Blackout Love: recensione del film Amazon con Anna Foglietta

Anna Foglietta è strepitosa nel nuovo film di Matteo Rovere.

Tra romcom e drama Blackout Love, diretto da Francesca Marino e prodotto da Matteo Rovere, elabora e riscrive il lutto sentimentale attraverso la sua forte, quanto fragile, protagonista Valeria.

Immaginate di dover ricominciare tutto dall’inizio. La metà della vostra mela improvvisamente si stanca di voi, vi lascia con un post-it il giorno del vostro anniversario, senza risposte e soli con il vostro dolore. Dopo giorni di totale avvilimento decidete di respingere il pensiero di lui/lei, del tempo trascorso insieme, iniziate quell’operazione strappa-cuore che consiste nel rimuovere, a suon di vino e lacrime, ogni ricordo edificato e condiviso. Riempite uno scatolone dal titolo “NON APRIRE, MERDA”, incidendo a forza su ogni lato un monito per il vostro “io” del futuro, per dissuaderlo dal tornare sui vecchi passi. Avviate una serie di relazioni occasionali, preferibilmente con partners più giovani – tanto per ribadire il vostro controllo emotivo – ma finite con il rendervi conto di quanto tutto questo anelare all’apatia vi renda, inevitabilmente, ancora più soli e tristi.

La storia di Valeria, interpretata da Anna Foglietta, è – almeno nella fase iniziale – una questione universale e ordinaria: idillio iniziale, messaggistica frenetica, storia d’amore, abbandono latente di una delle due parti in causa, irreperibilità e sottrazione. Con conseguente necessità di vendetta, che consiste nell’orientare tutti i propri sforzi nel riconquistare l’altro per poi restituirgli il favore tra atroci sofferenze. Ed è solo questione di tempo perché tanto, alla fine…tornano sempre.

Blackout Love è disponibile su Amazon Prime Video dal 9 luglio 2021.

Blackout Love: l’amore, forse, è un petto di pollo

Blackout Love cinematographe.it

Avete presente quel pollo che avete lasciato in frigo e vi sembra ancora rosa, anche se è scaduto? E poi, quando lo mangiate, capite che effettivamente è andato a male? Gli uomini sono come il pollo: consumateli subito o buttateli alle prime avvisaglie.

Dopo una batosta sentimentale improvvisa, la trentanovenne Valeria (Anna Foglietta), allenatrice di una squadra di pallavolo, seduce uomini più giovani per poi lasciarli senza alcuna spiegazione quando le cose sembrano farsi più intense. Ad ascoltare i suoi flussi di coscienza, l’amica psicologa Silvia (Barbara Chicchiarelli, Suburra, Favolacce) e il marito Fabrizio (Alessio Praticò), co-protagonisti di un viaggio che li coinvolge in prima persona quando l’ex di Valeria, Marco (Alessandro Tedeschi), rientra di sorpresa nelle loro vite. A causa di un incidente grave Marco ha sviluppato un’amnesia che gli impedisce di ricordare l’ultimo anno della sua vita, 365 giorni nei quali Valeria ha tentato di superare a fatica la rottura. Per evitare uno shock emotivo dalle conseguenze irreparabili per Marco, il medico – con una licenza narrativa surreale – convince Valeria a fingere che l’intero anno non sia mai trascorso, accogliendo “l’ex merda” in casa sua per aiutarlo a recuperare il presente. Alle resistenze iniziali subentra il desiderio di vendetta di Valeria, che programma di farlo innamorare di nuovo per poi lasciarlo. Operazione decisamente improbabile quando si è ancora innamorati.

Blackout Love con Anna Foglietta è un’occasione per riscrivere la propria storia

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Sulla scia narrativa di quanti hanno trattato il tema delicato di amore e memoria, da Eternal Sunshine of The Spotless Mind (2004, Michel Gondry con Jim Carrey e Kate Winslet) a La memoria del cuore (2012, Michael Sucsy con Channing Tatum e Rachel McAdams), Francesca Marino avvera una seconda occasione necessaria per una coppia che non ha mai smesso di amarsi, nonostante l’apparente inconciliabilità caratteriale, le prospettive di vita differenti, i silenzi assordanti. Rivivere un giorno senza l’apprensione del tempo che scorre offre la possibilità di tornare su nodi irrisolti, questioni mai sviscerate che marciscono interiormente allontanando gli amanti e costringendoli a decostruire l’idea dell’altro.

Forse nell’amore avremmo bisogno di una pausa dai giorni, una momentanea amnesia che ci dia l’impressione di ricordare solo il buono dell’altro, una sosta di incondizionata felicità dai mattoni, giusto il tempo di alzare gli occhi per ammirare il palazzo costruito insieme. Con la consapevolezza del presente, ascoltare il passato, ascoltarsi, viversi di più, arrabbiarsi di meno. Com-prendersi: prendersi insieme, di nuovo, ancora una volta.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

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