TFF36 – All These Small Moments: recensione

Qual è il momento dell’adolescenza che più ha formato la tua personalità e ha definito il tuo carattere nell’età adulta? Una domanda posta milioni di volte a un milione di persone e con cui cerca di tirare le somme l’opera prima della regista Melissa Miller Costanzo. All These Small Moments è una parentesi dell’adolescenza confusa e alla scoperta del giovane protagonista Howie Sheffield, un quadretto buffo e stropicciato in cui coincidono il primo amore, la crisi famigliare e la gestione di un’identità che non si è ancora in grado di rendere chiara e ben definita.

Non racconto di formazione, né coming-of-age giovanile. Semplicemente uno dei tanti periodi bizzarri in cui la vita ci mette alla prova e in cui la regista e sceneggiatrice fa muovere impacciatamente i personaggi, per restituire al pubblico un attimo di sincero subbuglio adolescenziale, in un disordinato, ma comunque ironico ritratto.

All These Small Moments – I piccoli momenti che vanno a comporre il film

Howie (Brendan Meyer) prende ogni mattina l’autobus e, appena salito sul mezzo pubblico, la prima cosa che fa è mettersi a cercare con lo sguardo la luminosa, delicata, ai suoi occhi bellissima donna dai capelli biondi che siede tutti i giorni al solito posto. Quello è per il ragazzo l’unico istante di gioia della giornata, mentre deve affrontare con il fratello minore Simon (Sam McCarthy) l’imminente separazione dei genitori. E poi i compiti, i pomeriggi annoiati con gli amici e la conoscenza con la curiosa Lindsay (Harley Quinn Smith). Ma Howie pensa solo a come avvicinarsi alla donna, mentre cerca di districarsi in quel complicato e intricato stato delle cose.

All These Small Moments. È proprio piccoli momenti che il film riserva, uniti tra loro per formare poi un unico racconto di quella particolare fase della vita del protagonista. Circostanze silenziose, che trasmettono di volta in volta le sensazioni che i personaggi stanno provando, senza doverlo esprimere esplicitamente. Trovare il modo di comunicare, di comprendere limpidamente le altre persone:  uno di quei punti che non capiremo mai e che, durante la crescita, è nostro intento decifrare.

Di difficoltà dei rapporti, dell’impaccio che si prova mentre in questi si cerca, comunque, di destreggiarsi. Il film di Melissa Miller Costanzo affronta alcuni degli aspetti più comuni delle relazioni, ma in una maniera del tutto personale, tra situazioni simpatiche a modo loro e con una comicità delicata seppur spiccatamente peculiare. E non sempre ci riesce. Non sempre è efficace come vorrebbe. Ha certamente la qualità di palesare il proprio spirito semplicissimo, ma questo suo elemento di forza è al contempo anche il suo più grande impasse, calcando l’impaccio adolescenziale, ma rischiando a volte di scivolarci troppo dentro.

All These Small Moments – La maturità che aspetta ai personaggi e alla scrittura

Un’ingenuità che appartiene all’operazione di scrittura, poco attenta ad ogni sua caratteristica e per questo ancora bisognosa di maturare. Come in fondo devono farlo i protagonisti, giovani o adulti che siano, del film, ma che a differenza loro sarebbe stato meglio se avesse trovato una confidenza maggiore fin dal principio della lavorazione.

Le sfumature dei legami e l’attenzione che è imprescindibile riservare a quest’ultimi – come dovrebbe esserlo, anche, quando si è al lavoro su una sceneggiatura -, conducono All These Small Moments ad uno stato di tenerezza, un moto di affetto di cui il film, prescindendo dai propri difetti, si fa portatore e che va ricondotto anche ai suoi protagonisti. Un film che è, per l’appunto, un momento: quello, per la cineasta americana, da cui partire per affinare la propria scrittura e sperare di crescere, come ci si augura sempre di fare quando è giunto il tempo.