Castle 8×01-8×02: recensione
L’ottava stagione di Castle si è aperta con un doppio episodio che ha diviso i fan e lasciato qualche dubbio. La prima parte dal titolo “XY” è narrata dal punto di vista di Castle, e inizia qualche tempo dopo il finale di stagione e troviamo un’agitata Kate Beckett (Stana Katic) pronta per il suo primo giorno di lavoro come Capitano del Dodicesimo, al posto della Gates (la cui interprete, Penny Johnson Herald, ha lasciato il cast questa estate), dopo aver passato l’esame. Rick Castle (Nathan Fillion) è sempre lì per supportarla con una deliziosa torta e un regalo: un braccialetto con la scritta ‘Always’. Mentre la sua consorte va al lavoro, grandi novità attendono lo scrittore: il suo studio da Detective Privato (attività che aveva aperto nella scorsa stagione dopo il breve licenziamento) è stato completamente rinnovato e con l’aiuto della sua assistente, la figlia Alexis (Molly Quinn), inizia subito a mettersi al lavoro su un caso di omicidio insieme ai detective Ryan (Seamus Deaver) ed Esposito (Jon Huertas). Quando il braccialetto di Beckett viene rinvenuto nel corpo della vittima, iniziano i primi sospetti e la squadra capisce che il loro Capitano è scomparso. Inizia una corsa contro il tempo per capire cos’è successo, durante la quale Castle fa la conoscenza di Hayley Vargas (la new entry Toks Olagundoye), un’esperta della sicurezza, ex di Scotland Yard.
La seconda parte dal titolo “XX”, vede l’episodio dal punto di vista di Beckett. Dopo aver ricevuto una chiamata la mattina del suo primo giorno di lavoro, Kate corre in soccorso a un uomo, Vikram, connesso con il lavoro che svolgeva due anni fa all’ufficio dell’Attorney General. Durante delle ricerche su William Bracken, ma non trovò nulla. In fuga perché ha scoperto troppo su un certo LocSat che Bracken utilizzò per un traffico di droga nel paese per assicurarsi la rielezione, Beckett e Vikram vengono braccati da un’altra squadra speciale ma salvati da Rita, la matrigna di Castle (a quanto pare Rick e suo padre Jackson Hunt non hanno parlato molto riguardo il loro passato).
“No more secrets?” “No more secrets.” Il finale ci lascia con l’amaro in bocca ed è chiaro che ci sono dei punti da chiarire: Castle è scomparso per due mesi dichiarando di non ricordare cos’è successo durante quel periodo di tempo, Beckett è scomparsa per proteggerlo, ma lui non ci sta. Castle vuole salvare il suo matrimonio, Beckett vuole scappare e prendersi del tempo perché è evidente che l’ombra dell’omicidio di sua madre è ancora presente nella sua vita, e fuggire è l’unica cosa sensata per proteggerlo ed evitare di perdere l’uomo che ama. E qui ci si chiede: sarà mica inseguita dai terroristi o dalla CIA per scappare così? Siamo di fronte a una nuova Carrie Mathison?
La fotografia e il sonoro continuano ad essere una costante che funziona alla perfezione nelle scene. Il problema di Castle non è nella coppia, che funziona brillantemente sullo schermo e ha dimostrato di non soffrire affatto della sindrome di Moonlight, ma piuttosto nei personaggi. A dispetto del titolo del telefilm, infatti, lo show ha preferito concentrarsi sull’evoluzione della coppia e sulla sua coprotagonista. Di Beckett sappiamo tutto finora, dalla risoluzione del caso di omicidio di sua madre, fino ai traumi più profondi, come l’ultimo qui recente. Però qui gli autori hanno azzardato facendo tornare il personaggio ad essere la detective chiusa in sé delle prime stagioni, e ci si domanda dove vogliano andare a parare. Di Castle conosciamo poco del suo background (ad esempio, l’aggiunta random di Rita nella puntata), ma sappiamo per certo che il suo amore per Beckett è rimasto immutato. Riuscirà però a perdonare sua moglie per avergli mentito?
Il telefilm ha iniziato a perdere di qualità con l’uscita di Andrew Marlowe e Terri Miller come showrunner alla fine della sesta stagione. La malgestione della mitologia di Castle e la sua frettolosa risoluzione attorno al mistero della sua scomparsa (causata da una serie di elementi messi lì a caso) hanno fatto il resto, portando lo show a una lenta discesa. La domanda è: c’era davvero bisogno di un altro trauma irrisolto di Beckett? Oppure servirà a portarci al mistero della scomparsa di Castle della scorsa stagione? In ogni caso, scommettiamo che il mistero attorno a Beckett verrà prolungato e gestito meglio. Insomma, avrà il trattamento che avrebbe dovuto avere la storyline del vero protagonista, Richard Castle.