Bleed – Più forte del destino: recensione del film sulla storia vera di Vinny Paz
Bleed – Più forte del destino è il ritorno alla regia di Ben Younger che dopo Prime, 2005, sceglie di mettere in scena la storia vera di Vinny Paz, pugile italoamericano noto come The Pazmanian Devil. Il pugilato e i suoi protagonisti, reali o inventati, rappresentano un debole per Hollywood e per lo spettatore che vede nel sacrificio e nella vittoria il riscatto di un’esistenza difficile o la dimostrazione di un valore intrinseco; una pellicola che regala sentimento e forza, grazie a un’impostazione classica, a un ottimo cast e a una storia quasi incredibile.
Bleed – Più forte del destino: Una storia vera quasi incredibile
Vinny Paz (un Miles Teller che non perdona dimostrando di essere uno dei volti più accattivanti e talentuosi del panorama americano) è un giovane pugile di Rhode Island, vincitore del titolo mondiale dei pesi leggeri nel 1987. Di origini italiane, ha dalla sua talento e passione, un carattere ai limiti dell’arroganza ed una famiglia che lo sostiene a pieno, orgogliosa di quel figlio che dimostra al mondo di non aver paura di nulla. Ma la sua convinzione di essere imbattibile lo porta a perdere tre incontri di fila, di cui l’ultimo per il titolo; anche il suo manager Lou (un pregnante Ted Levine) ammette in diretta televisiva che Vinny dovrebbe ritirarsi dalla boxe.
Ma il pugile non ne vuole sapere, vuole un altra chance; sarà l’allenatore Kevin Rooney (un fantastico Aaroon Eckhart) a plasmare quell’urgano di passione e forza e a portarlo a vincere il titolo dei superwelter nel 1991 contro Gilbert Delé. Ma la vita è imprevedibile e la felicità dura poco per Vinny che viene presto coinvolto in un incidente d’auto che gli procurerà una frattura al collo, un trauma da cui i medici non danno garanzie di ripresa. Egli sfida ancora il destino e sceglie di non farsi operare ma di indossare un collarino di metallo conficcato direttamente nel cranio con quattro viti, con la convinzione che il suo corpo guarirà da solo e potrà presto tornare sul ring.
Bleed più forte del destino: Younger e una regia senza retorica
A volte la vita reale supera la fantasia e la storia di Vinny Paz ne è un esempio eclatante. Younger, al contrario del suo protagonista, sceglie di non rischiare (è l’allenatore Rooney, che dalla sua aveva atleti del calibro di Mike Tyson, a spiegare a Vinny la differenza tra un rischio e una scommessa), imposta una regia classica, priva di retorica, che è la chiave del successo di questa pellicola. Non c’è giudizio negli occhi del regista, sono i protagonisti stessi che parlano allo spettatore, che mostrano come la determinazione di uno possa essere il vessillo di tutti.
Bleed più forte del destino: Miles Teller e Aaron Eckhart tornano a recitare insieme dopo Rabbit Hole, 2010
Musiche azzeccate che accompagnano lo spettatore nei momenti di gioia e in quelli di dolore, costumi e scenografie che rispecchiano perfettamente quei tardi anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 sullo sfondo di uno spaccato italoamericano dal folkloristico cuore. Tra i produttori ritroviamo Bruce Cohen (American Beauty, 1999 e Il Lato Positivo, 2012) e Martin Scorsese (indimenticabile Toro Scatenato, 1980). Il cast è senza dubbio la perla di questa pellicola: Miles Teller dà anima e corpo nuovamente dopo il successo di Whiplash (2014), riuscendo a catturare lo spettatore con uno sguardo davvero tagliente, e Aaron Eckhart si trasforma fisicamente per dare luce al personaggio di un allenatore alcolizzato ma paterno e importante, una figura toccante e molto ironica.
Nel meraviglioso Million Dollar Baby di Clint Eastwood, 2004, un indimenticabile Scrap (Morgan Freeman) affermava: “Se c’è una magia nella boxe è la capacità di combattere battaglie aldilà di ogni sopportazione, aldilà di costole inclinate, reni fatti a pezzi e retine distaccate. È la magia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede tranne te“… La voglia di rinascere di Vinny, la voglia di rinascere di Younger.
Bleed – Più forte del destino è in uscita nelle sale italiane dal 9 Marzo 2017, distribuito da Notorious Pictures.