10 giorni con i suoi: recensione del film con Fabio De Luigi

Il film diretto da Alessandro Genovesi è il terzo capitolo della serie iniziata con 10 giorni senza mamma

Una storia che evolve, che cresce e si sviluppa, con quei volti e quelle dinamiche in cui il pubblico ha la possibilità di identificarsi, ritrovandoli uguali a sé stessi ma un po’ diversi, un po’ cresciuti, un po’ arricchiti; 10 giorni con i suoi è il film che vede il ritorno della famiglia Rovelli, fattasi conoscere nel 2019 con 10 giorni senza mamma – remake del film argentino Mamá se fue de viaje – e ripresentatasi poi l’anno successivo con 10 giorni con Babbo Natale. Ancora una volta la coppia formata da Fabio De Luigi e Valentina Lodovini primeggia sullo schermo accompagnata dai giovanissimi Bianca Usai, Matteo Castellucci e Angelica Elli, assieme alle nuove entrate nel cast di Giulia Bevilacqua, Dino Abbrescia, Gabriele Pizzurro e Leone Cardaci. La pellicola, prodotta da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film in associazione con Medusa e in collaborazione con Prime Video, vede ancora una volta la scrittura e la direzione di Alessandro Genovesi che, a differenza dei due film precedenti, rimane solamente al di qua della macchina da presa, senza mai entrare in scena. Il film esce nelle sale italiane giovedì 23 gennaio.

Leggi anche 10 giorni con i suoi: trailer e data d’uscita della commedia con Fabio De Luigi e Valentina Lodovini

10 giorni con i suoi: lasciare il nido

10 giorni con i suoi Alessandro Genovesi cinematographe.it

In 10 giorni con i suoi la famiglia Rovelli va in trasferta e viaggia verso la Puglia, dove la figlia maggiore Camilla (Angelica Elli), ora appena diciottenne, sarebbe decisa a trasferirsi per motivi di studio e, soprattutto, per andare a convivere con l’altrettanto giovane fidanzato Antonio (Gabriele Pizzurro), scatenando così le preoccupazioni del maldestro padre Carlo (Fabio De Luigi). Egli, insieme alla moglie Giulia (Valentina Lodovini) e ai tre figli – oltre a Camilla ci sono infatti Tito (Matteo Castellucci) e Bianca (Bianca Usai) – parte quindi alla volta del Salento per andare a conoscere la famiglia di Antonio e per vedere dove andrà a vivere la figlia.

I Rovelli trovano ad accoglierli la famiglia Paradiso, eccentrica e bizzarra tanto quanto accogliente, dai genitori Lucio (Dino Abbrescia) e Mara (Giulia Bevilacqua) ai due figli: il già citato Antonio e il più piccolo Mario (Leone Cardaci). La combinazione tra le due famiglie pare subito esplosiva, e non in senso troppo positivo, con un susseguirsi di impacci causati principalmente da un respingente Carlo, che fatica enormemente ad accettare le stranezza dei Paradiso, e quindi il destino della propria figlia. Nel frattempo Giulia, ormai quarantacinquenne, scopre di essere rimasta incinta per la quarta volta e non sa come gestire la notizia, mentre la giovanissima Bianca e il giovanissimo Mario legano sempre più, fino a dare il là alla felice conclusione del racconto.

Tale madre tale figlia

Fabio De Luigi Valentina Lodovini cinematographe.it

La saga continua, la famiglia Rovelli cresce assieme al pubblico e, attraverso la comicità, racconta una realtà che può essere quella di molti. In questa fase del loro percorso i 5 personaggi che abbiamo imparato ad apprezzare a partire dal 2019 si mettono in gioco e si scontrano con con le sfide e gli ostacoli che l’avanzare dell’età porta con sé. Il cambiamento è in atto e a porsi come emblema di questo processo ci sono le due figure femminili della famiglia, Camilla e Giulia, la prima pronta a lasciare il nido nonostante l’ancora giovanissima età, pronta ad affrontare il prossimo step della sua crescita e protarsi verso la vita adulta, la seconda attanagliata dai dubbi, indecisa se accogliere un nuovo membro in quello stesso nido, anche se di un’età ormai forse troppo avanzata. Uno scontro con sé stessi mascherato da scontro generazionale e da scontro tra culture, con il Nord che incontra il Sud o più semplicemente una famiglia che ne incontra un’altra, ognuna con le proprie bizzare dinamiche interne.

10 giorni con i suoi: valutazione e conclusione

10 giorni con i suoi cinematographe.it

10 giorni con i suoi conferma l’unicità di questo progetto, un’operazione che raramente si era vista in Italia e che rende seriale la commedia, raccontando l’evolversi di una famiglia e mantenendo sempre gli stessi interpreti. La portata contenutistica conferma le precedenti arricchendosi di personaggi e di situazioni esilaranti: una serie di gag, più o meno riuscite, capitanate da uno dei nomi più noti ed iconici del genere per la produzione nostrana, Fabio De Luigi. Basterebbero le sue espressioni e le sue battute per reggere l’urto del necessario bisogno di divertire raccontando ma in piu, ancora una volta, la chimica creatasi con Valentina Lodovini si conferma ben orchestrata e a dargli man forte arrivano altri due volti esperti della risata, che accrescono ancora di piú la sconzata portata dell’opera: Giulia Bevilacqua e Dino Abbrescia. Il cinema italiano è vivo e vive di diverse forme e, per fortuna, porta avanti anche quel genere, il comico, che in uno forma o nell’altra ha sempre funzionato, esaltando il valore di interpreti che ne incarnano lo spirito e le fattezze e portando storie in cui i più possono identificarsi.

Leggi anche L’Abbaglio: recensione del film di Roberto Andò

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9