WandaVision: recensione della serie TV Disney+

I primi tre episodi di WandaVision stupiscono per originalità e una buona dose di mistero. La nostra recensione in anteprima.

WandaVision è la prima serie TV originale Marvel a debuttare su Disney+. Si tratta di un progetto decisamente importante in quanto apripista dell’attesa Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel. Come ben sappiamo, l’UCM è fondamentalmente bloccato ad Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home – quest’ultimo è il più recente film uscito in sala prima dello stop dovuto all’attuale situazione pandemica. In effetti, secondo i piani originali, sarebbe stato proprio il film dedicato a Vedova Nera, Black Widow, a dar vita alla nuova fase se i continui posticipi non avessero reso necessario un deciso cambio di rotta. WandaVision si inserisce quindi in una rete ben studiata che vede per la prima volta, nel Marvel Cinematic Universe, un legame imprescindibile tra serie tv e film. La serie con protagonisti Scarlett Witch e Vision, infatti, sarà ben presto affiancata dalle “sorelle” The Falcon and Winter Soldier, Loki, What…if?, Ms. Marvel e Hawkeye, in arrivo quest’anno sulla piattaforma Disney+.

Scarlet Witch e Vision in un’idilliaca cittadina anni ’50 nella serie tv WandaVision

WandaVision

Concluso questo preambolo informativo, volgiamo lo sguardo al soggetto di questa discussione. Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi della serie tv che vede recitare nuovamente assieme Paul Bettany e Elizabeth Olsen. WandaVision debutta su Disney+ a partire dal 15 gennaio 2021 con 9 episodi che sono rilasciati a singola cadenza settimanale, ad eccezione del primi due episodi pubblicati nel giorno d’apertura. Coerentemente alle prime reazioni espresse dalla stampa statunitense, anche noi ci troviamo in uno stato di entusiasmo misto a forte curiosità a conclusione di questa prima visione in anteprima. Dover analizzare questa prima parte di stagione risulta di lieve complessità dovendo omettere informazioni importanti sulla trama, per cui restiamo in superficie raccontando solamente il contesto di partenza. In linea temporale ci troviamo dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Catapultati in uno show comico anni ’50 in bianco e nero ed nel classico formato 4:3, Wanda Maximoff e Visione sono “una coppia insolita” appena trasferitasi nella ridente cittadina di WestView. La vita dei due scorre per lo più tranquilla nella nuova comunità che li accoglie non senza qualche pregiudizio. Wanda deve nascondere i suoi poteri telecinetici mentre Visione deve occultare in pubblico le sue vere sembianze. Tutto sembra scorrere liscio fino a quando parole e piccoli e apparentemente insignificanti eventi portano i due protagonisti a credere che l’idilliaco luogo non sia esattamente come sembri.

Tra passato e futuro: i primi episodi convincono nella loro eccentricità narrativa

WandaVision

La sensazione che si ha ad una prima visione terminata è proprio questa: assieme a Wanda e Vision ci si trova in uno stato di spaesamento e dubbio palpabili. Pian piano cominciano a venire alla luce pezzi di un puzzle che risulta esser molto più complesso di quanto appaia in apparenza. WandaVision è un prodotto attualmente unico nel suo universo, si tratta di qualcosa di inedito e che potrebbe di fatto entrare nelle immediate grazie non solo nei fan veterani dell’UCM, ma anche in quelle dei meno appassionati. L’espediente televisivo della sit-com anni ’50 (solamente nei primi episodi, poi evolve) colpisce e convince quasi immediatamente. Gli elementi del genere ci sono tutti: dialoghi zuccherini e situazioni dolci e buffe inframezzate dalle tipiche risate di sottofondo, scenografia e costumi perfettamente in linea col contesto e due protagonisti la cui chimica è impeccabile. Paul Bettany ed Elizabeth Olsen sono infatti incredibili assieme e finalmente dimostrano una carica recitativa che, probabilmente, era rimasta solamente sulla punta visibile dell’iceberg nelle loro apparizioni precedenti. Avendo uno show tutto loro hanno la possibilità, e lo fanno convincendo appieno, di dimostrare carattere e bravura.

WandaVision

I due attori principali, d’altra parte, sono affiancati da personaggi secondari che aggiungono curiosità e mistero a WandaVision. Non si possono infatti non nominare l’eccentrica Kathryn Hahn nel ruolo della vicina di casa Agnes, e l’enigmatica  Teyonah Parris nel ruolo di Monica Rambeau (è la figlia di Maria Rambeau, migliore amica di Carol Danvers aka Captain Marvel).

Grandi premesse per una serie tv che intende stupire

WandaVision si presenta al pubblico come progetto dal grandissimo potenziale narrativo e tecnico. Le premesse per una gran serie tv in grado di affermarsi nel suo universo ci sono tutte. Si percepisce rischio e un coraggio smisurato nel voler presentare un prodotto televisivo così differente e dal sapore fortemente vintage. Un omaggio al passato – in un connubio che ricorda differentemente Sabrina vita da strega e The Twilight Zone –  che, però, si spinge, senza nasconderlo, verso una nuova ed inedita autenticità. Se il livello è quello visto nei primi tre episodi, allora possiamo aspettarci davvero grandi cose ed applaudire a piene mani lo sviluppatore della serie tv Jac Schaeffer.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4