Back in Action: recensione del film Netflix

La recensione dell’action-comedy di Seth Gordon con protagonisti Cameron Diaz e Jamie Foxx. Dal 17 gennaio 2025 su Netflix.

È stato un ritorno sul set piuttosto movimentato, amaro e tutto da dimenticare professionalmente parlando, quello di Cameron Diaz, che a dieci anni dall’ultima volta è tornata davanti la macchina da presa per interpretare al fianco di Jamie Foxx il ruolo della co-protagonista nel nuovo film di Seth Gordon dal titolo Back in Action, disponibile su Netflix a partire dal 17 gennaio 2025. L’attrice californiana mancava addirittura da Annie – La felicità è contagiosa di Will Gluck, nel quale divideva la scena proprio l’amico Jamie

Back in Action ha segnato il ritorno sul set di Cameron Diaz dopo dieci anni di assenza

Back in Action cinematographe.it

E allora quale occasione migliore se non quella offerta da quel geniaccio di Gordon e dal collega per rimettersi in gioco dopo un lungo stop seguito all’annuncio del ritiro a tempo indeterminato dalla recitazione per dedicarsi alla vita privata e alla sua attività di imprenditrice vitivinicola. Ma si sa solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione, diceva James Russell Lowell. E noi siamo molto d’accordo con lui e probabilmente lo sarà stata anche lei nel momento in cui ha deciso di tornare sui suoi passi. Ma staremo a vedere se la traumatica esperienza vissuta su uno dei set più travagliati degli ultimi anni a causa di una serie di problemi produttivi, incidenti, cambi di programma, furiosi litigi, divergenze, problemi di salute (il ricovero in ospedale di Foxx per un’emergenza medica non specificata), licenziamenti nello staff e persino la presenza di un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale in una delle location chiave che ha ritardato la lavorazione, non le farà cambiare nuovamente idea. Nel frattempo la Diaz ha voluto riprovarci, forse sulla scia del titolo di un lungometraggio che suona un po’ come un doppio segnale del destino: da una parte Back in Action come ritorno in azione e quindi al mestiere di attrice, dall’altra a un genere che ha frequentato più e più volte nel corso della carriera se si pensa ad esempio ai due capitoli cinematografici di Charlie’s Angels da lei interpretati o a Knight & Day al fianco di Tom Cruise. E per riprovarsi ha scelto appunto un’action-comedy che, non a caso, la vede vestire i panni insieme a Foxx di due agenti della CIA in pensione di nome Emily e Matt, costretti a tornare al lavoro quando la loro copertura viene improvvisamente scoperta.

Le divertenti scene d’azione e qualche gag al vetriolo sopperiscono alla mancanza di originalità di un plot che gioca sui classici stilemi e cliché dei generi chiamati in causa

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Seguiranno da lì in poi, per sventare il più classico dei piani del folle di turno per distruggere il mondo e riportare sani e salvi la pelle a casa, l’immancabile repertorio del genere chiamato in causa con inseguimenti, fughe pirotecniche, esplosioni, corpi a corpi e sparatorie, che vanno a sopperire le consuete mancanze narrative e drammaturgiche della scrittura. La pellicola infatti si regge sulla complicità dei personaggi, sulle scene in cui dalle parole si passa ai fatti (tra cui incipit in aereo e l’inseguimento notturno prima in moto e poi sul motoscafo su Tamigi) e su qualche gag divertente che riesce a strappare qualche sorriso allo spettatore. E qui entra in ballo la componente comica, con una manciata di battute al vetriolo e di situazioni che riguardano soprattutto la gestione familiare della coppia e il rapporto con i figli nel momento in cui questi scoprono il passato dei genitori, venendo a loro volta coinvolti nella difficile missione. Ma a conti fatti si tratta del campionario solito offerto al fruitore ogniqualvolta la commedia incontra l’azione e la spy-story. Il ché non gioca a favore dell’originalità, con Brendan O’Brien e lo stesso Gordon che in fase di scrittura si sono limitati a maneggiare gli stilemi dei generi di riferimento per mettere insieme un plot che potesse sfruttare la presenza di nomi di peso come quelli della Diaz e di Foxx, ai quali poi si è andato ad aggiungere anche quello altrettanto altisonante di Glenn Close nel ruolo della madre di Emily, che a nostro avviso è il personaggio più riuscito del film.       

Back in Action: valutazione e conclusione

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Un ritorno alle scene amaro per Cameron Diaz dopo un lungo stop a seguito di un precedente ritiro a tempo indeterminato dalla recitazione. Un ritorno che ha coinciso con la partecipazione a un lungometraggio segnato da una travagliata e maledetta lavorazione, in cui è successo di tutto e di più. L’attrice californiana veste i panni insieme all’amico e collega Jamie Foxx di due ex agenti della CIA costretti a tornare in azione quando le rispettive coperture vengono meno. Insomma il classico plot in salsa action-comedy che vede i protagonisti di turno provare a sopravvivere tra una missione e i doveri di genitori. Nulla che non si sia già visto e sentito in analoghe operazione del passato. E in effetti l’originalità non è il punto di forza di Back in Action. Piuttosto è sulla complicità dei due attori principali, sul contributo di Glenn Close ogniqualvolta entra in scena rubandola e sullo spettacolo offerto da qualche scena d’azione ben confezionata, che regge il tutto. Al timone troviamo un Seth Gordon che prova a farsi perdonare per alcuni peccati di gola del passato andati di traverso un po’ a tutti, a cominciare dal suo adattamento cinematografico di Baywatch. Ci è riuscito solo in piccola parte strappandoci qualche sorriso.   

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9

Tags: Netflix