Wanderlust: recensione della serie tv Netflix con Toni Collette
Arriva su Netflix una miniserie prodotta dal servizio streaming assieme a BBC. Ecco la nostra recensione degli episodi che vedono protagonista Toni Collette.
È disponibile su Netflix a partire dal 19 ottobre la prima stagione di Wanderlust, serie TV del 2018 che consta di sei episodi. La serie TV è di marchio britannico, ed è diretta da Luke Snellin e Lucy Tcherniak, su una sceneggiatura di Nick Payne (che aveva già scritto L’altra metà della storia di Ritesh Batra). Si tratta di una co-produzione tra BBC e Netflix: la BBC ha trasmesso il primo episodio in 4 settembre scorso in Gran Bretagna, per poi trasmettere il resto della stagione settimanalmente, mentre proprio a Netflix è affidata la distribuzione sui PC di tutto il mondo (subito disponibile per il binge watching, nella più classica delle tradizioni Netflix).
La storia di Wanderlust
In Wanderlust Joy e Alan, che sono rispettivamente una terapista di coppia e un insegnante di inglese, si trovano inaspettatamente ad affrontare una crisi coniugale: Joy ha avuto un incidente in bici, ha sofferto una brutta caduta e ha usufruito dell’ausilio delle stampelle per un periodo piuttosto lungo. La lunga degenza costringe i due coniugi a un periodo di astinenza dal sesso, il quale fa sì che la coppia si renda conto di non provare più alcuna attrazione l’uno per l’altra. Il primo tentativo di fare l’amore dopo mesi fallisce miseramente. L’attrazione ormai spenta per il partner sembra però tornare nei confronti di terzi: Alan finisce a letto con una collega, Claire, mentre Joy ha un incontro adulterino nel salotto di casa con Marvin, che frequenta con lei il corso di idroterapia. Alla fine del primo episodio, Joy, da brava terapista, propone ad Alan un escamotage per ravvivare il loro rapporto a letto: avere, ognuno con il consenso dell’altro, rapporti extraconiugali. A questo sfondo si aggiungono i problemi sentimentali – e sessuali – dei tre figli, nonché ulteriori complicazioni nei rapporti dovuti proprio al sesso e a relazioni varie.
Il nome di punta di Wanderlust è Toni Collette
La punta di diamante della serie è sicuramente Toni Collette, a cui è affidato il classico ruolo della terapista di coppia che aiuta tutti e però non è in grado di mandare avanti la propria relazione. Steven Mackintosh interpreta Alan, marito di Joy. Mackintosh è molto noto in Gran Bretagna come attore televisivo: ha fatto parte del cast della prima stagione di Luther, ma è noto a livello internazionale soprattutto per il ruolo di Andreas Tanis in due dei tre Underworld, nonché per quello del papà di Tommy in Kick-Ass 2. Altro volto noto è Joe Hurst, che interpreta il figlio dei coniugi Richards: Hurst è apparso anche in Ready Player One di Steven Spielberg.
Wanderlust come espressione di un desiderio
Wanderlust è una parola inglese che definisce uno stato d’animo, intraducibile in italiano, per cui chi ne è afflitto è spinto da un desiderio irrefrenabile di viaggiare ed esplorare il mondo. È proprio la wanderlust a spingere Joy e Alan ad andare alla ricerca di altre esperienze, spingendosi appunto fino ad avere relazioni extraconiugali alla luce del sole. Il tutto è arricchito da una bella colonna sonora, tratto distintivo della serie: ogni episodio annovera canzoni di qualità che amplificano e sottolineano le emozioni mostrate sullo schermo.
Una seconda stagione di Wanderlust?
Né Netflix né la BBC hanno ancora annunciato di voler continuare la serie con una seconda stagione: d’altronde Wanderlust è sbarcata da pochissimi giorni sulla piattaforma di Netflix, e bisogna aspettare il responso del pubblico, che va sommato a quello televisivo (la prima puntata in TV ha registrato quasi 4 milioni di spettatori). Tuttavia, la storia, per come viene raccontata nella prima stagione, potrebbe dare adito ad un prosieguo: forse i problemi tra Joy e Alan non sono ancora finiti.