Una Serie di Sfortunati Eventi – Stagione 2: recensione dei primi episodi
Dal 30 marzo su Netflix tornano i fratelli Baudelaire e il perfido Conte Olaf con la seconda stagione di Una Serie di Sfortunati Eventi. Impossibile "Non Guardare...".
Dopo più di un anno di attesa torna una delle serie di punta della piattaforma Netflix, stiamo parlando di Una Serie di Sfortunati Eventi, prodotto di intrattenimento tratto dalla serie di romanzi firmati da Lemony Snicket pseudonimo di Daniel Handler.
Una Serie di Sfortunati Eventi: la serie torna su Netflix
Violet, Klaus e Sunny Baudelaire sono tre fratelli molto diversi fra loro: Violet è una ragazza intraprendente capace di geniali invenzioni; Klaus è il genio dei tre, amante dei libri e vero pozzo di sapienza; Sunny, la più piccolina, dotata di denti affilatissimi e un linguaggio tutto particolare. I tre vengono a sapere dal Sig. Poe di essere rimasti orfani a causa di un terribile incendio, lo stesso Poe sarà poi costretto a trovare una sistemazione per i piccoli protagonisti. Sistemazione che arriva sotto le sembianze (poco rassicuranti) del Conte Olaf, perfido individuo il cui scopo è quello di mettere le mani sulla enorme fortuna degli orfani.
Nella stagione precedente abbiamo lascia i Baudelaire con un misterioso rompicapo riguardante proprio gli amati genitori, che si sono rivelati essere più di normali studiosi. Seguendo delle tracce ben precise i ragazzini hanno ricostruito un passato di cui ignoravano l’esistenza e conosciuto vecchi amici dei defunti parenti che pur di proteggerli dal perfido Olaf ci hanno rimesso la vita. Ora dopo essere scappati dalla sinistra segheria i piccoli Baudelaire si ritrovano in un luogo ancor meno felice “L’Atroce Accademia“.
La seconda stagione non delude, confermando di essere un’ottimo prodotto di intrattenimento
Un inizio di stagione che conferma il fascino della trasposizione di questi incredibili romanzi, Una serie di Sfortunati Eventi torna più in forma che mai con un cast collaudato e una storia che diventa sempre più affascinante, ricca di personaggi grotteschi e luoghi impossibili meravigliosamente descritti dalle immagini e da una regia ancora più ferma e sicura.
La storia prosegue tra nuovi personaggi, alcuni dei quali rimarranno indimenticabili tra cui la fastidiosissima Carmelita Ghette – interpretata da Kitana Turnbull – ragazzina petulante che “saltella” su tacchi da tip tap per tutto il tempo; il Preside Nero, a capo della Prufrock Prepaatory School, che ha il volto di Roger Bart, uomo orribile che manda i Baudelaire a vivere in una baracca e assume Sunny come segretaria personale, si definisce un grande violinista e costringe gli studenti ad ascoltare i suoi pessimi assoli. Tra tanti nemici anche questa volta i Baudelaire troveranno qualche volto sorridente come i due studenti Duncan e Isadora, anche loro rimasti orfani a causa di un misterioso incendio e la bibliotecaria interpretata dall’attrice Sara Rue.
Una Serie di Sfortunati Eventi: Neil Patrick Harris continua ad essere il vero mattatore della serie
Ma se i nuovi personaggi danno un tocco di novità nulla possiamo dire del cast che torna anche nella season 2. Si parte, ovviamente, dai piccoli protagonisti: Malina Weissman che ha il ruolo di Violet, sempre precisa e convincente ritorna nel suo personaggio in maniera del tutto naturale; allo stesso modo il personaggio di Klaus viene interpretato in maniera perfetta dal giovane Louis Hynes, un cast che sembra aver trovato la giusta chiave di volta e che ha il suo massimo esponente nel sempre più incredibile Neil Patrick Harris che da il volto (o i volti) al Conte Olaf, istrionico e trasformista Harris è la vera punta di diamante di questa seconda stagione.
Una Serie di Sfortunati Eventi torna più in forma che mai, immergendoci nel mondo di Lemony Snicket con una messa in opera anche superiore alla prima stagione così, anche per quest’anno, gli avvertimenti dell’autore (sempre fantasticamente interpretato da Patrick Warburton) e dell’opening che ci consigliano di “Non Guardare” rimangono inascoltati perché sembra impossibile non perdersi nelle atmosfere cupamente divertenti della serie ideata da Mark Hudis.