Castle stagioni 1-7: recensione
Lei è armata, lui è pericoloso. Richard Castle (Nathan Fillion) è un famoso scrittore di gialli che ha appena ‘ucciso’ il protagonista della sua ultima saga, Derrick Storm, trovandosi così in crisi creativa. Durante i festeggiamenti del suo ultimo romanzo, viene contattato dalla detective della omicidi di New York Kate Beckett (Stana Katic) per aiutare a risolvere un caso che sembra copiato da uno dei suoi libri. La collaborazione tra i due non inizia bene: Castle è entusiasta, si caccia nei guai, mentre Beckett è una donna riservata e caparbia, che mantiene la vita privata (scossa dall’omicidio mai risolto di sua madre) divisa da quella professionale. Eppure basta un caso per convincere Castle che Beckett sarà la sua musa ispiratrice per i suoi prossimi romanzi. Con un permesso del sindaco, lo scrittore può seguire il lavoro della detective, avvalendosi anche della sua personale preparazione medicina forense, psicopatologia criminale e procedure di polizia utili alle sue storie. All’inizio riluttante, pian piano Castle saprà far breccia anche nel cuore della dura detective.
La serie tv Castle è attualmente in onda sul canale statunitense ABC con 7 stagioni all’attivo e circa 150 episodi trasmessi finora, confermandosi come uno dei maggior successi della rete. Castle ha debuttato nel marzo 2009, proprio nel periodo in cui c’era il boom dei crime polizieschi, e infatti i paragoni con i suoi cugini The Mentalist e sopratutto Bones sono da sempre immediati, specialmente per le dinamiche tra il protagonista maschile che aiuta la detective\poliziotta di turno, sebbene si parli di storie completamente diverse. Dietro la creazione di Castle ci sono Andrew W. Marlowe e sua moglie Terri Edda Miller, mentre davanti la macchina da presa l’attenzione si focalizza sui due attori principali, Nathan Fillion e Stana Katic, la cui chimica è il fulcro dello show.
La prima stagione di Castle è composta da 10 episodi, e ognuno di essi ha il caso autoconclusivo. Scopriamo la famiglia di Richard Castle: due divorzi alle spalle, vive con sua madre Martha Rodgers (Susan Sullivan), una diva di spettacolo, e la figlia adolescente Alexis (Molly Quinn), frutto del suo primo matrimonio con Meredith (Darby Stanchfield). Al Dodicesimo distretto di New York, c’è il capitano Roy Montgomery (Ruben Santiago-Hudson) nella squadra di Beckett troviamo invece Kevin Ryan (Seamus Dever) e Javier Esposito (Jon Huertas). Nei casi di omicidio sono assistiti dalla dottoressa Lanie Parish (Tamala Jones). Beckett è restia a raccontare a Castle i dettagli sul perché si è unita alle forze dell’ordine, ma alla fine, gli rivela il mistero dietro la catenina con l’anello che porta al collo e l’orologio che indossa: una vita che ha perso (quella di sua madre), e una vita che ha salvato (quella di suo padre, il quale, dopo la morte della moglie, è caduto preda dell’alcolismo). Il rapporto tra i due cresce a passi lenti e quando sembra si sia creata una certa complicità (Beckett è una grandissima fan dello scrittore; i suoi libri l’hanno aiutata a superare la morte di sua madre), compare prima un ex di Kate, Will Sorenson, agente dell’FBI, poi Castle le dice che ha scoperto che sua madre non è stata uccisa casualmente. Questa invasione nella sua sfera privata, causa una separazione.
