Blue Lock Il Film – Episodio Nagi: recensione del film tratto dalla serie anime
Blue Lock Il Film - Episodio Nagi, lo spin-off cinematografico della serie anime a sfondo calcistico tratta dall'omonimo manga, arriva nei cinema italiani il 17 luglio 2024.
Con il termine Blue Lock si intendono un bel po’ di cose. Prima di tutto, un manga shōnen, (rivolto a un pubblico essenzialmente maschile) ambientato nel mondo del calcio giovanile giapponese, creato nel 2018 da Muneyuki Kaneshiro e disegnato da Yusuke Nomura. Sulla scorta del successo editoriale, Blue Lock è anche il nome della serie animata tratta dal fumetto, disponibile su Crunchyroll con la prima stagione mentre la seconda arriverà più avanti. Il successo moltiplica le opportunità e le possibilità di contatto con il pubblico; è in questo senso che va registrato l’arrivo nelle sale italiane, il 17 luglio 2024 per Eagle Pictures, di Blue Lock Il Film – Episodio Nagi, regia di Shunsuke Ishikawa e adattamento per il grande schermo del manga spin-off della serie. Non si allontana troppo dal perimetro narrativo dell’originale, piuttosto ne completa lo sguardo occupandosi di una nuova coppia di eroi sportivi. Si parla di coppia, ma il protagonista, calciatore dal talento finissimo e con qualche problemino motivazionale, a conti fatti è uno solo. Figura anche nel titolo. Si chiama Nagi (si legge Naghi).
Blue Lock Il Film – Episodio Nagi: breve storia di un calciatore riluttante
Rimettendo a posto le cose dal punto di vista cronologico, Blue Lock Il Film – Episodio Nagi è letteralmente a metà del guado. Le cose che racconta, precedono la seconda stagione della serie (deve arrivare) e completano il quadro della prima, mostrandoci eventi e punti di vista inediti. Non si può parlarne che in termini di di spin-off. Se il protagonista di Blue Lock (la serie) è l’aspirante bomber Yoichi Isagi, qui tutto quello che succede è letto, interpretato e filtrato dalla curiosa personalità di Seishiro Nagi. L’antefatto è la disfatta giapponese alla Coppa del mondo di Calcio del 2018. Il progetto, allevare una pattuglia di giovani aspiranti campioni da sottoporre a un durissimo addestramento, fisico e psicologico, che ne testi le abilità in vista di un sogno (collettivo) da concretizzare in un futuro non troppo lontano. Sono circa in trecento ma, va da sé, ne rimarrà soltanto uno: il centravanti che porterà il Giappone alla vittoria dei Mondiali. Blue Lock Il Film – Episodio Nagi costruisce per il suo protagonista il profilo del perfetto antieroe, perché se c’è una cosa che, all’inizio, Nagi non vuol fare, è giocare a calcio. In realtà, non vuole fare assolutamente nulla.
L’inerzia esistenziale del ragazzo – il cui unico scopo nella vita è giocare con lo smartphone e lasciar trascorrere il tempo, giudicando inutile ogni altro sforzo – è restituita con ironica partecipazione. Funziona, la passività di Nagi, soprattutto se gli fa da contraltare l’entusiasmo contagioso di Mikage Reo. Reo è sportivo, ricco di famiglia e con nient’altro in testa che il sogno di diventare una stella del calcio. Scopre per caso, in maniera del tutto casuale, le abilità di Nagi, lo invita a giocare con lui e in qualche modo riesce a convincerlo. Nagi e Reo vengono “arruolati” dal progetto Blue Lock, così si chiama l’accademia sportiva che mette alla prova la abilità tecniche e la fame di vittoria dei giovani campioni.
