A spasso nel bosco: recensione del film con Robert Redford e Nick Nolte
A spasso nel bosco di Ken Kwapis è un gradevole mix tra commedia e film d'avventura con protagonisti Robert Redford, Nick Nolte, Emma Thompson e i paesaggi del Sentiero degli Appalachi.
Apparso in Italia nel 2016 sulla piattaforma Netflix, A spasso nel bosco di Ken Kwapis (La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), Qualcosa di straordinario (2012)) è una delle più recenti interpretazioni di Robert Redford, anche produttore e ideatore del progetto, che presentò in anteprima mondiale nel 2015 al suo Sundance film Festival. Il film è tratto dal romanzo bestseller Una passeggiata nel bosco, scritto nel 1998 da Bill Bryson – anche autore del soggetto del film – su base autobiografica. Nel cast, Robert Redford è affiancato da Nick Nolte ed Emma Thompson, mentre inizialmente per la cabina di regia si era pensato a Richard Linklater, impegnato però con altri progetti.
A spasso nel bosco: la trama
Il cinquantenne scrittore di viaggi Bill Bryson (Robert Redford) decide di cimentarsi in un’escursione molto impegnativa sul Sentiero degli Appalachi, percorso lungo più di tremila chilometri che si snoda nella wilderness più selvaggia degli States unendo Georgia e Maine. Su insistenza della moglie Catherine (Emma Thompson), preoccupata per l’incolumità del coniuge non più in forma come una volta, Bill cerca qualcuno con cui condividere il cammino. L’unica persona disponibile all’impresa è Stephen Katz (Nick Nolte), un vecchio amico che non vede da anni e con cui già una quarantina d’anni prima aveva affrontato un rocambolesco viaggio in Europa e nel presente del film dedito alla bella vita fatta di donne, alcool e cocaina.
I due si avventurano così in un’esperienza che riserverà loro parecchie sorprese, tra animali selvatici, acciacchi, pericoli di vario tipo e incontri strani e paradossali; e che metterà a dura prova la loro amicizia, nell’abbastanza classico percorso da Buddy Movie che, con il sorriso sulle labra, racconta i saliscendi delle amicizie virili messe di fronte a situazioni particolari e in qualche modo estreme.
A spasso nel bosco: buddy movie tra commedia e avventura
A spasso nel bosco non entrerà probabilmente nelle classifiche dei miglior buddy movie di sempre, ma ad ogni modo funziona il gradevole mix di commedia e giocoso film d’avventura, dove, in fin dei conti, la prima prevale sulla seconda, grazie al piacevole fuoco di fila di battute e frecciatine che caratterizza i battibecchi tra i due protagonisti e ai molti incontri “strani” e paradossali che costellano il loro percorso. Un ruolo fondamentale per la riuscita e la piacevolezza del film è ricoperto dal cast, che non delude le aspettative date dai nomi altisonanti; Nick Nolte, abbastanza gigione e divertito, conferma di essere uno degli attori più bravi e (forse) meno celebrati di quanto meriterebbero del cinema statunitense degli ultimi decenni, Redford non delude pur interpretando un personaggio di una trentina d’anni più giovane della sua età anagrafica e anche Emma Thompson, pur in un ruolo secondario, lascia come sempre il segno impersonando la sarcastica e preoccupata moglie di Bill.
Contemporaneamente, non mancano spunti e riflessioni sull’età che passa, i desideri e le velleità che cambiano o improvvisamente riemergono, e, come in ogni grande viaggio che si rispetti, i due protagonisti riflettono sulle loro vite, passate e presenti.
A spasso nel bosco: cosa funziona?
Per tutti questi motivi A spasso nel bosco si inserisce in quel filone abbastanza rigoglioso negli ultimi anni di film dedicati alla terza età che vedono anziani e vivaci personaggi alle prese con attività e vicende che in qualche modo riaccendono passioni giovanili, spesso viste con un sottofondo di ironia e comicità: si pensi per esempio al “buddy movie” di ambiente criminale Uomini di parola di Fisher Stevens (2012, con Al Pacino, Nick Nolte e Christoph Walken) oppure alle divertite operazioni nostalgie compiute da Silvester Stallone con i vari I mercenari e le riprese di Rocky e Rambo.
Ken Kwapis dirige con garbo e professionalità, pur senza particolari picchi che mostrino la sua presenza, il traffico, dando il giusto ritmo alla narrazione e ai tempi comici e lasciando spazio alla bravura degli interpreti e alla bellezza dei maestosi paesaggi che costellano il percorso, splendidamente fotografati da John Bailey.
La bravura degli attori, la sceneggiatura oliata, il ritmo giusto e la bellezza del contesto naturale e paesaggistico rendono quindi A spasso nel bosco un film assolutamente piacevole che garantisce il giusto numero di risate e sorrisi, pur rimanendo dichiaratamente ancorato ad una medietà senza pretese – comprese quelle, per così dire, “comiche” (e infatti potrebbero essere aperte anche un paio di parentesi su come questi film facciano bene alla percezione comune della commedia). Ad ogni modo, consigliato per una serata tranquilla all’insegna dei sorrisi e del divertimento.