Banger: recensione della commedia Netflix con Vincent Cassel
Banger, un film con Vincent Cassel che non ha il mordente e il fascino degli altri suoi film.
Quando pensiamo a Vincent Cassel, è facile immaginare l’attore nei panni di criminali spietati o in ruoli di grande intensità. Tuttavia, con Banger, una commedia francese disponibile su Netflix, Cassel si cimenta in una performance inaspettata, quella di un DJ ormai fuori dal giro. Questo cambiamento di rotta avrebbe potuto portare a una storia fresca e divertente, ma Banger non riesce a decollare come promette.
Scorpex: un DJ in declino

Al centro della trama c’è Scorpex, un DJ di successo che ha visto il suo momento di gloria svanire anni fa. Con una hit diventata ormai obsoleta, Scorpex è intrappolato nel rifiuto di riconoscere che la sua carriera è giunta alla fine. Interpretato da Cassel, il personaggio è la personificazione dell’illusione, con la sua convinzione di essere ancora un artista di rilievo. Il suo mantra – “Non faccio nulla per meno di 100k” – è un tentativo disperato di nascondere la realtà di una carriera che non è più sostenibile.
Tuttavia, nonostante il potenziale di un personaggio così ricco di spunti comici, Banger fatica a trovare il giusto tono. La sceneggiatura non riesce mai a entrare nel vivo della sua premessa e, sebbene ci siano momenti di ironia, il film non riesce a mantenere una coerenza che potrebbe far scattare davvero le risate.
Musica elettronica: un mondo da decifrare
Il cuore del film batte nella scena musicale, precisamente nel mondo della musica dance. Se siete appassionati di DJ e musica elettronica, Banger potrebbe offrirvi qualche spunto interessante. Il film tenta di esplorare l’industria della musica elettronica e la sua costante evoluzione, ma troppo spesso si perde in una rappresentazione superficiale del fenomeno.
Il film Netflix introduce il pubblico ai vari sottogeneri musicali, come l’house e la techno, ma lo fa in maniera un po’ confusa, assumendo che lo spettatore comprenda già la terminologia e i codici del settore. In un passaggio divertente, Scorpex spiega come un DJ debba mixare e fare proprio il lavoro degli altri, ma la sua dissertazione rimane più una battuta che un’occasione di riflessione.
Rivalità con Vestax: la confluenza di due mondi
L’introduzione di Vestax, un giovane DJ che ha copiato il marchio di fabbrica di Scorpex, aggiunge un ulteriore livello di conflitto al film. Vestax rappresenta una generazione più giovane, in grado di sfruttare la sua immagine e il suo successo, ma con il peso della superficialità. In teoria, la rivalità tra i due DJ avrebbe dovuto portare a dinamiche comiche interessanti, ma invece diventa una scena di frustrazione continua. Entrambi i personaggi sembrano più stupidi che realmente astuti e la loro interazione risulta più goffa che brillante.
Il film ci dice che Scorpex sta cercando di ritrovare un senso di rilevanza nel mondo musicale, ma anche Vestax, pur essendo più giovane e ambizioso, sembra privo di sostanza. Le interazioni tra loro sono più ridicole che profonde, e sebbene ci siano tentativi di commedia slapstick, i momenti di vera ironia sono pochi.
Il ritmo del film: una trama che non decolla mai
Banger ha tutti gli ingredienti per essere una commedia surreale, ma non riesce a mantenere un ritmo coerente. Nonostante una durata contenuta di soli 91 minuti, il film è spesso noioso e si perde in scene che sembrano non portare a nulla. Ci sono molte battute e situazioni in cui si percepisce una tensione comica, ma il film non riesce mai a mantenere l’energia necessaria per fare scattare il vero umorismo.
Le scelte narrative sono spesso lente e poco incisive, e la storia si sviluppa in modo troppo frammentato. I tentativi di creare tensione sono sgonfiati dalla mancanza di una vera e propria costruzione drammatica, e la sensazione che rimane alla fine è che il film fosse solo una scusa per mettere in mostra scene di assurdità.
Il personaggio di Vincent Cassel
Nonostante la sua straordinaria capacità di portare in scena ogni tipo di personaggio, Vincent Cassel non riesce a fare miracoli con un ruolo che non è riuscito a svilupparsi come avrebbe dovuto. Il suo personaggio, pur essendo ironico e a tratti divertente, non ha una vera evoluzione, e questo limita l’impatto che il suo umorismo avrebbe dovuto avere sul pubblico.
Anche se Cassel ci regala alcuni momenti di brillantezza, la sua performance non è sufficiente a sollevare il film da un susseguirsi di battute che raramente fanno scattare il riso vero e proprio. Il suo personaggio sembra essere intrappolato in una dinamica che non decolla mai, e non c’è una vera connessione emotiva con gli altri protagonisti.
Banger: valutazione e conclusione

In definitiva, Banger si presenta come un film con molto potenziale ma che, alla fine, non riesce a sfruttarlo. La comedy non decolla mai, la storia non ha una direzione chiara e i personaggi rimangono piuttosto piatti. Vincent Cassel fa il possibile, ma non basta a salvare un film che non riesce a rispondere alle aspettative. Se sei appassionato di musica elettronica, forse ti divertirai comunque, ma in generale Banger è una commedia che non lascia un segno indelebile.