Yoh! Christmas: recensione della serie sudafricana Netflix

Il remake sudafricano del must di Natale, la serie norvegese Natale con uno sconosciuto, riprende l'atmosfera dell'opera originale ma la trasferisce piacevolmente in un contesto culturale completamente diverso.

Yoh! Christmas arriva su Netflix con le sue sei puntate a partire dal 15 dicembre 2023: se, guardandolo, la storia vi sembrerà familiare, non sorprendetevi. Si tratta delle terza variazione sul tema, ovvero del terzo remake, della serie norvegese Natale con uno sconosciuto, considerata ormai un cult assoluto delle vacanze natalizie. La versione italiana della stessa storia romantica è Odio il Natale, disponibile a partire dai primi dicembre su Netflix e con protagonista Pilar Fogliati nel ruolo della tenera ma goffa infermiera Gianna. Da Oslo a Chioggia, per viaggiare con questa nuova produzione e variante della medesima storia fino al sudafrica.

Il riadattamento di Johnny Barbuzano e Tiffany Barbuzano preleva la storia della serie originale e la trasporta, con grande abilità e tenerezza, in un contesto culturale, climatico e visivo completamente diverso. Tutti i remake della fredda ed essenziale serie originale sono stati abili a trasformarsi nelle creature volute, richieste, dal paese che ospitava la storia della protagonista.

Non era un’impresa semplice , ma i Barbuzano sono riusciti a dare nuova vita ad una narrazione ormai stereotipata, fin troppo conosciuta per tutte le versioni create e ricreate. Inoltre, la protagonista assume nella versione sudamericana una posizione di potere, svincolandosi dalle aspettative di genitori e amici, imponendo il suo carattere.

Yoh! Christmas è un remake riuscito, perfettamente cucito dentro e attorno al contesto culturale scelto dai creatori

Yoh! Christmas recensione - cinematographe.it

La trama di Natale con uno sconosciuto, in cui una trentenne single e recentemente lasciata dal suo fidanzato storico si trova a mentire sulla sua situazione sentimentale alla famiglia in vista del cenone di Natale, si ripropone in Yoh!Christmas con una fedeltà quasi assoluta. La protagonista, interpretata con fascino e carisma da Katlego Lebogang, non è la fragile e sorridente Johanne o la goffa ma vagamente narcisista Gianna. Thando, un’infermiera esattamente come le sue sorelle italiana e norvegese, è un personaggio molto più sfacciato e sboccato delle altre due. Frutto di una cultura decisamente meno tradizionalista, riesce a cercare l’amore senza mettersi in ridicolo e il delivery asciutto, ironico, di Lebogang, offre originalità ad una storia trita.

La serie segue la serie di sfortunati eventi che portano al 24 dicembre e alla famigerata sera di Natale, all’amore che tutto vogliono cercare per Thando, calcando con mano più fermo la grande indipendenza della protagonista. Trentenne, single e aperta a qualsiasi esperienza, la protagonista di Yoh!Christmas riesce a divertirsi e vivere felicemente il rapporto con le colleghe senza rendersi il centro di drammi inutili, bastando a se stessa e risultando, in questo, decisamente al passo con i tempi. Thando è una donna moderna vittima degli standard di una società che fatica a starle dietro, ma si muove tra le sue esperienze amorose con disinvoltura e senza perdere se stessa nel processo. E se la trama, la sceneggiatura e la cinematografia della serie non hanno nulla di sconvolgente da aggiungere alla lista di titoli romantici creati appositamente per chi ha voglia di amore a Natale, i Barbuzano hanno deciso di immergere Thando, i suoi amori e la sua famiglia bizzarra in un contesto culturale facilmente riconoscibile, vero perno dell’opera in sé.

Yoh! Christmas è colorato e vivace come la sua protagonista

I drammi esistenziali di Thando, il suo navigare relazioni di ogni genere, sperimentando se stessa e le sue relazioni, sono decisamente accattivanti e materiale ghiotto per il pubblico. Le interpretazioni dei protagonisti, Siya Sepotokele, Didi Makobane e Anthony Oseyemi oltre che la stessa Lebogang, offrono grande divertimento e tempi comici brillanti, perfetta per questa commedia degli equivoci che rotola verso l’inevitabile con un ritmo forse troppo serrato, un tempo che sembra scivolare rocambolescamente senza pause o momenti morti.

Tuttavia, i piccoli errori o le piccole imperfezioni di montaggio e ritmo sono pienamente compensate da una cinematografia da commedia brillante, con colori sgargianti e una colonna sonora ricca di successi sudafricani. La palette pastello e i sottofondi caldi proiettano lo spettatore in questo Natale diverso, con temperature estive e una magia caliente di sottofondo che offre maggior sensualità alle ambientazioni, soprattutto se paragonate alle location innevate di Chioggia in Odio il Natale e alla palette di blu e grigi scelta da Natale con uno sconosciuto. Gli elementi tecnici e le scelte stilistiche creano una perfetta affabulazione per il pubblico in cerca di leggerezza e malizia, sensualità e divertimento. Una piccola parentesi romantica e irriverente per solleversi- anche se solo per un paio d’ore – dalla quotidianità per sognare insieme alla focosa Thando!

Yoh! Christmas: valuazione e conclusione

Colorato, rumoroso, musicale e divertente, nonché leggero e profondamente imperfetto, Yoh!Christmas è il perfetto guilty pleasure natalizio, perfetto per single o innamorati. Offre sei episodi di totale intrattenimento senza la necessità di domandarsi troppo cosa voglia dire o comunicare, potendo però affondare le mani nella cultura e nell’estetica del Sudafrica attraverso abbigliamento, location e musica!

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.8