Upload: recensione della serie TV Amazon Prime Video
Upload è molte cose insieme: è una serie comica, amara, spietata, è una comedy sì ma è anche un thriller.
Cosa c’è dopo la morte? L’inferno? Il paradiso? Il nulla? No, c’è qualcosa di diverso, una realtà virtuale da sogno in cui il defunto ha la possibilità di rimanere in contatto con i propri cari rimasti in vita. Siamo nel 2033, un futuro neanche poi tanto lontano in cui la tecnologia fa parte di tutto, di noi, del nostro corpo, della nostra vita addirittura della morte, anzi del dopo la morte. Prima di esalare l’ultimo respiro, il o la morente deve decidere di diventare un/una upload in una realtà virtuale e tornare in qualche modo, fra molte virgolette, a vivere. Questo racconta Upload, la sci-fi comedy, creata da Greg Daniel (The Office), Robbie Amell ed Andy Alloa per Amazon Prime Video, che ha debuttato il 1° maggio 2020 sulla piattaforma con la prima stagione, composta da 10 episodi.
Upload – Cosa c’è dopo la morte?
Accade questo al bel Nathan (Robbie Amell), un programmatore di Los Angeles che dopo un assurdo incidente d’auto viene fatto caricare dalla propria ragazza, Ingrid – che finanzia la vita attraverso i liquidi del padre-, nella vita ultraterrena lussuosissima, chiamata Lakeview in cui i “caricati” attendono sotto forma di avatar, preservando la propria esistenza. Lì, in quel paradiso assurdo, incontra e conosce Nora (Andy Allo), un’addetta al servizio clienti che lo traghetterà nella nuova dimensione, aiutandolo ad accettare la sua “natura”. La donna è il suo “angelo” e con lei Nathan creerà un rapporto speciale e pericoloso – angeli e defunti non possono avere nessun tipo di relazione – che andrà al di là delle distanze, delle differenze, della vita e della morte.
Al centro c’è un tema molto trattato, l’aldilà, in questo caso rivisto e rimodernato come capita anche in The Good Place (il cui creatore, Michael Schur, ha lavorato proprio con Daniels nell’ideare Parks and recreation), che ha realizzato un prodotto che è un mix di ironia e riflessione. Upload è molte cose insieme: è una serie comica, amara, spietata, è una comedy sì ma è anche un thriller – Chi ha fatto sparire i ricordi dalla memoria di Nathan? perché è morto? C’è qualcuno dietro la fine della sua esistenza? -, è una denuncia nei confronti della società – la questione economica anche dopo la morte è fondamentale, chi ha più possibilità può ambire ad una “vita” da ricchi, mentre chi ne ha meno è costretto ad una vita triste e grigia. Paradossalmente non c’è giustizia neppure dopo la morte.
La serie mette in scena la tecnologia di cui noi spesso abusiamo diventando così una satira su quanto l’essere umano diventi schiavo di computer e affini. Al centro di ogni cosa ci sono i big data e tutto viene esasperato, ingigantito e portato a livello massimo: l’eternità. Nathan viene seguito, perseguito, aiutato, sostenuto e messo sotto torchio dal mondo dorato in cui è imprigionato.
Upload: un racconto d’amore
Upload è anche il racconto di un amore, di un sentimento che va oltre, al di là di qualunque ragione e senso. Nora lo dice subito a Nathan, lui non dovrebbe sapere il suo nome, per lui lei deve essere solo una voce ed un corpo, nulla di più. Dunque nel momento in cui per Nathan lei ha un nome, il mondo si ribalta. L’addetta del servizio clienti non è solo una traghettatrice, la voce da chiamare quando l’upload ha un problema, è qualcosa di più, un’amica, un’ancora, un amore. Questo appare ancora più evidente nel momento in cui si mettono a paragone le due donne di Nathan: da una parte c’è Ingrid, dall’altra c’è Nora, l’una superficiale e biondissima, l’altra invece presente, unica, vitale. Tanto più Nathan inizia a conoscere Lake View tanto più si lega al suo angelo, tanto più diventa abitante di un universo altro, parallelo e stravagante, tanto più si allontana da Ingrid e da quel sé così distante da ciò che ora è. Nathan, quasi subito, decide che con Ingrid non può andare avanti, nella sua testa, nel suo corpo, nei suoi ricordi ormai c’è solo Nora che non è come lui ma che lo capisce al primo sguardo. Nonostante lei sia tutta corpo che sente, che vive, che cammina e che respira, lui non può far altro che desiderarla, sentirla e si mette in scena il classico triangolo. La storia di Nathan e Nora ricorda, a tratti, con le dovute differenze, il rapporto struggente e doloroso di Her di Spike Jonze: in entrambi i casi i due uomini si innamorano di due voci di donne – l’una è un’intelligenza artificiale, l’altra un essere umano – con cui sarà difficile che Theodore e Nathan abbiano un rapporto.
Upload: un mondo iper – tecnologico
Upload racconta un mondo iper – tecnologico, fatto di autoveicoli che vanno avanti da sole, stampanti di cibo, cerotti con microcamera da usare prima di un rapporto sessuale per confermare di essere consenzienti, tute con dita sensoriali per agevolare i rapporti sessuali tra vivi e defunti. Daniels costruisce un mondo affascinante, un castello dei destini incrociati in cui le scale portano ad altre scale, a porte che conducono ad altre porte. Upload, proprio come in Black Mirror ma non con la stessa forza, è capace di portare su piccolo schermo situazioni impensabili e riflessioni profonde attraverso il filtro di comedy a tratti demenziale. Come in Black Mirror anche nel 2033 di Upload le persone sono giudicabili come prodotti per mezzo di stelline che esprimono il gradimento – dal lavoro al rapporto sessuale.
Upload: dalla seconda metà della stagione il racconto perde d’efficacia
Nathan è un uomo nuovo grazie a questo mondo e grazie a Nora che dal canto suo si dimostra una donna forte, coraggiosa, che non ha paura di ciò che prova e di ciò che pensa. Va contro le regole e non ne ha paura perché per lei è più importante scoprire la verità.
La storia proprio in virtù di questo rapporto si complica e nella seconda parte ciò che sembrava essere una narrazione interessante e vitale perde di nerbo e si accartoccia su se stessa. La verve dei primi episodi e l’ironia propria della serie si stempera e si ha la sensazione di perdersi nelle varie storyline.
Upload: la serie risulta interessante soprattutto per i temi trattati (in una comedy)
Upload è una serie che coinvolge lo spettatore, ma poi improvvisamente si perde un po’ e viene lasciata andare nel finale che si conclude in maniera veloce; presumibilmente il cliffhangher è pensato in vista di una seconda stagione. La serie nella sua grottesca inquietante fotografia di un futuro prossimo fa riflettere su molte questioni; ed è proprio questo a colpire, il contenuto e le tematiche anche se nel suo totale perde di efficacia. La questione morale applicata alla tecnologia, la tecnologia in relazione all’umano, la vita e la morte, l’economia in rapporto all’etica sono temi che toccano ogni epoca, ogni esistenza e ogni individuo; questo diventa interessante perché è una commedia a trattarlo.