Nella seconda stagione di 24 episodi, si entra nel vivo del mondo di Castle, e iniziano a delinearsi i profili dei personaggi, mentre a partire da questa stagione, nella metà, ci sono i consueti doppi episodi. Castle e Beckett continuano ad essere il fulcro dello show; il primo libro della saga di Nikki Heat, figura ispirata a Kate Beckett, esce in libreria e fa subito un gran successo. Ma un’offerta di lavoro proficua rischia di separare lo scrittore dalla sua musa; fortunatamente lui decide di restare a collaborare con la detective per trarre altre ispirazioni dai suoi romanzi. Vecchie fiamme e nuovi affascinanti agenti si mettono in mezzo al duo: prima c’è un caso di omicidio che riguarda un’ex di Castle, Kira, ora prossima alle nozze, poi compare il detective Tom Demming, che collaborerà con la squadra del dodicesimo negli ultimi episodi della stagione. La reciproca attrazione tra Demming e Beckett rende il lavoro difficile per Castle, che fa di tutto per mettersi in mostra davanti a lei. La stagione, però, vede tutti gli appassionati con il cuore spezzato: Beckett sembra aver capito di non potersi separare da Castle, quindi scarica Demming. Tuttavia, quando sta per dire allo scrittore di aver accettato il suo invito per il weekend negli Hamptons, lui a sorpresa si presenta con l’ex moglie Gina, con la quale ha ripreso i rapporti.
La terza stagione è un punto di svolta per lo show. I toni comici che contraddistinguono la serie iniziano a mancare intorno a metà stagione. Il classico intro che caratterizzava lo show, con Richard Castle che si presenta, sparisce, per dar significato al cambiamento. A fare il gran passo è Castle, che decide di lasciare Gina perché anche sua madre lo ha capito: non sta più intorno a Beckett per trarre ispirazione dai suoi romanzi, ma perché è innamorato di lei. Intanto, la detective si è fidanzata con un dottore, Josh Davidson, e continua a raccogliere indizi che la aiutano a portare avanti il caso di sua madre, e durante una missione sotto copertura, scocca il bacio tra Castle e Beckett. Nel frattempo, anche Lanie ed Esposito iniziano una relazione, mentre Ryan si decide a chiedere alla sua fidanzata di sposarlo. Il punto di svolta giunge verso il finale di stagione. Beckett scopre che sua madre è stata uccisa perché aveva scoperto troppe cose, e sono stati coinvolti tre poliziotti, uno dei quali ha ingaggiato Lockwood, incaricato poi di uccidere Beckett. Questo poliziotto è l’unico testimone dei fatti avvenuti anni prima, ed è ancora vivo: è proprio il capitano Montgomery. Il confronto tra quest’ultimo è Beckett è duro, e durante una colluttazione con i killer responsabili, viene ucciso. Durante il suo funerale, anche la detective viene colpita quasi fatalmente: Castle si getta per proteggerla e temendo il peggio le confessa i suoi sentimenti.
I toni dark iniziati nella stagione precedente, continuano nella quarta, focalizzata sulla post-sparatoria a Beckett. L’esperienza vicino alla morte l’ha resa più chiusa in se stessa, ma decisa a un cambiamento: dopo aver scoperto che Castle la ama, ma fingendo di non ricordare quanto le è stato detto, Kate lascia Josh ed entra in terapia. Al distretto, l’operato di Montgomery viene sostituito da un nuovo capitano, la dura Victoria “Iron” Gates (Penny Johnson Herald), che non vede Rick Castle di buon occhio. Le vite personali degli altri personaggi vanno avanti: Lanie ed Esposito si lasciano, Ryan convola a nozze con l’amata Jenny, e Alexis Castle pensa al suo futuro. Negli ultimi episodi della stagione, Castle ascolta un interrogatorio di Beckett in cui scopre che la detective ricorda tutto della sparatoria, confessione compresa. Tuttavia, anche Castle sta nascondendo qualcosa a Beckett: si tratta di alcuni documenti ufficiosi che riguardano la notte della sparatoria a Johanna. I segreti che i due continuano ad avere li porta a una serie di equivoci che culminano nella season finale. Beckett si ritrova ad indagare ancora sull’omicidio di sua madre e scopre che Castle le aveva mentito; trovandosi sola e faccia a faccia contro il nemico, Beckett comprende di aver fatto un errore, perché Castle ha sempre voluto proteggerla. Intanto, Alexis si diploma, e Rick, rimasto solo a casa, riceve la visita di Kate che vuole scusarsi e gli confessa, finalmente, il suo amore. I due si lasciano andare quindi ai loro sentimenti.