La competizione è durissima, le sfide accanite, partitelle dai ritmi intensi e ad alto tasso di spettacolarità. Il gioco è importante, molto, nell’economia della storia, ma non è qui che va cercato, il focus di Blue Lock Il Film – Episodio Nagi. Oltre il calcio l’intenzione, di natura essenzialmente psicologica, è di mostrarci come un giovane egoista, apatico e pigro, scopre e mette alla prova il suo talento. Gestendo la pressione e le aspettative. Vivendo in prima persona, finalmente. Smettendo di usare gli altri – Reo non è solo il suo migliore amico, ma un fratello maggiore e un mentore – e imparando a desiderare e, perché no, anche a soffrire. L’inedito dinamismo di Nagi metterà a soqquadro la relazione con Reo. Il film gioca a equilibrare realtà e spettacolo, gioco e psicologia. Resta da scoprire con quali esiti.
Azione e introspezione
Se si lascia il film con la sensazione di saperne di più, dell’interiorità di Reo e (soprattutto) di Nagi, è perché Blue Lock Il Film – Episode Nagi sa raccontare il tumulto di emozioni che affollano la mente di un giovane uomo – giovani uomini, quello che succede al protagonista è il riflesso abbastanza accurato del percorso interiore dei suoi compagni – affamato di vita e di vittoria. Una sorta di sommessa ironia è l’ingrediente chiave dell’arco narrativo di Nagi, riassumibile nella domanda: in che modo il più indolente e apatico degli aspiranti campioni scopre dentro di sé il fuoco dell’ambizione? La risposta, Shunsuke Ishikawa, non la trova nel vento, ma nel sudore e nella febbrile intensità delle dinamiche di gioco, nel cameratismo e nell’accesa – a volte incandescente e sopra le righe (troppo, forse?) – rivalità tra i ragazzi. Una competitività esasperata dalla claustrofobica pressione esercitata dal Blue Lock. Il film si diverte a ritrarre, con umorismo lieve ma non superficiale, vezzi e idiosincrasie dei potenziali fenomeni, attinti a piene mani dal repertorio caratteriale dei campioni veri.
Il calcio è, consumata (e omaggiata, parodiata) tradizione per questo tipo di racconto animato, qualcosa di molto tetatrale e incredibilmente non realistico. Blue Lock Il Film – Episodio Nagi non sembra nutrire alcun interesse a proporne una visione aggiornata e attualizzata; molto di quello che viene mostrato sa di già visto (per estetica e ritmo) e, di conseguenza, arriva con un’efficacia inferiore alle attese. Il pubblico italiano proverà un confortante sollievo nel ritrovare campi da gioco dall’estensione illimitata, tempi dilatati perché non c’è altro modo di guardare nell’interiorità dei giocatori, gol e acrobazie in aperto contrasto con qualsiasi principio della fisica. Certo, il realismo esteriore non è la priorità del film e sarebbe sciocco insistere su questo punto. A mancare è soprattutto una chiave (narrativa, visiva) che traduca con originalità l’animazione, lo spettacolo del calcio, nel segno di un provvidenziale equilibrio tra realismo e deformazione. E anche un ritmo diverso per la storia. E per il rapporto tra i due protagonisti.
Blue Lock Il Film – Episodio Nagi: conclusione e valutazione
Nagi e Reo (lui un gradino sotto), sono i protagonisti di Blue Lock Il Film – Episodio Nagi. La storia della loro amicizia, della partnership umana e sportiva, dal primo provvidenziale incontro al progressivo deterioramento dei rapporti, non sempre è accompagnata dal giusto ritmo, l’intensità appropriata. Vale soprattutto per Nagi; la transizione da giovane immaturo, egoista, a campione consapevole dei suoi mezzi – e finalmente pronto ad accettare il peso del talento e del successo – è psicologicamente accurata ma restituita in maniera troppo sbrigativa e squilibrata, compensando (e non nel migliore dei modi) la lentezza della prima parte con la rapidità della seconda. Il film cerca di tenere insieme realismo e spettacolarità insistita, psicologia e calcio sopra le righe. Il bilancio è un pareggio non del tutto soddisfacente: niente risultato riacciuffato in extremis, Blue Lock Il Film – Episodio Nagi suscita un certo interesse ma davvero poteva osare di più.