War of the Worlds – Stagione 2: recensione del primo episodio su Disney+
Dal 6 ottobre su Disney+, la seconda stagione di War of the Worlds con un ottimo salto qualitativo rende la storia più intrigante e suggestiva
H. G. Wells, uno dei padri fondatori della fantascienza insieme a Jules Verne Hugo Gernsback. Da La macchina del tempo all’Isola del Dottor Moreau, da L’uomo invisibile fino alla Guerra dei mondi, i romanzi di questo prolifico e ingegnoso autore hanno influenzato le generazioni a venire come il mondo del cinema. Basti pensare al Viaggio sulla Luna di Georges Méliès o allo “scherzetto” di Orson Welles. Negli anni abbiamo visto diverse trasposizioni de La guerra dei mondi: il film di Steven Spielberg del 2005 con Tom Cruise, la miniserie della BBC e ora War of the Worlds. Quest’ultima è una serie che trae solo ispirazione dal romanzo, portando il racconto verso nuove strade. Dopo una prima stagione focalizzata sul dramma emotivo dei protagonisti, la seconda accenda la miccia del mistero e dell’azione.
Il primo episodio disponibile su Disney+ dal 6 ottobre mostra un ottimo lavoro svolto sia in fase di scrittura che di messa in scena. Partendo dalla base del romanzo di Wells, War of the Worlds sembra incrociare la strada di Raised by Wolves e Dark. La serie punta all’emancipazione dalla storia madre, così da concentrarsi così su tematiche più attuali e vicine allo spettatore. L’invasione aliena da manuale è stata soppiantata da una visione più umana del futuro, quindi più reale e inquietante. Howard Overman, autore della serie, insieme al team di registi Gilles Coulier e Richard Clark hanno così volto lo sguardo al panorama di genere attuale, scoprendo da cosa potessero attingere per ravvivare la propria creatura. Non è una pecca guardare ai competitor, anzi, designa intelligenza. Quindi possiamo dire che War of the Worlds è partita con il piede giusto.
War of the Worlds, la strada fino ad oggi e il salto temporale
La prima stagione di War of the Worlds vedeva diverse persone, sparse tra l’Inghilterra e la Francia, fare i conti con un’improvvisa invasione aliena. Il primo attacco ha decimato la popolazione in un batter d’occhio, ma è la seconda ondata quella più crudele e subdola. I superstiti sono infatti braccati da cani cyborg (simili ai robot della Boston Dyamics) quasi indistruttibili. Tra macerie e cadaveri si muovono i nostri protagonisti. Il primo gruppo è composto da Emily, Tom (Ty Tennat) e Sarah Gresham. Emily (Daisy-Edgar Jones) è una ragazza cieca che, all’arrivo degli alieni, riacquista la vista e sembra avere un forte legame con gli invasori. La famiglia si unirà al misterioso Kariem, il professor Bill Ward (Gabriel Byrne) e la sua ex moglie. In Francia troviamo invece Jonathan Gresham, padre di Emily e Tom, insieme a Chloe e Sacha Dumont. Quest’ultimo un ragazzo problematico collegato all’invasione. La parte scientifico militare è invece rappresentata dalla dottoressa Catherine Durant, che ha scoperto per prima il segnale alieno, e dal colonnello Mustafa Mokrani.
Nell’arco degli otto episodi che compongono la prima stagione di War of the Worlds non scopriamo molto sull’invasione. La storia si concentra sui protagonisti, sul loro background e la nascita di nuovi rapporti. In sintesi, gli autori si prendono tutto il tempo per raccontare la loro storia. Se da una parte la narrazione può risultare lenta e noiosa, dall’altra acquista valenza in virtù del primo episodio della seconda stagione. Se inizialmente abbiamo visto queste persone scappare, sopravvivere e instaurare nuovi legami, ora li vediamo reagire e combattere. La puntata ha inizio da dove avevamo lasciato la storia, con Emily dentro la nave “aliena” in cerca di risposte. Qui fa una scoperta sconcertante, uno degli abitanti della nave è un umano con il suo stesso tatuaggio. Dopo averlo toccato inizia ad avere visioni del passato e del futuro, e saranno alla base degli avvenimenti futuri. Dopo questa scena facciamo un notevole solta in avanti, ben sei mesi dopo.
Un episodio intrigante, suggestivo e carico di tensione
Se la scena iniziale ci ha incuriosito, quelle seguenti saranno una gioia per gli occhi. Vediamo la città reagire all’invasione, raggrupparsi in gruppi armati e muoversi tra i vicoli per una missione di vitale importanza. È un momento visivamente ben costruito e cadenzato da un’ottima tensione musicale. Il realismo con cui si muovono i personaggi per la città rende il momento suggestivo e d’impatto. Si nota tutto il salto qualitativo della serie, e a trarne vantaggio è anche la recitazione del cast. In questi sei mesi molto è cambiato, come la conoscenza degli invasori, che non sono assolutamente come ce li aspettavamo. Ed è qui che forse War of the Worlds fa il salto di qualità. Il problema è che potrebbe anche trattarsi di un’arma a doppia taglio. La complessità del racconto potrebbe far girare in tondo la serie, portarla ad uno stallo narrativo in cui molti prodotti sono caduti. Un esempio è Arrival di Dennis Villeneuve, che nelle sue ultime battute getta troppa carne al fuoco, rovinando un film quasi perfetto.
Al di là di questo, speriamo che gli autori sappiano ciò che stanno facendo, perché le basi per qualcosa di interessante e avvincente ci sono tutte. Il peso di War of the Worlds sembra ricadere tutto sulle spalle di Emily, Sacha e Bill. Essi rappresentano il fulcro del racconto, il passato e il futuro degli invasori da una parte, e il presente dei sopravvissuti dall’altra. Verso la fine capiamo che tutti i personaggi finiranno per unirsi alla ricerca di risposte, e sarà interessante osservare a quali risvolti porterà il loro incontro. Lo dobbiamo dire, War of the Worlds non è per tutti. Chi cerca azione sfrenata e fantascienza spinta rimarrà deluso. La serie punta infatti ad un pubblico paziente, che sappia aspettare e nel frattempo elaborare ciò che ha visto. È un racconto più intimistico, passatemi il termine, che adrenalinico. Però, con questo episodio, Howard Overman ha saputo dimostrare di poter coniugare questi aspetti senza mai scadere nel banale o tamarro.
War of the Worlds arriva con la stagione 2 su Disney+ il 6 ottobre 2021, per poi uscire settimanalmente con otto episodi.