American Ultra: recensione del film di Nima Nourizadeh
Quando si parla di commedia si tende spesso ad associare questo termine a quel genere cinematografico caratterizzato da tematiche leggere che tendono a suscitare il riso. Nel caso di American Ultra, film di Nima Nourizadeh con protagonisti Jesse Eisenberg e Kristen Stewart, assistiamo a un miscuglio di diversi elementi che combinandosi danno vita alla storia di un antieroe la cui vita viene improvvisamente stravolta.
Mike (Eisenberg) è un tossicomane apparentemente sfortunato ed apatico, la cui vita in una piccola cittadina con l’altrettanto pigra e svogliata fidanzata Phoebe (Stewart) viene sconvolta tutta in un istante. All’insaputa dell’ignara ragazza, infatti, Mike è in realtà un addestratissimo e letale super agente infiltrato. In men che non si dica, nel momento in cui il suo passato segreto torna a perseguitarlo, Mike si ritrova nel bel mezzo di un’ operazione governativa ad alto rischio, obbligato a tirar fuori la sua stoffa di eroe per salvare la pelle.
American Ultra presenta sicuramente discrete scene d’azione ma vi sono anche troppe lacune che abbassano notevolmente l’interesse per il film. Prima fra tutte è la mancanza di carisma da parte del personaggio principale che non riesce a lasciare un senso di soddisfazione nello spettatore.
Al contrario di un antieroe del calibro di Deadpool, noto per il suo humour fatto di doppi sensi e riferimenti a vecchi film, serie televisive, canzoni e immagini popolari, in Mike Howell non c’è né questo né altro che riesca a definirlo in modo dettagliato. Anche la trama sicuramente non presenta quasi niente di particolare e per questo potremmo quasi definirla come un miscuglio di generi attuato senza seguire una logica precisa.
Vi è l’azione, vi è un primo momento interessante ma poi le cose si complicano e la storia inizia a diventare caotica e poco ben articolata. Trattandosi poi di una commedia che si riallaccia al mondo dello spionaggio, risulta quasi inevitabile fare un confronto con Kingsman – Secret Service, film del 2014 scritto, diretto e prodotto da Matthew Vaughn, al quale purtroppo non riesce ad avvicinarsi nemmeno lontanamente.
Il film camaleontico di Vaughn riesce a sorprendere lo spettatore e a divertire sempre e comunque con il suo ritmo scanzonato e goliardico mentre il film di Nourizadeh non lascia quasi niente, se non una profonda delusione.
L’unica nota di merito va a Jesse Eisenberg e a Kristen Stewart che riescono a dar vita a un’ottima interpretazione che da sola però non basta per risollevare le sorti di un film caotico e confusionario. Anche la colonna sonora non è male ma rimane sempre un tentativo poco efficace.
American Ultra: un film ricco d’azione con una trama poco equilibrata e molto confusa
Per concludere possiamo dire che American Ultra è un film molto confuso e dalla trama poco scorrevole. Si poteva fare molto di più a livello della sceneggiatura, il cui disordine non rende facile allo spettatore seguire l’intero arco della vicenda.
Scritto da Max Landis (Chronicle) e diretto da Nima Nourizadeh (Project X), il cast di American Ultra comprende Topher Grace, Bill Pullman, John Leguizamo, Connie Britton, Walton Goggins e Tony Hale. Il film ha debuttato il 21 agosto 2015 negli Stati Uniti, mentre il Italia è arrivato nelle sale cinematografiche il 30 giugno di quest’anno.