Biografilm 2023 – After Work: recensione del documentario di Erik Gandini
Un lavoro d'indagine e dati in anteprima l'11 giugno al Biografilm Festival 2023. In tutti i cinema dal 15 giugno 2023.
After Work è un documentario dal sapore sadico quanto ironico; un’esplorazione drammatica di un’idea di lavoro, inteso come lusso vitale in un contesto sociale privo di valori democratici e di benessere individuale e collettivo. Il lavoro narrato come una sorta di soluzione nei confronti della noia, antiporta di uno stile di vita appagante. La fedeltà ad un’abitudinaria direzione lavorativa rischia l’opportunità di una vita reale predisposta al cambiamento e alla trasformazione
After work è un’indagine che si amplia nel design dell’incertezza e della relatività, nell’inganno del tempo e della sua velocità.
La riflessione che il documentario pone è di particolare rilevanza sociale; il lavoro imprigionato nelle caselle esattoriali della contemporaneità: decidere se esser parte di un progetto o esserne schiavo e succube, in un rapporto proporzionale alla posizione che si occupa.
After Work è una considerevole indagine di lungimiranza per una sana educazione al tempo libero
Erik Gandini indaga nel settore economico cogliendo voci differenti inglobandole nella sintesi di una problematica ideologica.
Gran parte dei lavori nell’arco di 15 anni sono destinati a scomparire; questa considerazione si identifica in un dilemma sociale e realizza una nuova condizione esistenziale dentro la quale l’uomo non riuscirebbe a declinare la presenza di un senso. La terribile coscienza del dolce far nulla, agonizza il timore della perdita di un lusso e di un ricavo, realizzando il concetto del lavoro non come amore per esso ma come mezzo insostituibile per la sopravvivenza.
La supponenza lavorativa globale nell’ampia mappatura delle riflessioni ideologiche
L’analisi documentaristica si sofferma nel definire una geografia economica di vari Paesi, puntando una lente d’ingrandimento nello specifico sull’Italia, sulla Grecia, sulle Isole Canarie, gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi e sulla Corea, considerando quanto la cultura possa influenzare il settore produttivo.
Una narrazione dai tratti etici che pone al centro delle proprie analisi il lavoro e le molteplici sfaccettature che in esso coesistono.
Cosa riscontra After Work? Il monopolio e il controllo che un ente astratto come il lavoro ha sull’ uomo, conducendolo, spesse volte, in realtà megalomani guidate unicamente dall’avidità di successo, dell’obbedienza servile che mortifica ogni estro multiforme e creativo.
La scena che raffigura un robot che gode del suo tempo libero in una spiaggia, altro non è che una paradossale provocazione che denuncia il rischio, ormai reale, della sostituzione.
Ma al di là della visione di un futuro esasperato dalla tecnologia, il documentario considera anche in termini positivi quel processo meritocratico che dovrebbe appartenere ad ogni contesto lavorativo.
Il servizio documentaristico mette in chiara luce la mancanza di un progetto concreto di vita che si accompagni con passione a forme di appagamento all’interno di un sistema sociale inclusivo; un progetto che rifugga adozioni nichilistiche e respinga forme di responsabilità uniformate figlie della società di massa.
After Work: conclusione e valutazione
After Work, non è una documentazione utopica; l’intera pellicola si avvale di una spiegazione ultra-laterale, e interagisce con diverse visioni e definizioni: il lavoro del relax, il lavoro continuo, il lavoro in crescita.
Erik Gandini apre un vero e proprio dibattito, comunicando, attraverso una fotografia sociale ben definita, le differenti possibilità culturali con cui un uomo nasce e cresce educandosi e autodefinendosi nelle forme, responsabili o meno, del lavoro come la più alta espressione umana. Non vi è, nel documentario, alcun intento classista, After Work; vi è esclusivamente la necessità di guardare ad un futuro che non ripeta gli errori del passato.
Il film, una produzione FASAD PRODUCTION AB in coproduzione con PROPAGANDA ITALIA con RAI CINEMA e INDIE FILM, è stato presentato in anteprima l’11 giugno al Biografilm Festival 2023 ed è al cinema dal 15 giugno 2023 con Fanfango.