Yellowjackets: recensione della serie TV Sky con Christina Ricci

Quattro ragazze adolescenti rimangono coinvolte in un incidente aereo del tutto inaspettato: molti dei loro compagni di scuola muoiono nell’incidente mentre le protagoniste riescono a sopravvivere nonostante i lunghi mesi che sono passati prima del loro salvataggio. Yellowjackets indaga i misteriosi risvolti di questa vicenda alternando il ritratto di queste quattro amiche in piena adolescenza alle dimostrazioni di come sono cresciute e diventate adulte. Dalle gioie della gioventù agli orrori messi in atto per sopravvivere negli spazi incontaminati dell’Ontario canadese, i 25 anni che separano il passato dal presente sono stati costellati di episodi agghiaccianti ma inevitabili per poter trovare un equilibrio e costruire una via di fuga verso il futuro.

Christina Ricci è tra le protagoniste di questo racconto tutto al femminile, nei panni della versione adulta di una delle sopravvissute, accanto a Melanie Lynskey, Tawny Cypress e Juliette Lewis. Yellowjackets si interroga attraverso le loro vilendo sul concetto di squadra (sportiva e non solo) e di convivenza, in cui funzionalità reciproca e volontà individuale si mescolano e formano poco a poco un mosaico rinnovato per riuscire a liberarsi dal passato e ad affermarsi come persona adulta in un mondo che invece pare ossessionato dalle loro storie.elle vite di queste quattro ragazze e donne creando un mistero sempre più simile a una leggenda, la cui chiave di lettura risiede di fatto solo nelIl racconto intreccia infatti passato e presente dla memoria delle donne. Ognuna delle protagoniste lotta infatti con una vita normale e un passato destabilizzante, insieme al fatto di doversi difendere dalle continue incursioni non richieste da parte di curiosi e giornalisti.

Christina Ricci tra le protagoniste di Yellowjackets

Già dalla prima puntata Yellowjackets mette in discussione i confini del genere seriale definendosi fin da subito in maniera evidente come un thriller, ma aprendosi ben presto a ulteriori letture. I personaggi offrono all’obiettivo di fronte a loro molti lati del loro carattere che lasciano intendere un approfondimento psicologico lontano dagli stilemi di genere. Inoltre, i riferimenti (soprattutto letterari) a monte di questa serie sono evidenti fin dall’inizio: da Il signore delle mosche fino a Lost, la nuova serie in onda su Sky a partire dal 17 novembre 2021 si innesta sulla riflessione circa la necessità di trovare un equilibrio di convivenza in frangenti estremi e circa le modalità con cui nuovi gruppi trovano e fissano le loro fondamenta. Non è un mistero che la serie sia stata ideata da Ashley Lyle e da Bart Nickerson proprio come provocazione nei confronti di chi asseriva che una versione tutta al femminile del romanzo di William Golding non sarebbe potuta essere all’altezza in quanto le protagoniste non si sarebbero potute macchiare di simili efferatezze.

Yellowjackets: un thriller dalle molteplici letture

Yellowjackets gioca e si diverte con un gioco di specchi e di rimandi in cui il pubblico è spesso indotto in errore, in cui è molte volte complicato orientarsi e riconoscere immediatamente i personaggi, persi tra passato e presente, condizionati nelle loro vite attuali da una serie di eventi cruenti e lucidamente messi in atto dalle protagoniste. La sfida lanciata dalla trasposizione in chiave femminile e adolescenziale è stata quindi colta con entusiasmo da parte dei creatori, che hanno creato i personaggi di Shauna, Taissa, Misty e Natalie per dare vita a personaggi le cui vite sono inevitabilmente frammentate e segnate in maniera indelebile da una serie di azioni in parte subite e in parte agite, che costituiscono croce e delizia delle loro stesse esistenze.
Yellowjackets è disponibile dal 17 novembre 2021 su Sky Atlantic e in streaming su NOW.