno di loro è stato insegnato a vincere, assieme agli altri ma anche, a volte, a vincere addirittura a discapito del compagno con cui si divide il campo di battaglia. La guerra, gli scontri con il nemico, sono parte fondamentale delle puntate, ma vi è spazio per la rappresentazione del gruppo inteso come famiglia, stretti da legami che uniscono la squadra. In questa stagione i personaggi non sono più singoli ma parte di una coppia – perfino i cattivi -, scelti in base alle inclinazioni, ai poteri, al ruolo che ricoprono: se nella prima il campionato vede dei singoli gareggiare per il primato, tranne Tiger e Bunny, qui, grazie all’introduzione del “Buddy System” di Hero TV, ogni eroe e ogni eroina compone un duo che ha caratteristiche precise.
Kotetsu e Barnaby si sono capiti e quindi, nonostante continueranno a battibeccare, a scontrarsi come due bambini, due fratelli, due compagni, hanno finalmente raggiunto una sorta di equilibrio, dimostrando di avere un rapporto paritetico, di essere capaci di dialogare anche solo con gli sguardi, quando si è in sintonia non c’è bisogno di parole. Questo aiuterà i due a crescere ancora, maturare, lavorare ciascuno sulla propria personalità, li renderà ancora più consapevoli e consci del fatto che bisogna avvicinarsi all’altro per “vincere”.
La seconda stagione di Tiger & Bunny riporta lo spettatore in un mondo che già ben conosce, raccontando le avventure di un gruppo di eroi speciali ma anche molto umani.