An American in Paris: recensione

La recensione di An American in Paris, distribuito da Nexo Digital nelle sale cinematografiche italiane il 16 e il 17 maggio. Lo spettacolo, tratto dal film di Vincente Minnelli del 1951, è stato un vero e proprio trionfo della stagione 2015/2016 di Broadway.

Distribuito da Nexo Digital arriva nei cinema solo il 16 e 17 Maggio An American in Paris, il musical di Broadway diretto e coreografato da Christopher Wheeldon e ispirato all’omonimo film del 1951 di Vincente Minnelli; un trionfo di colore e divertimento, un’occasione imperdibile per gli amanti del genere di vedere sul grande schermo uno spettacolo premiato con ben quattro Tony Award.

An American in Paris: un omaggio teatrale al musical di Minnelli del 1951 vincitore di 6 premi Oscar

An American in Paris Cinematographe

Jerry e Lise alle Galeries Lafayette

Parigi, secondo dopoguerra: due ragazzi americani si ritrovano nella capitale francese in fermento di novità e speranza; Jerry Mulligan (interpretato dal primo ballerino del New York City Ballet Robert Fairchild) sogna di diventare pittore mentre Adam Hochberg suona il piano, accompagnato dalla voce dell’amico Henri in un caffè punto di ritrovo per molti giovani. L’incontro fortuito con Lise (Leanne Cope, danzatrice del Royal Ballet), aspirante ballerina e impiegata commessa presso le Galeries Lafayette, scatenerà una diatriba tra i protagonisti, completamente rapiti dalla bellezza della fanciulla. Sullo sfondo delle strade parigine, una storia d’amore e amicizia, con le musiche di George e Ira Gershwin e sui testi del libro di Craig Lucas.

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I protagonisti cantano presso il caffè in una scena iniziale

Era il 2014 quando An American in Paris debuttò al Théâtre du Châtelet di Parigi, accolto immediatamente da ottime recensioni della critica per spostarsi poi al Palace Theatre di Broadway, dove si è aggiudicato ben quattro Tony Award ed è diventato il successo della stagione teatrale 2015/2016. Un risultato frutto di un accurato lavoro sulla ricerca degli interpreti, tra cui si annoverano anche attori del calibro di Jane Asher (attrice di cinema, teatro e soprattutto tv molto amata nel Regno Unito) nel ruolo di Madame Baurel e a una splendida realizzazione delle ambientazioni e dei costumi.

An American in Paris: uno spettacolo per gli occhi

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Lise e Henri

La regia e le coreografie di Christopher Wheeldon sono l’anima di An American in Paris, un musical che tiene attaccati alla poltrona in un tripudio di colore ed emozione che non fa mancare nulla: i momenti di divertimento (da apprezzare e citare il tipico humor inglese specialmente da parte dei personaggi di Madame Baurel e di Adam Hochberg, interpretato da un bravissimo David Seadon-Young) si alternano perfettamente a quelli tragici e a quelli romantici, regalando due ore di grande intrattenimento grazie soprattutto alla travolgente colonna sonora, arrangiata e adattata da Rob Fisher.

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Una scena di ballo

Ogni cosa in An American in Paris è curata nei minimi dettagli, a partire dall’ambientazione: con grande attenzione e fluidità le scenografie vengono cambiate, regalando uno sguardo sulla Parigi del tempo, grazie ai mobili antichi e a sfondi che riproducono fedelmente le strade e i palazzi parigini, sia di giorno, sia di notte; un lavoro di cesello che merita sicuramente un’ovazione a Bob Crowley (The Audience, Mary Poppins) che ha curato anche i costumi: una carrellata di stili e colori abbelliscono i protagonisti, accompagnandoli in ogni atto della storia e regalando allo spettatore una “sfilata” indimenticabile.

An American in Paris: l’occasione di vedere al cinema un grande musical di Broadway

An American in Paris Cinematographe

Bellissima scena in cui si possono ammirare i costumi di Bob Crowley

Nexo Digital arricchisce il proprio calendario eventi distribuendo in esclusiva nelle sale italiane An American in Paris solo il 16 e 17 Maggio, dando la possibilità agli spettatori di ammirare un musical di Broadway dall’incredibile successo di cui è in corso un tour in Nord America e per cui è prevista una produzione a Tokyo nel 2019. Un’occasione unica quindi per vedere uno spettacolo indimenticabile al cinema…non mancate!

Regia - 4
Sceneggiatura - 3
Sonoro - 4
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Emozione - 5

3.8