Calcolo Infinitesimale: recensione del film con Stefania Rocca
Il calcolo infinitesimale è la branca fondante dell’analisi matematica che studia il “comportamento locale” di una funzione tramite le nozioni di continuità e di limite, usato in quasi tutti i campi della matematica e della fisica, e della scienza in generale.
È un calcolo che – per definizione – può essere protratto all’infinito, senza una (ri)soluzione univoca: esattamente come l’ultimo film di Enzo Papetti e Roberto Minini-Merot, che vede Stefania Rocca e Luca Lionello interpreti di una commedia in cui il nonsense prevale sul messaggio, e pure sull’intrattenimento.
Calcolo Infinitesimale si pone il potenzialmente interessante obiettivo di giocare col tema del doppio, delle personalità multiple e dell’incertezza identitaria, sottolineando il limite sottile fra verità e menzogna. I registi sono partiti dall’idea di sperimentare nuove dimensioni del linguaggio cinematografico, cercando di creare una complicità tale con il pubblico, da farsi perdonare alcune scelte stilistiche, difficilmente giustificabili se non attribuendo agli ideatori un intento ironico.
Peccato però che anche l’ironia abbia bisogno di codici, e mettere in un film tutto ciò che passa per la mente perché “tanto il pubblico sa che stiamo scherzando” è una scelta che difficilmente raggiunge la reazione sperata, sostituita più probabilmente da un attonito “mah”. E di “mah” Calcolo Infinitesimale ne solleva fin dalle prime scene, a causa della sua regia “artigianale” al limite del grezzo e di una sceneggiatura che mostra ben presto le sue tante debolezze.
Calcolo Infinitesimale: essere sinceri è una virtù, mentire un’arte… e fare cinema di qualità un dovere
La trama del film ruota attorno alle vicende di Valeria Hostis (Stefania Rocca), una giornalista d’assalto che si propone per una lunga intervista a Roberto Pistis (Luca Lionello), uno scrittore ritiratosi in eremitaggio a Stromboli dopo il grande successo del suo unico libro pubblicato, dal titolo – appunto – Calcolo Infinitesimale. Giunta sull’isola, la donna mostra ben presto la propria curiosità verso quest’uomo affascinante e misterioso, offrendo la miccia per far scattare un divertente gioco di seduzione dai risvolti inquietanti ed inaspettati, in cui verità e bugia finiranno per fondersi e confondersi, facendo perdere ai protagonisti le redini della loro stessa identità.
Stefania Rocca e Luca Lionello sono l’unica cosa buona di un film che rischia di metterli in imbarazzo ad ogni scena. Nonostante la scrittura fatiscente e l’improbabile svolgersi degli eventi, i due restano una coppia cinematografica affiatata, che riesce a colmare con sbarazzina ironia le enormi lacune di cui il film si fa protagonista.
Le musiche di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, nonostante la loro oggettiva qualità, faticano a rappresentare un valore aggiunto in un film in cui tutto sembra fuori posto e nulla trova una collocazione ideale.
L’esito delle ambiziose intenzioni dei registi è quindi un’accozzaglia di generi corollata da improbabili espedienti visivi collocati appositamente con un intento straniante che però – ancora una volta – non sembra svolgere la funzione sperata (ammesso ce ne fosse una).
Calcolo Infinitesimale resta così un film che, nonostante il suo intento comico, resta introverso, imbrigliato nel sollazzamento narcisista di chi lo ha pensato e sfuggito alle stesse sue deboli intenzioni.
Una pellicola che ha voluto osare ma che non aggiunge nulla – anzi – attenta ad un panorama cinematografico italiano in progressiva e faticosa risalita, che non necessita di certo di battute d’arresto o regressioni.
Calcolo Infinitesimale è distribuito in selezionate sale e schermi all’aperto a partire dal 16 giugno, da Mariposa Cinematografica. Nel cast anche Manuela Tadini, Nino “Cicero” Utano, Giulio Taranto, Andrea Fabbricino e con l’amichevole partecipazione di Mita Medici.