La quinta stagione riprende i toni comici delle prime due, e si focalizza sul rapporto evoluto tra Castle e Beckett, che ormai sono diventati una coppia non solo nel privato, ma anche sul lavoro. Insieme, scoprono diversi lati l’uno dell’altro; lei passa il primo Natale in famiglia, accolta anche da Martha e da Alexis come una loro componente, superano anche l’ingombrante presenza di Meredith, che temporaneamente si era stabilita dai Castle, ma il primo intoppo è causato da un’offerta di lavoro da Washington per Beckett. Nella quinta stagione, conosciamo qualcosa in più, finalmente, sul passato di Castle, poco citato nei precedenti episodi. Non avendo mai conosciuto l’identità di suo padre, il doppio episodio che coinvolge il rapimento di Alexis fino a Parigi, permette a Rick di entrare in azione con l’aiuto di un misterioso uomo (James Brolin), che si rivelerà essere il padre di Castle e nonno di Al. Nel frattempo, divisa tra l’offerta di lavoro e restare a New York, Castle e Beckett hanno la loro prima importante discussione sul loro futuro, che porta lo scrittore a prendere in mano la situazione chiedendole di sposarlo.
La crisi del sesto anno inizia a farsi sentire anche in Castle che, sebbene collezioni sempre un ottimo pubblico, inizia a declinare in fatto di storie forse troppo pretenziose. Castle e Beckett sono felicemente fidanzati, nonostante lei abbia temporaneamente accettato il lavoro a Washington, prima di essere licenziata e tornare a fare la detective al Dodicesimo. Una costante di Castle è avere casi autoconclusivi e serial killer che di tanto in tanto tornano – prendete il caso della madre di Beckett, che troverà conclusione in questa stagione, scoprendo il mandante del suo omicidio: il senatore Bracken. Tra i tanti ritorni, c’è quella del 3XK, alias Jerry Tyson, introdotto nella terza stagione. Il serial killer è ancora sulle tracce di Castle, desideroso di vendetta perché quest’ultimo lo ha fatto arrestare dalla polizia. Dopo la sua presunta morte nella quinta stagione, Tyson fa capolino in questa stagione con una potenziale aiutante, la dottoressa Neiman. Mentre Castle e Beckett pianificano fino alla fine il loro matrimonio, qualcosa va storto sul finale: lui è pronto ad andare all’altare, ma uno scontro tra auto, lo manda fuori strada, facendo sembrare morto.
Ai fan non deve esser piaciuto il cambio di programma da parte degli sceneggiatori sul finale di stagione. Castle è scomparso, ma viene ritrovato in stato confusionale dopo due mesi, non ricordo apparentemente niente di quanto accaduto durante la sua assenza. Il matrimonio viene momentaneamente rimandato fino al sesto episodio, in cui, in seguito a un misterioso viaggio in un universo parallelo, Castle decide che non c’è tempo da perdere: lui e la sua musa devono convolare a nozze perché la vita è troppo corta per non essere vissuta a fondo. Andrew Marlowe non è più a bordo della serie tv, e al suo posto troviamo David Amann, che promette ai fan di esplorare il personaggio di Richard Castle (nella settima stagione si sono ricordati di farlo?), dopo sei stagioni dedicate a Beckett e a risolvere l’omicidio di Johanna. [ATTENZIONE SPOILER] Il doppio episodio ci dà occasione per vedere un Richard Castle in azione, quando Jerry Tyson e la dottoressa Nieman ritornano per l’ultima vendetta. Rapiscono Beckett con l’intento di far soffrire Castle, e ferendo proprio la donna che ama. E’ in questa occasione che troviamo un Rick Castle sicuro di sé, non curante di sparare e fare a botte con il serial killer. Come un eroe, lo scrittore salva la situazione e riporta a casa la sua, ormai, moglie.
Castle e Beckett sono due personaggi cambiati e cresciuti nel corso degli anni: lui da playboy e ragazzino è maturato e diventato responsabile, deciso a mettere la testa a posto dopo aver trovato la donna giusta; lei da riservata e scontrosa, è diventata più flessibile, scoprendo di essere capace di amare e di essere amata. Giunto alla settima stagione, Castle continua ad essere amato e le sue storie non stancano quasi mai, eppure si ha l’impressione che in quest’ultimo anno ci sia un leggero calo di qualità nello show. Riuscire a capire cosa sia accaduto nei due mesi che Rick Castle era via, potrebbe dare una significativa scossa al telefilm, che in questo momento ha bisogno di qualcosa di nuovo per attrarre più pubblico.