Cannes 2019 – La vita nascosta – Hidden Life: recensione del film di Terrence Malick

Con La vita nascosta - Hidden Life Malick decide di mettere l'accento sulla piccola, apparentemente insignificante ribellione di un solo uomo, il cui sacrificio potrebbe essere il germe di un moto rivoluzionario.

For the growing good of the world is partly dependent on unhistoric acts; and that things are not so ill with you and me as they might have been, is half owing to the number who lived faithfully a hidden life, and rest in unvisited tombs.

Poiché il bene crescente del mondo dipende in parte da atti non storici; e quelle cose non sono così negative per te e per me come avrebbero potuto essere, in parte a causa del numero di persone che ha vissuto fedelmente una vita nascosta, e riposa in tombe non visitabili.

La precedente citazione tratta da Middlemarch di George Eliot rappresenta la premessa di La vita nascosta – Hidden Life, il film di Terrence Malick presentato In Concorso nella Selezione Ufficiale di Cannes 2019 e ispirato a una storia vera.

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Un film che – dopo una carrellata di immagini belliche – si addentra nella pura bellezza dell’amore pienamente coronato dei protagonisti, Franz (August Diehl) e Franziska (Valerie Pachner), una coppia giovane e innamorata di pastori, che vive assieme alle proprie bambine in un villaggio dell’Austria, proprio quando il Terzo Reich irrompe, spezzando l’idillio con la chiamata dell’uomo alle armi.

Franz dapprima cerca di compiere il suo dovere ma la propria coscienza gli impone infine di diventare obiettore, rifiutando di servire un sistema di morte e soprusi tanto dissonante rispetto alla vita genuina che ha deciso di vivere.
La storia reale di Franz Jägerstätter ci anticipa la sua condanna a morte all’età di 36 anni, per poi essere proclamato martire e beatificato dalla Chiesa cattolica nel 2007.

La vita nascosta – Hidden Life: combattere l’enormità del male a partire a un gesto apparentemente invisibile

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In La vita nascosta – Hidden Life, Terrence Malick si affida per la prima volta ad una reale trama, o meglio, a un preciso spaccato di vita, mettendo in luce il punto di vista più intimo del protagonista e le reazioni di chi lo circonda.
In un eloquente paradosso, è proprio l’amore che lega Franz alla propria famiglia, con la sua pura innocenza, il fattore che rende impossibile all’uomo soccombere al male avvallando una guerra tanto crudele e ingiusta, trovandosi a dover compiere la terribile scelta fra giocarsi una probabilità di salvezza fisica, giurando fedeltà a Hitler – e quindi vendendo la propria anima – o salvare la parte più importante di sé, la stessa rettitudine che gli ha permesso di avere una vita tanto bella a cui dover rinunciare per un bene e una salvezza più grandi.

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Con camera in spalla e continui parallelismi fra la paradisiaca vita bucolica del villaggio e la cupa e mortifera realtà della guerra, la natura appare l’unica ancora di salvezza per accettare un male non meritato, inspiegabile, ma facente parte di quel mistero della fede di cui all’uomo non è dato sapere di più in Terra.

Ed è proprio per questo che in Hidden Life Malick decide di mettere l’accento sulla piccola, apparentemente insignificante ribellione di un solo uomo, il cui sacrificio potrebbe anche non essere notato e ricordato da nessuno. Perché ogni gesto rivoluzionario parte necessariamente da un’origine in grado di scatenare un imponente batterfly effect, lo stesso meglio sintetizzato da Gandhi nella sua frase più celebre “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“.

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La vita nascosta – Hidden Life è un’opera immersiva ed avvolgente, la cui unica pecca è forse l’eccessiva ridondanza del proprio messaggio, esplicitato attraverso una scrittura circolare che non aggiunge molto alla premessa, per arrivare all’epilogo. Un film sostenuto da una fotografia di straordinaria bellezza e un’elevatissima qualità dell’immagine, in cui si riconosce la cifra del Malick esistenzialista, che questa volta decide di incanalare le proprie grandi domande mistiche nell’esperienza di un uomo qualunque, il cui sacrificio meritava sicuramente di essere celebrato.

La vita nascosta – Hidden Life è in uscita nelle sale italiane dal 9 aprile 2020.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 5
Recitazione - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

3.4