Beginners: recensione

 

Beginners è un film del 2010 scritto e diretto da Mike Mills, affermato regista di videoclip. Per una scelta distributiva francamente discutibile, la pellicola in Italia è stata immessa direttamente nel mercato home video, nonostante abbia avuto una certa rilevanza nella Awards Season del 2012, con Christopher Plummer che a 83 anni suonati si è portato a casa Oscar, Golden Globe e Bafta per la sua interpretazione.

Beginners è basato sull’esperienza personale dello stesso regista Mike Mills, il cui padre fece coming out, dichiarandosi pubblicamente gay, 5 anni prima di morire a causa di un tumore. L’alter ego di Mills è Oliver, interpretato con la consueta bravura di Ewan McGregor, un introverso e malinconico artista di Los Angeles che sta affrontando un periodo difficile dopo la morte del padre Hal (Christopher Plummer). In un continuo saltare avanti e indietro nella vita di Oliver, vediamo la sua infanzia, gli ultimi anni del suo rapporto con il proprio padre, dichiaratosi apertamente gay e in una relazione con un uomo molto più giovane di lui (Goran Visnjic) e i suoi tentativi di costruirsi una vita normale insieme ad Anna (l’adorabile Mélanie Laurent, già vista in Bastardi senza gloria) e al simpaticissimo e fedele cane Arthur.

Beginners

 

Beginners: una storia di principianti nella vita e nell’amore

Beginners è un film raffinato e delicato, lontano dai canoni di cinema rozzo e fracassone a cui spesso ultimamente siamo sottoposti. Una pellicola che evita tutti i dialoghi non necessari, affidando gran parte del racconto alla bravura degli attori e alla loro capacità di fare parlare anche i lunghi silenzi. La figura dell’anziano padre (premi meritatissimi per Christopher Plummer) è sicuramente il motore della vicenda: difficile non provare simpatia e profondo rispetto per un uomo che riscopre la gioia di vivere e di essere sé stessi proprio nel momento in cui la morte si avvicina, spronando così il figlio a cercare la sua dimensione e il suo personale modo di raggiungere la felicità. Felicità che arriva nella persona di Anna, un’attrice in cerca di fortuna e in perenne viaggio fra New York e Los Angeles, che come Oliver è sola e fortemente a disagio in un mondo in cui non si riconosce e per cui si ritiene inadeguata. La storia fra questi due principianti della vita e dell’amore riesce a essere toccante e poetica nella sua semplicità. Niente frasi melense e momenti sdolcinati, ma attimi di tenerezza vera, imbarazzo e inevitabili liti, a cui due caratteri così particolari è inevitabilmente che vadano incontro.

Beginners

Mike Mills riesce nell’intento di creare un’opera di grande intelligenza, che con leggerezza e sincerità dipinge uno spaccato della società americana odierna e ci mette davanti alle difficoltà, spesso create da noi stessi, che dobbiamo affrontare per essere felici. Pur non avendo il tocco visionario di Wes Anderson e Michael Gondry, il regista ci affascina con un film fresco, intimo e in cui tutti possiamo davvero riconoscerci, affidandosi a un cast di alto profilo e ottimamente affiatato, a musiche coinvolgenti e azzeccate e una struttura narrativa che non annoia mai, riuscendo a rendere i continui salti temporali funzionali al racconto e all’immersione nello stato d’animo del protagonista. Menzione speciale la merita una sempre più brava Mélanie Laurent, che sfoggia tutta la sua dolcezza ed espressività soprattutto nella scena del primo incontro fra il suo personaggio e Oliver, in cui Anna è impossibilitata a parlare a causa di una laringite. Un plauso va inoltre al Jack Russell, compagno di vita del protagonista, del quale, con un’originale scelta narrativa, ci vengono rivelati i pensieri attraverso i sottotitoli: scelta che rende ancora più facile innamorarsi fin dalla prima inquadratura di questo adorabile animaletto.

Beginners

Beginners si rivela una delle dramedy più originali degli ultimi anni, nonostante non abbia avuto il successo di pubblico che certamente meritava. Recuperate senza indugio questa commedia, sicuramente velata da un filo di malinconia, ma che ci invita anche a far venire fuori il nostro vero modo di essere e a non arrenderci di fronte alle difficoltà.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.7
Sonoro - 3.7
Emozione - 3.5

3.6