Wedding Season: recensione della serie dark comedy di Disney+
La prima serie TV inglese di Disney Plus è una commedia non banale che gioca con il registro del black humor
Wedding Season è la prima serie TV britannica di Disney+, in uscita sulla piattaforma streaming dall’8 settembre 2022 in occasione del Disney+ Day, l’evento in cui saranno annunciate novità e anteprime che usciranno sulla piattaforma nei prossimi mesi.
Con Rosa Salazar e Gavin Drea, Wedding Season è una divertente commedia che strizza l’occhio all’action. Un viaggio composto da 7 episodi che si snoda tra il Regno Unito e gli Stati Uniti – ed innumerevoli matrimoni – mentre Stefan e Katie sfuggono dalla polizia per cercare di provare la loro innocenza.
Wedding Season è un matrimonio d’amore tra la commedia e l’azione
Stefan (Gavin Drea) è un giovane medico innamorato dell’amore. È sempre l’invitato prediletto di ogni matrimonio, il testimone perfetto anche se è troppo emotivo e trascorre tutte le cerimonie parlando della sua disastrosa vita sentimentale o guardando la coppia felice con gli occhi lucidi e sospiri sognanti. Talmente ammaliato dalla visione idealizzata delle relazioni da lanciarsi in una storia dopo l’altra, cieco di fronte anche alle incompatibilità e ai problemi della coppia. È proprio durante un matrimonio che incontra Katie (Rosa Salazar) e se ne innamora perdutamente all’istante. Ma lei è già fidanzata e, per quanto sembri interessata a Stefan, non ha la minima intenzione di lasciare il suo attuale compagno.
La vita di Stefan viene catapultata in un mondo governato dalla criminalità organizzata quando viene ritenuto il principale sospettato dell’omicidio del novello sposo di Katie e di tutta la sua famiglia, avvelenati durante il ricevimento di nozze della ragazza.
Wedding Season gioca con gli stilemi dei generi di riferimento, creando un giusto bilanciamento tra la commedia e l’azione. A partire dagli stereotipi cinematografici sfruttati per la scrittura dei personaggi: Stefan e Katie sono delle macchiette, protagonisti visti e rivisti sia nelle serie comedy che nei film d’azione, ma i cui ruoli sono invertiti. Questo capovolgimento è la vera anima dello show, la peculiarità che rende Wedding Season brillante e divertente.
Wedding Season gioca con i ruoli di genere, ribaltandoli in modo intelligente ed originale
Gavin Drea si cala perfettamente nei panni di un personaggio ingenuo e buffo, adorabile e goffo che non sa leggere la stanza né le chiare intenzioni delle altre persone. Viene rifiutato, piange sulle spalle dei suoi amici che non lo sopportano più e si innamora costantemente ripetendo all’infinito le stesse dinamiche con ragazze diverse. Il personaggio di Stefan è ricalca il modello di una perfetta protagonista di una storia romance, quella ragazza che funge da linea comica a causa delle sue disavventure in campo sentimentale e ai piagnucolii che fanno da sottofondo alla storyline principale che, solitamente, non riguarda mai lei.
Katie, al contrario, è lo stereotipo dell’eroe tormentato, il personaggio maschile misterioso e passionale, ma che non ha la minima intenzione di impegnarsi a fondo in una relazione. Katie ha un passato del quale non parla che rende il suo presente ambiguo: è un’assassina o è stata incastrata?
L’alchimia tra i due attori è la ciliegina sulla torta che sancisce il perfetto equilibrio che stabilizza il lato comedy di Wedding Season con l’azione senza che nessuno dei due prevalga sull’altro. La serie inizia con un’impostazione più comica supportata da una regia lineare e precisa che mette in risalto la mimica e la gestualità dei protagonisti che attingono al loro repertorio comico senza strafare. Ma sono il montaggio rapido e gli stacchi repentini che enfatizzano i tempi comici, merito anche della colonna sonora pensata ad hoc per la serie e composta da famosi brani pop e dance che richiamano alla mente le playlist che si possono trovare in ogni matrimonio europeo.
Tra black humor e indagini
Immancabile la classica coppia di detective che segue il caso, convinti che Stefan nasconda molto più che una relazione clandestina con Katie. I due agenti viaggiano su una linea parallela assieme ai protagonisti, richiamando il più classico connubio poliziotto buono e poliziotto cattivo.
Ma Wedding Season non è solamente una dark comedy strutturata su sketch e scambi di battute. La storyline principale non viene mai lasciata indietro grazie anche al giusto tempo concesso da un minutaggio breve, ma non ristretto. La seconda parte della serie, dopo che i due si conoscono incontrandosi a svariati matrimoni, si concentra sul passato di Katie e sull’indagine, continuando però a strizzare l’occhio alla struttura scenica tipica della commedia.
Gli sketch, i fraintendimenti e gli escamotage sono il motore narrativo che fa da contorno anche alle puntate più classiche delle serie action. Quelle che raccontano il passato di Katie e che mettono in luce i motivi per cui la ragazza è così distaccata, svelando se è davvero una doppiogiochista o è solo un animo tormentato in un plot twist che, ancora una volta, trova una soluzione inaspettata che funziona perfettamente nell’economia della serie.
Ma è Katie la vera star di Wedding Season, grazie alla scrittura del personaggio che non risulta mai banale anche se prende ispirazione da da personaggi noti, ma soprattutto alla performance di Rosa Salazar che le dona un’anima nuova. Ora innamorata, ora misteriosa e ora pericolosa o sull’orlo di una crisi di nervi, Salazar attinge al suo vasto repertorio recitativo senza mai cadere negli eccessi o nel bizzarro.
Wedding Season non cade nella banalità, confezionando uno show fresco che strizza l’occhio al black humor rimanendo sempre divertente e intelligente nel modo in cui utilizza gli stilemi dei generi cinematografici da cui prende ispirazione.