Uonderbois: recensione della serie TV Disney+ con Serena Rossi

Uonderbois è una serie gioiello disponibile su Disney+, una vera e propria chicca!

Uonderbois è la nuova serie italiana che debutta su Disney+, un prodotto unico che combina il fascino della cultura partenopea con un’avventura ricca di magia e sentimenti. Ideata da Barbara Petronio, già nota per capolavori come Romanzo Criminale e Suburra, la serie porta sullo schermo una storia che si snoda tra leggende napoletane e dinamiche familiari, mescolando il folklore tradizionale con una narrazione moderna e accattivante. Ambientata nei vasci di Napoli, racconta la vicenda di cinque bambini che vedono le loro case minacciate da una crudele proprietaria, detta “La Vecchia”. Quando la statuetta di Maradona, simbolo di speranza e riscatto, viene rubata, i ragazzi intraprendono una straordinaria avventura nei misteriosi cunicoli sotterranei della città per salvare il loro mondo.

Punti di forza e guizzi geniali per una serie “gioiello”

Il punto di forza di Uonderbois risiede nella sua capacità di fondere una narrazione profondamente radicata nella realtà sociale con elementi magici e surreali. Napoli, con i suoi vicoli e le sue leggende, diventa il sesto protagonista della storia. Le location autentiche e la cura nei dettagli contribuiscono a rendere ogni scena vibrante e coinvolgente, riflettendo la dualità di una città che è tanto reale quanto mitica. La regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano riesce a catturare la complessità di Napoli: le sue bellezze mozzafiato, ma anche le sue contraddizioni, fatte di povertà e resilienza. Questa attenzione alla realtà locale rende la serie un tributo non solo alla città, ma anche alle storie che ne animano la cultura.

Il cast di Uonderbois è un mix vincente di talenti emergenti e attori affermati. Serena Rossi, in un ruolo inedito e trasformativo, interpreta La Vecchia, portando sullo schermo una performance inquietante ma affascinante. Massimiliano Caiazzo, noto per il suo ruolo in Mare Fuori, dà profondità emotiva al suo personaggio, mentre Francesco Di Leva arricchisce il cast con una presenza magnetica. Tuttavia, la vera sorpresa sono i giovani protagonisti, i cinque ragazzi che incarnano amicizia, coraggio e speranza. La loro chimica sullo schermo è autentica e trascinante, capace di coinvolgere un pubblico sia giovane che adulto. La colonna sonora, affidata a Geolier, aggiunge un tocco contemporaneo che ben si integra con la narrazione, rendendo l’esperienza visiva e sonora ancora più immersiva.

Gli effetti speciali, pur non essendo rivoluzionari, svolgono un ruolo chiave nel portare in vita gli elementi magici della trama. Dalle scene nei cunicoli sotterranei alle sequenze che richiamano il folklore napoletano, la CGI è utilizzata in modo intelligente per enfatizzare l’aspetto fantastico senza mai sovrastare la narrazione. Inoltre, la serie affronta temi universali come l’importanza dell’amicizia, il valore della comunità e il coraggio di lottare per ciò che conta. Questi messaggi, veicolati con una narrazione accessibile ma mai banale, fanno di Uonderbois un prodotto capace di parlare a un pubblico trasversale.

Uonderbois: valutazione e conclusione

Uonderbois - Cinematographe.it

In conclusione, Uonderbois è molto più di una semplice serie per ragazzi: è un viaggio emozionante che invita a riscoprire il valore delle radici e il potere della fantasia. Grazie a una sceneggiatura curata, un cast eccellente e una regia capace di catturare l’anima di Napoli, la serie si presenta come una piccola gemma nel panorama della serialità italiana.

Perfetta per chi ama l’avventura, ma anche per chi cerca storie che sappiano emozionare e far riflettere, Uonderbois è un invito a credere che, tra le pieghe della realtà, ci sia sempre spazio per la magia. Che siate napoletani o meno, questa serie vi regalerà momenti di pura meraviglia e un’occasione per tornare bambini, almeno per un po’. Un prodotto che, con il suo cuore pulsante, dimostra che il cinema italiano ha ancora tanto da raccontare.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.9