Asterix e Obelix, il regno di mezzo: recensione del film
Asterix e Obelix, il regno di mezzo è il film comedy realizzato da Guillaume Canet che appare anche tra i protagonisti insieme al suo compagno d’avventure Gilles Lellouche, a Vincent Cassel nelle vesti di Giulio Cesare, a Marion Cotillard in quelle di Cleopatra e ad un insolito Zlatan Hibrahimovic che debutta sul grande schermo interpretando il romano Caius Antivirus. Distribuito da Medusa film per Notorious Pictures, è disponibile in tutte le sale italiane dal 2 febbraio 2023.
Asterix e Obelix, il regno di mezzo: dal fulmetto ad un cult cinematografico
Asterix e Obelix, il regno di mezzo è la quinta pellicola ispirata alla famosissima saga di fumetti ideata da Renè Goscinny e Albert Uderzo nella metà del secolo scorso; un fumetto che disegna le difese galliche dall’attacco romano guidato dall’imperatore Giulio Cesare; una metafora storica, del periodo in cui è stata realizzata per la prima volta, attraversando la Seconda guerra mondiale, che tacitamente denunciava la dittatura nazista.
Dopo Asterix e Obelix contro Cesare (1999), Asterix & Obelix: Missione Cleopatra (2002) Asterix alle Olimpiadi (2008) e Asterix e Obelix al servizio di sua maestà (2012), il 2023 si apre con Asterix e Obelix e il regno di mezzo. Questa volta i due avventurieri tornano in un lavoro divertentissimo, il primo senza la presenza di Gerard Depardieu ed il primo con una trama del tutto originale, senza alcun riferimento al fumetto. Il titolo anticipa una nuova linea; il regno di mezzo è un accostamento, naturalmente astratto, tra due continenti distanti tra loro, la Cina e l’Europa, più esattamente la Francia, Paese dal quale provengono i due iconici protagonisti.
Asterix e Obelix, il regno di mezzo: la trama di una nuova avventura
Questo nuovo capitolo della serie di Asterix e Obelix è ambientato nel ‘50 a.C. e vede i due protagonisti alle prese con una nuova storica avventura.
Fu Yi unica figlia dell’imperatrice cinese, è scappata a causa di un tentato colpo di stato per mano del traditore Deng Tsin Quin La giovane principessa, grazie all’aiuto della sua valorosa guardia del corpo e all’astuzia del mercante fenicio Maidiremais, riesce a fuggire e a raggiungere la Gallia. Una volta arrivata chiederà aiuto a Asterix e Obelix per tornare in Cina e salvare l’imperatrice, sapendo che loro, grazie alla famosa magica bevanda, sono dotati di una forza straordinaria. I due Galli con coraggio e determinazione accetteranno impegnando sicosi in una nuova missione. Ma anche questa volta, scopriranno che Giulio Cesare e il suo potente esercito, assetato di conquiste, hanno deciso di sostenere il principe aprendo l’intero racconto a simpatiche sequenze tra gelosie, tradimenti e la forza dei valori.
Un successo ultraventennale che sul grande e piccolo schermo ha divertito più generazioni; l’iconica ironia di due personaggi che nelle loro rotondità e diversità riescono a imporre la giustizia tra ostacoli e imbarazzanti prestazioni di forza e grande cuore. Una coppia che appassiona per i contrasti caratteriali e fisici e che, per quanto esploda continuamente tra le lamentele di Asterix e l’ingenuità di Obelix, si completa in una complicità mai scontata.
La contemporaneità di un grande classico
Asterix e Obelix, il regno di mezzo, di cui l’uscita era prevista nel 2020, riapre il genere comico, che pur apparendo irriverente cela una morale che riflette la contemporaneità e dimostrando quanta strada in crescita è stata percorsa dal ’99 fino ad oggi perfezionando le tecniche scenografiche pur restando fedele al riferimento classico.
Si tratta della quarantesima avventura di Asterix e Obelix, conosciuti da oltre 70 anni che in questa ultima rappresentazione, si avvalgono della prestigiosa firma del fumettista Fabcaro.
Una regia che diventa protagonista
Un film che per la esecuzione ha impiegato tantissime risorse, non solo sul piano economico dovuto ad un cast da Oscar, ma anche per la accuratezza scenica e scenografica con cui è stato realizzato. Asterix e Obelix, spente le settanta candeline, si mostrano in forma e assolutamente al passo con i tempi; la loro immagine iconica rafforza la grandezza di un cult che riesce a coinvolgere pienamente attraverso una regia che con grande maestria snoda una trama intrecciata e appassionante: Guillaume Canet risponde alle più lusinghiere aspettative di una nuova stagione comica cinematografica.