Venezia 80 – Aggro Dr1ft: recensione del film di Harmony Korine
Harmony Korine, il regista di Spring breakers e Gummo, è sempre alla ricerca di sperimentazione. Come lui stesso da raccontato a proposito del suo ultimo film, Aggro Dr1ft, non voleva girare un film, ma quello che ci sarà dopo i film. Un esperimento in cui inventare nuove modalità di creare immagini e aprire strade sui modi di raccontare. Il suo ultimo lungometraggio che unisce psichedelia, videogame e video arte, è stato presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia 2023.
Aggro Dr1ft unisce videogame e mitologia
![Aggro Dr1ft Cinematographe.it](https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2023/09/aggro-dr1ft-1.jpg)
Il film ha come protagonista Bo, il sicario più letale al mondo che nelle notte violente e fuori controllo di Miami va alla spasmodica ricerca del suo obiettivo da abbattere. Il mondo visto dagli occhi di questo killer è totalmente folle, un mondo in cui imperversano follia e violenza. Il protagonista ha una missione: eliminare i suoi obiettivi, il male incarnato, ed uccidere chi se lo merita. Un mondo dicotomico dove c’è solo terra e inferno, dove bene e male sono due sfere separate, ma la linea di confine tra essi è sottilissima, ma nessuno si salva davvero.
Pronti a salire a bordo del trip diretto da Harmony Korine?
![Aggro Dr1ft Cinematographe.it](https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2023/09/Aggro-dr1ft.jpg)
Chi decide di vedere Aggro Dr1ft deve sapere che non è la storia ciò che conta. Ci troviamo di fronte a quella che Harmony Korine ha definito una “narrativa liquida” dove non sono i dialoghi a far andare avanti la storia ma le vibrazioni che immagini e parole possono creare. Il risultato è una sorprendente esperienza visiva e uditiva: Aggro Dr1ft si spinge al limite della sperimentazione per trovare un nuovo modo di fare immagini. Le immagini sono state interamente girate con un’ottica termica a cui si sono sommate incursioni di rotoscoping (animazione molto realistica) e effetti visivi. Sembra di essere in GTA ma la regia ricorda più la videoarte.
Cosa c’è sotto la pelle dei criminali di Miami?
![Aggro Dr1ft Cast Cinematographe.it](https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2023/09/harmony-korine-aggro-dr1ft.jpg)
Le figure vengono mostrate nelle loro siluhette fluorescenti dai margini fumosi e si rivelano come demoni con delle maschere mostruose. Non vediamo mai i volti dei protagonisti ma la loro anima. Non ci sono veri e propri dialoghi, ma grazie a questa modalità visiva possiamo vedere ciò che realmente nascondono sotto la pelle di questi personaggi, scoprire se ci si ritrova davanti ad angeli o demoni. La musica elettronica poi fa il resto: il sound è parte integrante dell’esperienza e completa l’opera. A colpire di questo esperimento è la sinuosità in cui si entra in questo mondo: non è solo quello che vedi ma anche quello che immagini che amplifica l’esperienza. Si è completamente rapiti, ipnotizzati e la sensazione è quella di aver assistito a qualcosa di unico al momento.
In Aggro Dr1ft è possibile vedere anche Travis Scott all’opera come attore, ma non è la prima volta che Harmony Korine e il rapper collaborano. Harmony Korine ha infatti diretto insieme ad altri registi Circus Maximus, l’opera visiva che è stato proiettata durante il concerto di Travis Scott al Circo Massimo di Roma.
Aggro Dr1ft: valutazione e conclusione
![Harmony Korine Cinematographe.it](https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2023/09/harmony-korine-1-aggro-dr1ft.jpg)
Non possibile analizzare il film di Harmony Korine come un classico film di fiction. Aggro Dr1ft unisce la sperimentazione visiva alle ambientazioni care ai videogame ed è a tutti gli effetti un’esperienza sensoriale. Solo accettando questa natura si potrà apprezzare l’esperimento.